domenica 22 marzo 2020

Fratelli e sorelle, NOI POSSIAMO E DOBBIAMO SCONFIGGERE QUESTO VIRUS!

Articolo di Henri Viaud-Murat del 20 marzo 2020


Il Presidente Francese ha dichiarato che siamo in guerra! E ha ragione! Ma le armi con cui dobbiamo combattere non sono carnali. 
Dunque come dobbiamo lottare per vincere completamente questo virus?

Molti in questo mondo hanno paura a causa di questo coronavirus mortale.
Questa paura viene alimentata da tutte le notizie che ci bombardano senza sosta.

E’ vero che dal punto di vista medico non esiste un trattamento per guarire questa malattia e che non è ancora stato trovato un vaccino efficace. Anche se questo virus non è eccessivamente letale, è vero che può uccidere, ma noi dobbiamo vegliare a non essere presi dalla paura.

Noi cristiani dovremmo conoscere il nostro Dio e sapere quale è la Sua volontà in questi tempi agitati che preannunciano tempi ancora più agitati all’orizzonte.

Se non conosciamo la volontà di Dio riguardo a questo virus, su cosa possiamo basare la nostra fede? Nell’incertezza non faremo altro che continuare a chiederci cosa accadrà e vivremo nella paura.

La prima cosa che dobbiamo mettere a posto, è sapere qual è la volontà di Dio per noi riguardo a questo virus.


Innanzitutto dobbiamo sapere che non è il giudizio di Dio su di un mondo empio o su una Chiesa incredula. Se fosse così, se il coronavirus fosse il giudizio di Dio, non dovremmo fare altro che subire, inclinarci davanti al giusto giudizio del Signore, pentirci di tutto quello che ha causato questo giudizio, reclamare la grazia di Dio su di noi.

Fratelli e sorelle, dobbiamo assolutamente scartare questa ipotesi, perché ci troviamo ancora sotto la grazia di Gesù Cristo. Questo tempo di grazia si concluderà quando la Sposa di Cristo sarà rapita per incontrare il suo Signore nelle nuvole, momento che segnerà l’inizio del periodo di Tribolazione descritto nell’Apocalisse.

Finché la Sposa fedele si trova su questa terra, lo Spirito Santo sarà sempre sparso con potenza. Ma appena la Sposa di Cristo verrà portata via, lo Spirito Santo non sarà più sparso sulla terra comme lo è stato dal giorno di Pentecoste in poi, e l’Anticristo potrà manifestarsi pienamente.

Allora comincerà il tempo dell’ira di Dio su di un mondo empio e i Suoi terribili giudizi si abbatteranno sulla nostra terra. “Poiché Dio non ci ha destinati all’ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo” (1 Tessalonicesi 5:9).

Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.” (1 Tessalonicesi 4:15-17)

“Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.
Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose? Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo.” (2 Tessalonicesi 2:1-7)

“Ciò che lo trattiene” è la presenza della Chiesa, e “chi lo trattiene” è lo Spirito Santo.

Visto che non ci troviamo ancora nel tempo dell’ira e del giudizio di Dio, ma nel tempo della grazia, questa epidemia del coronavirus è causata dalla cattiveria del principe di questo mondo, Satana, che cerca di “rubare, uccidere e distruggere” (Giovanni 10:10).

E’ lui che causa tutta la miseria che c’è nel mondo! Certamente, questa miseria è il risultato della caduta e del peccato dell’uomo, e del fatto che Dio ha decretato che il salario del peccato è la maledizione e la morte.
Quindi il Signore, in questo tempo della grazia, non ha bisogno di mandare i Suoi giudizi sulla terra, le leggi spirituali che Egli stesso ha stabilito agiscono da sole! Il salario del peccato sarà sempre la malattia e la morte.

Il Signore però ha anche decretato che “il dono gratuito di Dio è la vita eterna in Gesù Cristo nostro Signore” (Romani 6:23).

Tutte le malattie sono un inizio di morte, e nella maledizione che risulta dal peccato sono incluse tutte le malattie possibili ed immaginabili.
Noi ereditiamo questa maledizione fin dal concepimento e in seguito vi aggiungiamo le maledizioni che risultano dai nostri peccati personali.

E’ chiaro che se gli uomini, anche i cristiani, vivono nel peccato senza pentirsi, attirano su di sé le conseguenze di quel peccato, e aprono la loro vita all’azione distruttrice di Satana.

Ma con il pentimento e la fede in Gesù, veniamo liberati dal peccato e dalla maledizione del peccato.

La Buona Novella è che il Figlio di Dio, Gesù Cristo, ci ha riscattati, con il Suo sangue versato alla croce, da tutte le maledizioni perché è diventato maledizione al posto nostro.

Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»), affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesù, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.” (Galati 3:13-14)

Riscattandoci dalla maledizione della Legge, Gesù Cristo dimostra che Egli ha portato su di Sè, nel Suo corpo sulla croce, tutti i nostri peccati, cioè tutta la causa spirituale delle nostre maledizioni e delle nostre malattie.

Senza il peccato e senza la caduta, non ci sarebbe stata alcuna malattia, alcuna infermità, alcuna sofferenza, alcuna morte e alcun lutto!

Da quando il peccato del mondo è stato tolto con il sacrificio alla croce, Dio ha riconciliato il mondo con sé!

Poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione.” (2 Corinzi 5:19)

Chiunque si pente dei propri peccati e riceve Gesù Cristo come Salvatore e Signore, viene liberato da tutti i propri peccati! E con la stessa fede in Cristo, ha anche accesso alla guarigione di tutte le sue malattie!

Purtroppo questa profonda verità del ministero di Cristo è ancora troppo ignorata nel mondo cristiano! 
Siamo disposti ad ammettere che chiunque creda in Cristo riceva, per fede in Lui, il perdono dei peccati, ma, in linea generale, non comprendiamo che anche la guarigione delle nostre malattie è compresa nell’opera della croce, allo stesso modo che il perdono dei nostri peccati!

E’ con lo stesso ed unico sacrificio che Cristo ha acquistato per noi perdono e guarigione.

Eppure (il testo ebraico dice: “Certamente”) egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti.” (Isaia 53:4-5)

“Ora, fattosi sera, gli furono presentati molti indemoniati; ed egli, con una parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati, affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta Isaia, quando disse: «Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre malattie».” (Matteo 8:16-17)

“Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti.” (1 Pietro 2:24)

Se siamo cristiani, non possiamo permetterci di ignorare una parte dell’opera di Cristo alla croce! Nè mettere da parte l’importanza della guarigione delle nostre malattie, con il pretesto che il perdono dei peccati sia più importante.

Cristo è morto per ottenere per noi una salvezza completa: per il nostro spirito, la nostra anima e il nostro corpo!
Immaginate cosa penserebbe il Signore - Lui che ha così tanto sofferto, con tutte le ferite che ha ricevuto per guarirci - se gli dicessimo “Grazie Signore per il perdono dei miei peccati! Ma riguardo alla guarigione delle mie malattie, non è così importante! Posso sopportare e accettare!”

Per noi cristiani, discepoli di Cristo, ci sono delle cose che dovrebbero essere perfettamente chiare:

- Che è la volontà di Dio di perdonarci da tutti i peccati. 
Per ottenerlo, dobbiamo pentirci e ricevere come Salvatore e Signore Colui che ha portato i nostri peccati nel Suo corpo sulla croce. Allora riceviamo un pieno perdono di tutti i nostri peccati. E se siamo cristiani ma viviamo nel peccato, il Signore ci chiama ugualmente a pentirci e ad abbandonare quel peccato. Altrimenti apriamo la nostra vita all’azione distruttrice del maligno.

- La perfetta volontà di Dio è di guarire tutti i malati, cristiani o no. 
Il Signore Gesù ha manifestato questa volontà nel Suo ministero terrestre. Non solo non ha mai fatto ammalare nessuno, ma ha guarito tutti i malati che si sono avvicinati a Lui per chiedere una guarigione. Questo ministero di guarigione non si è fermato quando Gesù è asceso in Cielo dopo la Sua risurrezione. Dall’inizio alla fine del libro degli Atti, vediamo che tutti i malati hanno continuato ad essere guariti dagli apostoli e dai discepoli.

E questa volontà di Dio di guarire le malattie non si è fermata alla morte dell’ultimo apostolo, come erroneamente qualcuno insegna. Per il semplice motivo che questa volontà di guarire si basa su un diritto legale, valido in tutti i tempi:
Sulla Croce Gesù si è fatto carico delle nostre malattie.

Così come la volontà divina di perdonare i peccatori non si è fermata alla morte dell’ultimo apostolo!
Per il semplice motivo che anche la volontà di perdonare si basa sullo stesso diritto legale, valido in tutti i tempi:
Sulla Croce Gesù si è fatto carico dei nostri peccati.

Che sia chiaro: noi cristiani e noi servitori di Dio, non dobbiamo affatto giudicare né condannare in alcun modo chi è malato o chi è morto di malattia!
Dobbiamo piangere con chi piange e voler consolare tutti quelli che sono toccati da questa epidemia.

Ma dobbiamo essere qui per ricordare a tutti che il nostro Dio è Vivo, e che è sempre pronto a perdonare e a guarire, perché Egli non è cambiato!
Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13:8)

La Chiesa di Cristo, grazie alla presenza del Signore in lei, dovrebbe sempre essere e rimanere un luogo di accoglienza, di guarigione, di liberazione e di consolazione per tutti, come il Signore Gesù lo ha proclamato fin dall’inizio del Suo ministero:

«Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per portare la buona novella ai poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi, e per predicare l'anno accettevole del Signore» (Luca 4:18-19)

Ora mi rivolgo ai cristiani discepoli di Gesù Cristo:

Se non siete malati, credete che il Signore vuole conservarvi in salute. Pregate con fede che vi custodisca da tutte le pestilenze e da tutti i contagi, e Lui lo farà.
Invocate davanti a Lui con fiducia la Sua stessa Parola:

“Chi dimora nel riparo dell'Altissimo, riposa all'ombra dell'Onnipotente. Io dico all'Eterno: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio DIO, in cui confido». Certo egli ti libererà dal laccio dell'uccellatore e dalla peste mortifera. Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le sue ali troverai rifugio; la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. Tu non temerai lo spavento notturno, né la freccia che vola di giorno, né la peste che vaga nelle tenebre, né lo sterminio che imperversa a mezzodì. Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra, ma a te non si accosterà.” (Salmo 91:1-7)

Carissimo, io desidero che tu prosperi in ogni cosa e goda buona salute, come prospera la tua anima.” (3 Giovanni 2)

Se siete malati, e soprattutto se siete stati raggiunti da questo coronavirus, prima di tutto esaminate voi stessi per sapere se siete nella fede. Pentitevi se lo Spirito santo vi mostra che avete bisogno di pentirvi. E credete che il sangue prezioso di Gesù basta per purificarvi da ogni peccato e per essere perdonati.

Non dovete credere che sia per forza a causa di un peccato personale se lo Spirito Santo vi mostra che non è il vostro caso. Non dimenticate che abbiamo ereditato, da una lunghissima genealogia di peccatori, ogni tipo di maledizione causata dai loro peccati.

Allora, non lasciate che il nemico vi colpevolizzi!
Ma ricordatevi che Dio Padre nella Sua bontà e nel Suo amore, ci ha dato il Suo unico Figlio, Gesù, affinché tutti quelli che credono in Lui siano salvati, perdonati e guariti!

Credete che il Signore, che ha portato su di Sè i nostri peccati e tutte le nostre malattie, è potente per guarirci e ristabilirci completamente.

Abbandonate nelle Sue mani tutte le vostre malattie e le vostre infermità e credete che con le Sue lividure Gesù vi ha già guarito! Afferrate la vostra guarigione, vi appartiene, è un dono della grazia di Dio in Cristo per voi!

Dopo esservi sottomessi alla volontà di Dio, il Signore vi chiama a resistere con una fede ferma a Satana, ricordandogli la Parola di Dio. Resistendo fuggirà lontano da voi!

“Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Giacomo 4:7)

Quando avete accettato per fede la vostra guarigione, non consideratevi più come malati, anche se sentite ancora i sintomi. Non lasciate che i sintomi vi facciano credere di essere ancora malati, quando Dio afferma che siete guariti!

Il buon combattimento della fede è di credere a quello che Dio dice e di rifiutare quello che dicono i nostri sensi!

Dobbiamo avere la fede di Abrahamo, che rifiutò di considerare lo stato del suo corpo invecchiato e lo stato del corpo della sua sposa che non era più in grado di avere figli.
Ma ha deciso di considerare unicamente la Parola che il suo Dio gli aveva dato: “Tu avrai un figlio!”

Perciò l'eredità è per fede; in tal modo essa è per grazia, affinché la promessa sia assicurata a tutta la progenie, non solamente a quella che è dalla legge, ma anche a quella che deriva dalla fede di Abrahamo, il quale (come sta scritto: «Io ti ho costituito padre di molte nazioni»), è padre di tutti noi davanti a Dio a cui egli credette, il quale fa vivere i morti e chiama le cose che non sono ad essere. Egli, sperando contro ogni speranza, credette per diventare padre di molte nazioni secondo ciò che gli era stato detto: «Così sarà la tua progenie». E, non essendo affatto debole nella fede, non riguardò al suo corpo già reso come morto (avendo egli quasi cent'anni), né al grembo già morto di Sara. Neppure dubitò per incredulità riguardo alla promessa di Dio, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che ciò che egli aveva promesso era anche potente da farlo. Perciò anche questo gli fu imputato a giustizia.” (Romani 4:16-22)

Fratelli e sorelle, dobbiamo usare l’autorità che il Signore ha dato alla Sua Chiesa per guarire i malati, scacciare i demoni e liberare i prigionieri.

Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura; chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato. E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno»” (Marco 16:15-18)

In questi tempi difficili, tempi della fine, la vera Chiesa di Gesù Cristo ha il dovere di rimanere piena di fede e di Spirito Santo, per essere, per il mondo perduto che ci circonda - e anche per tutti i cristiani che ignorano l’eredità che hanno in Cristo - il luogo dove si rifugiano i peccatori per essere perdonati, i malati per essere guariti e i prigionieri di Satana per essere liberati!

Preghiamo che attraverso questa prova, la Chiesa di Gesù Cristo possa rafforzarsi e consacrarsi maggiormente! Rifiutiamo ogni spirito di paura, perché “non ci è stato uno spirito di paura, ma uno spirito di forza, di amore e di sapienza” (2 Timoteo 1:7).

Preghiamo di vedere ancora in mezzo a noi le stesse cose che accadevano nella prima Chiesa dopo l’ascesa del Signore Gesù:

Così un grand timore venne su tutta la chiesa e su tutti coloro che udivano queste cose. Or molti segni e prodigi erano fatti fra il popolo per le mani degli apostoli. Tutti con una sola mente si ritrovavano sotto il portico di Salomone. E nessuno degli altri ardiva unirsi a loro; ma il popolo li magnificava. Così si aggiungeva al Signore un numero sempre maggiore di credenti, moltitudini di uomini e donne, tanto che portavano i malati nelle piazze, li mettevano su letti e giacigli perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro. Anche la folla delle città intorno accorreva a Gerusalemme, portando i malati e quelli che erano tormentati da spiriti immondi, e tutti erano guariti.” (Atti 5:11-16)

Cari fratelli e sorelle, non lasciamoci intimidire da quello che sta facendo il maligno! Ma teniamo gli occhi fissi sul nostro Signore e sulla Sua Parola! E offriamoci a Lui per essere utilizzati come Egli lo desidera:

In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò»” (Giovanni 14:12-14)

Il Signore non è un uomo per mentire! (Numeri 23:19)
Quello che ha detto è la Verità assoluta! (Giovanni 17:17)
Ed Egli veglia sulla Sua Parola per portarla a compimento nella vita di chi la conserva! (Giovanni 15:7)

Siate benedetti. Amen.




Fonte originale: bloghvm.wordpress.com


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