domenica 11 novembre 2018

PICCOLO MANUALE PER IL PERFEZIONAMENTO DEI SANTI



Articolo di Henri Viaud-Murat

Dedicato a: pastori, responsabili spirituali e coloro che sono chiamati ad esserlo.


Il perfezionamento dei santi: unico compito affidato ai ministeri.


Cristo ha dato alla Sua Chiesa lo Spirito Santo, affinché sia condotta in tutta la Verità. Ma nella Sua grazia, Egli ha anche donato alla Sua Chiesa dei ministeri di direzione spirituale.

Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero e per l'edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo, affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell'errore, ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.” (Efesini 4:11-15)


La prima cosa che possiamo notare, è che questi ministeri di direzione spirituale saranno necessari fino a che l’insieme del corpo di Cristo abbia raggiunto la misura della statura perfetta di Cristo. Questi ministeri devono quindi essere esercitati ed essere riconosciuti nell’ambito delle chiese locali.

La seconda cosa che possiamo notare, è che Dio ha imposto a tutti i ministeri di direzione spirituale un solo e unico obiettivo: il perfezionamento dei santi. Anche gli evangelisti devono ricordarsi di questo obiettivo. Se lavorano per guadagnare delle anime per Cristo, non devono mai dimenticare che devono operare in collaborazione con gli altri ministeri, per condurre queste anime appena convertite, fino alla perfezione di Cristo. Quindi, nel pensiero del Signore, non esiste il fatto di abbandonare i nuovi convertiti a loro stessi.

Per far si che i responsabili spirituali delle chiese locali possano compiere correttamente la loro missione, è dunque necessario che abbiano loro stessi compreso chiaramente cosa significa per il Signore il “Perfezionamento dei santi”.

Si può avere la propria opinione riguardo alle modalità di perfezionamento dei santi. Ma non sono le nostre idee personali che devono contare. Quel che conta veramente, è il pensiero del Signore, così come è espresso nella Sua Parola.

Per tutti i ministeri si tratta quindi di lavorare insieme per condurre i figli di Dio all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino allo stadio di uomo maturo, alla misura della statura perfetta di Cristo.

L’unità della fede è l’unità della conoscenza della Parola di Dio. Questa unità della fede va di pari passo con l’unità della conoscenza del Figlio di Dio, poiché il Signore Gesù e la Sua Parola sono uno. Più i figli di Dio progrediscono nel loro perfezionamento pratico, più saranno uniti nella loro conoscenza della Bibbia, così come nella loro conoscenza del Signore Gesù. Più la loro comunione spirituale sarà perfetta.

I diversi ministeri potranno raggiungere questo obiettivo solo quando avranno compreso che il loro ruolo consiste nel rivelare ai discepoli di Cristo la perfezione che già possiedono nel Signore e nell’aiutarli a camminare concretamente in questa perfezione.

Solo questo perfezionamento dei santi permetterà a tutti i membri della Chiesa di raggiungere lo stadio di maturità spirituale in cui non saremo più sballottati da ogni vento di dottrina, ma in cui potremo esercitare pienamente il ministero che Dio ha affidato ad ognuno.

Potremmo crescere pienamente solo se dimoriamo in Cristo, cioè nella Verità, e se perseveriamo nel professare questa Verità nell’amore.

Lo scopo che mi sono prefissato con questo piccolo manuale, non è di mostrare una superiorità spirituale, ma di esporre semplicemente quel che il Signore mi ha insegnato riguardo al perfezionamento dei santi, e di condividerlo con tutti quelli che si trovano confrontati allo stesso compito. Sono quindi aperto a ricevere tutto quel che il Signore ha rivelato ad altri e che io non ho compreso.


Una base indispensabile: Cristo e la Sua opera

È scontato, ma è meglio ribadirlo: il perfezionamento dei santi riguarda solo quelli che sono già santi in Gesù Cristo, cioè coloro che sono passati da una nuova nascita in Cristo. Non servirebbe a nulla perfezionare quelli che non sono passati dal pentimento e la fede in Gesù. Il nostro scopo non è di inculcare dei principi di morale cristiana, anche se tali principi sono buoni. Il nostro scopo è quello di trasferire nella nostra vita concreta di tutti i giorni, la perfezione che abbiamo già ottenuto nel nostro spirito rigenerato.

Dobbiamo dunque, fin dall’inizio, stabilire la base solida dell’opera di Cristo. Il Figlio di Dio si è incarnato in una carne simile alla nostra ma senza peccato, per espiare il nostro peccato sulla croce e compiere per noi una salvezza perfetta, per il nostro spirito, la nostra anima e il nostro corpo.

Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo guariti (Isaia 53:4-5)

Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti” 
(i Pietro 2:24)

Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»), affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesù, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede” (Galati 3:13-14)

Cristo, sul legno della croce, addossandosi i nostri peccati, le nostre malattie e la morte, ci ha interamente liberati, una volta per tutte, dal peccato, dalla maledizione collegata al peccato e da tutte le conseguenze del peccato.

Questa grande salvezza è già stata acquisita per noi perfettamente e interamente. Ma non si manifesta di colpo nella nostra vita. Si manifesta inizialmente nel nostro spirito attraverso la nuova nascita, di cui parleremo più avanti. Continua a manifestarsi con la nostra liberazione dalla presa del peccato, quando rinnoviamo i nostri pensieri e purifichiamo la nostra anima. Questa tappa si realizza quando comprendiamo il mistero della croce e iniziamo a camminare con lo spirito. E così la nostra salvezza si prolunga nel tempo e si adempie attraverso la vivificazione e la guarigione del nostro corpo, aspettando la resurrezione finale.


Cosa faceva la prima Chiesa?

Nella Chiesa dei primordi, i nuovi convertiti venivano immediatamente battezzati d’acqua per immersione. Il battesimo rappresenta la nostra morte, la nostra sepoltura e la nostra resurrezione in Cristo. Poi venivano esortati a chiedere subito il battesimo di Spirito, che tutti ricevevano immediatamente.

Oggi dovrebbe avvenire allo stesso modo. Non è assolutamente normale fare aspettare i nuovi convertiti prima di battezzarli, neanche un solo giorno! E Dio dona il Suo Spirito immediatamente a tutti quelli che Glielo chiedono e che Gli obbediscono.

In seguito i discepoli perseveravano nelle quattro attività fondamentali della vita della Chiesa.

Essi erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere(Atti 2:42)

Queste quattro attività hanno come scopo l’edificazione della Chiesa. Quando si parla di edificazione, si parla necessariamente di perfezionamento. Questo implica che tutti i discepoli di Cristo, debbano diventare sempre meno carnali e sempre più spirituali!


Il ruolo primordiale dell’insegnamento degli apostoli.

La prima di queste attività è l’insegnamento degli apostoli. Si tratta dell’insegnamento dato dagli apostoli di Cristo, in particolare modo nelle epistole. Sono loro che hanno ricevuto le rivelazioni più profonde, quelle di cui il Signore Gesù parlava prima della Sua crocifissione:

Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono ancora alla vostra portata. Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire.” (Giovanni 16:12-13)

Tra le cose che i discepoli non potevano ancora “sopportare”, c’era il messaggio completo della croce, così come Paolo lo presenta in Romani 6, e l’apprendimento del camminare con lo spirito.

In tutte le epistole, Paolo passa molto tempo ad esporre il messaggio della croce e ad esortare i discepoli a camminare con lo spirito. Sapeva che se la Chiesa non avesse imparato a camminare con lo spirito, non avrebbe dato una testimonianza gloriosa di Dio e non avrebbe permesso al Signore Gesù di manifestarsi attraverso il Suo popolo.


Un preambolo necessario.

Quanto appena detto ci porta alla necessità di insistere su due punti fondamentali, che costituiscono la premessa di tutto il lavoro di perfezionamento dei santi.

Questi due punti fondamentali consistono nello spiegare ai nuovi convertiti come è costituito tutto l’essere umano, nelle tre parti del suo essere e in cosa consiste una nuova nascita in Cristo.

in effetti, finché non abbiamo compreso quali sono gli elementi che costituiscono un essere umano, non capiremo chiaramente che cosa è la nuova nascita in Cristo.


La nostra natura tripartita.

Ecco cosa scrive Paolo ai Tessalonicesi.

Ora il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è colui che vi chiama, e farà anche questo.” (1 Tes. 5:23-24)

Questo passaggio ci mostra che un essere umano è composto da tre parti distinte: lo spirito, l’anima e il corpo. In questo passaggio, però, la definizione della parola “anima” non è la stessa della parola “anima” utilizzata ad esempio nel Libro della Genesi:

Allora l'Eterno Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente (letteralmente: un anima vivente)” (Genesi 2:7)

Secondo il contesto “anima” significa quindi, sia l’intera “persona vivente”, sia, come in 1 Tessalonicesi 5, solamente la parte psichica del nostro essere, il centro del nostro essere cosciente di sé e del mondo.

All’inizio della creazione, prima della caduta, l’uomo era veramente un essere spirituale, uno spirito puro e perfetto incarnato in un corpo mortale, creato dalla polvere della terra. Adamo e Eva erano pienamente coscienti sia del mondo spirituale che del mondo materiale. E questo mondo spirituale di cui erano coscienti era il mondo spirituale di Dio.

Al momento della caduta, Adamo e Eva sono morti. Non fisicamente, ma morti spiritualmente. il loro spirito è stato separato da Dio ed è stato immerso nelle tenebre della morte spirituale che è controllata da Satana.

Poco alla volta, il dominio dello spirito si è trovato sbarrato per l’umanità caduta, tranne per gli uomini che volevano esplorare il mondo spirituale di Satana a loro profitto, come fanno i veggenti e i maghi.

Quando Dio ha dato la Legge al Suo popolo d’Israele, ha così vietato ogni contatto con il mondo spirituale di Satana (Deuteronomio 18:9-14).

Nella nostra società industriale e materiale, la maggior parte degli uomini non sa neanche più che esiste un mondo spirituale, né che possiede uno spirito, che è il loro vero uomo interiore.

Se poteste vedere il vostro spirito, vedreste un uomo o una donna interiore completo, che possiede, come il nostro corpo fisico, una testa, delle membra, dei piedi, delle mani, ecc… Il nostro spirito è anche capace di riflettere, di pensare, di decidere e di provare sentimenti.


Il nostro spirito, prima e dopo la nostra conversione.

Prima della nostra conversione, il nostro spirito esisteva, ma nella morte spirituale. Era vestito e controllato da una potenza di morte e di peccato, entrata in Adamo e Eva al momento della caduta, e che in seguito è stata trasmessa a tutti i loro discendenti.

Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, così la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato” (Romani 5:12)

Questa potenza di peccato, entrata innanzitutto nello spirito di Adamo e Eva, si è estesa in seguito in tutto il loro essere, fino al punto in cui anche il loro corpo fisico è passato dalla morte parecchi anni dopo.

Oggigiorno, quando un peccatore, ascoltando il Vangelo e sotto l’influenza dello Spirito Santo di Dio, si pente dei suoi peccati e riceve Gesù Cristo come suo Salvatore e Signore, Dio cancella non solo i suoi peccati, ma fa passare il suo spirito da una nuova nascita.

Questa nuova nascita spirituale è un atto creatore di Dio, che ri-crea nell’uomo, come aveva fatto in Adamo all’inizio, uno spirito puro, santo e perfetto, e lo mette nel nostro corpo mortale.

Siccome il nostro spirito è il nostro vero “uomo interiore”, è in quel preciso momento che diventiamo una nuova creazione in Cristo.

Ciononostante, contrariamente al corpo di Adamo prima della caduta, il nostro corpo fisico attuale resta sottomesso alla morte fisica. Ma può essere liberato dal dominio della potenza di morte, per diventare uno strumento di giustizia di Dio, ma solo se impariamo a camminare nello spirito.

Ma un Cristiano nato di nuovo, possiede quello che Adamo non possedeva: la presenza benedetta di Dio in Persona dentro di sé, nel suo spirito rigenerato. È diventato il tempio vivente dello Spirito Santo.

Sono così pochi i Cristiani che approfittano pienamente di questa presenza divina permanente che è in loro!
Non dimentichiamo mai che Dio Stesso: Padre, Figlio e Spirito Santo, ha fatto la Sua dimora permanente in noi!

Nel nostro spirito rigenerato, diventiamo realmente un “uomo nuovo” in Cristo. Il nostro “uomo interiore” è ri-creato a immagine di colui che l’ha creato: Gesù Cristo.

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove(2 Corinzi 5:17)

Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.(2 Corinzi 5:21)

Vi siete rivestiti dell'uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l'ha creato(Colossesi 3:10)

Per essere rivestiti dell'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità (Efesini 4:24)


La nostra anima e il nostro corpo non sono rigenerati alla nostra nuova nascita.

Quindi, la potenza di peccato non controlla più il nostro spirito quando siamo nati di nuovo. Ma controlla ancora la nostra anima, che non è stata rigenerata con la nuova nascita. Bisogna che sia rinnovata con l’azione purificatrice della Parola di Dio e dello Spirito Santo.

Quanto al nostro corpo fisico, neanche lui è stato rigenerato con la nuova nascita. Ma diventa letteralmente un membro del Corpo di Cristo. Può dunque ricevere la Via di Cristo, che è una vita di risurrezione, e dimorare sano e in buono stato fino alla nostra morte o al ritorno del Signore.

E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali mediante il suo Spirito che abita in voi.” (Romani 8:11)

Anche se il corpo fisico deve ancora passare dalla morte fisica, se il Signore non torna prima, può comunque essere fin da ora liberato dal controllo del peccato e della carne, per diventare uno strumento dello spirito. Ma per fare questo, dobbiamo imparare a camminare con lo spirito.

La nostra anima è un intermediario tra lo spirito e il corpo. Se la nostra anima è riempita da tutto quello che proviene dalla carne, impedirà alla nuova natura (il nostro spirito) di manifestarsi nella nostra vita di tutti i giorni. Invece, se la nostra anima è rinnovata, se in modo particolare i nostri pensieri sono conformi alla Parola di Dio e ai pensieri di Dio, allora il nostro spirito sarà libero di manifestarsi attraverso la nostra anima rinnovata, e essere così un canale puro per la manifestazione del Signore Gesù attraverso di noi.


La carne è una potenza di peccato che dimora nelle nostre membra.

Si tratta della potenza di peccato e di morte che Paolo chiama “la carne”, perché resta attaccata a livello del nostro corpo fisico anche dopo la nostra nuova nascita.

Il solo modo di padroneggiare questa potenza di peccato è comprendere che la croce ce ne ha liberati, e che la legge dello spirito di vita in Gesù Cristo ci ha affrancati dal suo dominio.

perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinché la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito” (Romani 8:2-4)

Diventa chiaro che, finché camminiamo secondo la carne siamo ancora sotto il dominio di questa legge di peccato che dimora nelle nostre membra. Invece se camminiamo secondo lo spirito siamo liberati da questo dominio.

È questo il perfezionamento dei santi: insegnare ai santi a camminare secondo lo spirito e non più secondo la carne.

Il problema non è quindi nel nostro corpo fisico propriamente detto, ma è nella potenza di peccato che abita nel nostro corpo fisico. Dobbiamo imparare a disattivare, a rendere inoperativa, questa potenza di peccato, per poter camminare secondo lo spirito e non più secondo la carne.

Questa carne è anche capace di avere dei pensieri, dei sentimenti, delle emozioni, dei desideri e delle passioni. Ma ora questi sono in totale contrasto e opposizione con i pensieri, i sentimenti, le emozioni e i desideri che provengono dal nostro spirito.

La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l'una all'altra, cosicché voi non fate quel che vorreste.” (Galati 5:17)

Prima della nostra conversione, il nostro spirito non rigenerato era il nostro “vecchio uomo interiore”. Dopo la nostra nuova nascita, diventiamo nel nostro spirito rigenerato un “uomo nuovo” incarnato in un corpo fisico in cui abita una legge di peccato.

Addirittura non dovremmo dire che possediamo uno spirito nuovo, ma che siamo uno spirito nuovo incarnato in un corpo fisico.


L’anima e lo spirito

In seguito dobbiamo distinguere chiaramente tra la nostra anima e il nostro spirito.

Attualmente, per definizione psicologica comune, la nostra anima può essere definita come il nostro essere psichico cosciente, il nostro centro di coscienza di sé e del mondo. È a livello della nostra anima che abbiamo conoscenza dei pensieri, delle emozioni, dei sentimenti e dei desideri che provengono dalla nostra coscienza.

Ma dobbiamo imparare a fare la cernita tra pensieri, emozioni, sentimenti e desideri che provengono, da una parte da Dio e dal nostro spirito rigenerato, e dall’altra da Satana e dalla potenza di peccato che continua ad abitare nelle nostre membra.

Di fatto, se il nostro spirito è santo, puro e perfetto, la nostra anima non lo è. Se il nostro “vecchio uomo” è morto e sepolto con Cristo, la nostra anima non si è ancora sbarazzata interamente di tutto quello che il “vecchio uomo” aveva costruito con fortezze di menzogne e di falsi ragionamenti dal momento della nostra nascita fisica fino al momento in cui abbiamo imparato a camminare con lo spirito.

Il combattimento del Cristiano nato di nuovo avviene chiaramente a livello della sua anima. Questa è la sede di un terribile conflitto tra tutto quel che ci viene da Dio, attraverso il nostro spirito rigenerato, e tutto quel che ci viene da Satana, attraverso la potenza di peccato che abita nel nostro corpo, cioè la carne.

Possiamo gestire il combattimento e camminare nella vittoria, solo se conosciamo la Verità che ci rende liberi! Come potremmo vincere il bugiardo se siamo controllati dalle sue menzogne?


Dobbiamo letteralmente cambiare identità.

Il problema del Cristiano è che si identifica ancora troppo con la sua vecchia natura, senza realizzare che questa è morta e che è stata sostituita con una nuova natura bella e perfetta.

La carne approfitta dell’ignoranza o dell’incredulità del Cristiano per fargli credere che la sua vecchia natura è ancora viva e che per natura egli è ancora un povero patetico peccatore.

Siccome la carne è la “sorella gemella” della nostra vecchia natura, può facilmente far credere al Cristiano che la sua natura è ancora viva, poiché egli è ancora cosciente dei cattivi pensieri e dei cattivi sentimenti che vengono “dall’interno”, senza rendersi conto che questi non provengono più da sé stesso, ma da una potenza di peccato che abita nelle sue membra, ma che non ha nulla a che vedere con la sua nuova natura.

Dobbiamo considerare la carne come un estraneo che vive nelle nostre membra, ma che non ha nulla in comune con quel che siamo ora in Cristo.


Per riassumere quel che è stato detto fino a qui:

- Ai nuovi convertiti dobbiamo innanzitutto spiegare la natura tripartita dell’essere umano, composto da uno spirito, un anima e un corpo.

- Dobbiamo spiegare cosa accade al momento della nuova nascita: che Il nostro spirito cambia natura. Definire bene la distinzione tra il “vecchio uomo” e “l’uomo nuovo”. Spiegare bene cosa è il nostro spirito rigenerato e la sua vera natura, poiché questo spirito rigenerato è di fatto la nostra nuova identità in Cristo.

- Spiegare bene la differenza tra anima e spirito.

- Definire cosa è la “carne” e spiegare che la carne è una potenza di peccato e di morte che resta presente nel nostro corpo fisico anche dopo la nuova nascita, ma da cui Cristo ci ha liberati per permetterci di camminare secondo lo spirito.

A questo proposito, è necessario spiegare che la carne non è più “noi”, ma che è completamente estranea alla nostra nuova natura, che è la nostra vera e unica natura.

Ad esempio, tutto quel che possiamo sentire di sbagliato (secondo Dio) nei nostri pensieri e sentimenti, non proviene più da noi se siamo nati di nuovo, ma dalla carne che vive in noi. È davvero liberatorio sapere questo!

- Bisogna poi far comprendere ai nuovi convertiti che non possiedono due nature, la vecchia e la nuova, una cattiva e una buona, ma che ne possiedono una sola, la nuova, che è il loro spirito rigenerato creato a immagine del Signore Gesù. La loro vecchia natura era il loro spirito PRIMA di passare dalla nuova nascita. La loro nuova natura è il loro spirito rigenerato.


Rinunciare a se stessi e accettare la nostra nuova identità

A partire da questo punto sarà più semplice spiegare ai nuovi convertiti che adesso, il loro problema essenziale, consiste nel rinunciare interamente e definitivamente alla “vecchia persona” che erano prima della nuova nascita, per identificarsi completamente, innanzitutto per fede, alla persona interamente nuova che ora sono in Gesù Cristo. Poiché questa “vecchia persona” è morta e sepolta in Cristo e siamo diventati una nuova persona a immagine del nostro Creatore.

La rinuncia di sé stessi è quello che il Signore Gesù aveva chiesto ai Suoi discepoli, come scritto nei Vangeli, ma senza poter ancora spiegare come potessero farlo:

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la ritroverà” (Matteo 16:24-25)

Ora possiamo comprendere che il Signore chiedeva ai Suoi discepoli di rinunciare alla  loro vecchia natura di peccato, per potersi rivestire della nuova natura che avrebbero ricevuto in Lui.

Spesso è la cosa più difficile da fare, poiché all’inizio della nostra vita cristiana, siamo ancora molto attaccati a “noi stessi”, senza renderci conto che abbiamo cambiato il nostro “io” “

Siamo ancora avvinghiati da “legami generazionali”, “maledizioni ancestrali”, “condizionamenti passati”, da non realizzare che la morte e la risurrezione di Gesù ci ha già liberato da tutti questi legami con la nostra nuova natura.

Finché ci faremo controllare dalla carne, resteremo sotto il dominio di queste maledizioni e del nostro passato di peccatore. Ma non appena ci installiamo nella nostra nuova identità, in Cristo nei luoghi Celesti, veniamo interamente e completamente liberati da tutte quelle maledizioni e da tutti quei legami!

Diventa quindi inutile passare il nostro tempo a “spezzare i legami del passato”, a “rompere le maledizioni degli antenati” e riesumare un cadavere che è già morto e sepolto in Cristo da tempo! E’ sufficiente installarci per FEDE nella nostra nuova natura!

D’altronde il solo modo per motivare i nuovi convertiti a rinunciare rapidamente alla persona che erano prima della nuova nascita, è di esporgli nel dettaglio la bellezza, la santità, la purezza e la perfezione della nuova persona che hanno ricevuto in Cristo nel loro nuovo spirito e che devono incarnare!

Poiché non sa cosa guadagna nel cambio, quando gli si chiede di rinunciare alla vecchia natura di peccato, la maggior parte dei Cristiani fa molta fatica a considerarsi come una nuova creatura! Sanno cosa perdono, poiché conoscono bene cosa erano, ma non sanno cosa guadagnano, poiché non conoscono quello che sono ora in Cristo!


Necessità della fede

Non solo è necessario che tutte queste nozioni fondamentali siano ben comprese, ma anche che siano ben accolte per fede. Alcuni comprendono subito, altri hanno bisogno di più tempo, ed è per questo che non dobbiamo stancarci di ripetere queste stesse verità, poiché sono indispensabili per imparare a camminare per fede.

Una semplice conoscenza intellettuale non basta. Conosco persone che sono capaci di recitare tutti i principi del camminare secondo lo spirito, ma che in modo evidente, camminano ancora secondo la carne. Questo accade perché le persone sono d’accordo con la Verità intellettualmente ma non ci credono davvero in fondo al loro cuore!

Dobbiamo quindi meditare queste verità e  farle scendere in profondità nel nostro cuore. Una verità scende nel cuore solo se ci aggrappiamo ad essa per fede, se crediamo in essa.

Inoltre, all’inizio del nostro insegnamento, abbiamo spesso la tendenza a “provare” a camminare con lo spirito con le nostre proprie forze. Ovviamente non ci riusciamo, e quindi ci scoraggiamo. Questo famoso camminare con lo spirito diventa allora un pesante fardello. Ci siamo messi nuovamente sotto una legge. E nessuna legge può compiere la giustizia di Dio.

Dobbiamo quindi comprendere che possiamo camminare secondo lo spirito solo per fede, se crediamo nell’opera di Cristo e se sappiamo che siamo in Cristo.


Necessità di comprendere bene la nostra identificazione con Cristo

A questo riguardo, i capitoli 6, 7 e 8 della lettera ai Romani sono fondamentali, poiché spiegano chiaramente in che modo siamo morti, sepolti e resuscitati in Cristo, come possiamo appropriarci della nostra eredità spirituale per fede, come Abramo, e come la legge dello spirito di vita in Gesù Cristo ci ha liberati dalla legge del peccato e della morte che è nella carne.

Bisogna insistere specialmente sul fatto che la nostra identificazione assoluta con Cristo, nella Sua crocifissione, la Sua morte, la Sua sepoltura, la Sua resurrezione e la Sua ascensione è COMPIUTA.

Quando Cristo è morto, siamo morti con Lui. Quando Egli è resuscitato, siamo resuscitati con Lui. E quando Egli è salito in Cielo per sedersi alla destra del Padre, siamo saliti con Lui e siamo attualmente, nel nostro spirito, “seduti nei luoghi celesti in Cristo”, ben al di sopra di Satana e di tutte le sue dominazioni!

In maniera generale sono le lettere di Paolo che ci rivelano più chiaramente il messaggio della croce e che ci spiegano come camminare con lo spirito. Poiché Paolo ha ricevuto questa rivelazione direttamente dal Signore Gesù (Galati 1:12).

Dobbiamo meditare in modo particolare le lettere ai Romani, agli Efesini, ai Filippesi, ai Galati e ai Colossesi. Anche la lettera agli Ebrei è fondamentale sull’argomento.

Più mediteremo queste lettere e la Parola di Dio in genere, più comprenderemo la Verità. Più crescerà la nostra fede e questa fede vera sarà seguita dalle opere che l’accompagnano, quelle che Dio ha preparato in anticipo affinché le praticassimo.


La nostra posizione in Cristo

Per camminare con lo spirito, dobbiamo innanzitutto “installarci” per fede nello spirito, cioè nella nostra nuova natura rigenerata, appropriarci della nostra nuova identità in Cristo e meditare costantemente tutto quello che riguarda la nostra posizione celeste di figli di Dio “seduti in Cristo nei luoghi celesti”.

Nella Sua grazia il Signore ha voluto renderci partecipi della Sua natura divina, associarci al Suo trono, elevarci alla posizione spirituale più alta dell’universo e fare di noi Suoi figli, nella santità e la verità.

Dobbiamo quindi osare di considerarci come Dio ci considera ora in Cristo; smettere di considerarci come dei poveri miseri peccatori e accettare di ricevere questo dono magnifico che nostro Padre ci ha dato, facendo di noi delle nuove creature nel Suo Figlio Gesù!

Potremo diventare concretamente quel che siamo già in Cristo, solo se lo crediamo! In questo senso possiamo affermare di essere santi in via di santificazione e perfetti in via di perfezionamento!


Un apprendimento pratico più efficace e più rapido.

Potremo approfittare pienamente di tutte le esperienze che facciamo nella nostra esistenza solo se avremo compreso tutte queste verità sinora enunciate. Qualunque avvenimento che potremo vivere, sia positivo che negativo, sarà sempre un occasione di apprendimento. Poiché solo così potremo mettere in pratica tutto quello che avremo imparato e compreso e renderci conto più chiaramente del punto in cui siamo, spiritualmente parlando. 

Il MODO in cui reagiamo ai problemi che incontriamo è molto più importante dei problemi stessi!

Potremo quindi vedere se reagiamo ancora nella carne o se è lo spirito che si manifesta nella nostra reazione. Potremo anche imparare dai nostri sbagli e dalle nostre cadute.

Saremo in grado di individuare se resta ancora della carne da crocifiggere in noi. Gesù l’ha già interamente crocifissa duemila anni fa, ma siamo noi che dobbiamo applicare questa crocifissione alla carne che si trova nelle nostre membra.

“Crocifiggere la carne” non vuol dire farla sparire, significa non permetterle più di controllarci, né di manifestarsi nel nostro comportamento. Non saremo ancora liberati dalla sua presenza nelle nostre membra, ma saremo liberati dal suo dominio.

Quando ci siamo installati per fede nel nostro spirito rigenerato, sappiamo che, anche se la carne continua a dimorare nelle nostre membra, esiste tra la carne e lo spirito rigenerato, la barriera invalicabile della croce, della morte di Gesù.

Saremo più coscienti di tutti i tentativi della carne di controllarci, poiché abita nelle nostre membra, ma sapremo soprattutto che non siamo più sottomessi alla sua potenza. La carne non ha più alcuna possibilità di dominarci se siamo nella fede rispetto all’opera di Cristo.

Per restare in questa fede, dobbiamo restare coscienti in permanenza della Parola di Dio. Non dobbiamo mai dimenticare che siamo delle nuove creature, che siamo morti e risorti in Cristo, che siamo stati trasportati nel Regno vittorioso di Dio e che la carne è rimasta nel regno sconfitto di Satana!

Progredendo, ci rendiamo conto che la nostra fede aumenta sempre più. Sperimentiamo allora un riposo nella fede sempre più grande. Realizziamo che camminare nello spirito è un cammino piacevole e naturale, durante la quale la nostra vera natura può manifestarsi sempre più liberamente e sempre più completamente.

In effetti, siccome la nostra nuova natura è stata creata a immagine del Signore Gesù, sarà il Signore Gesù Stesso che potrà manifestarsi sempre di più attraverso di noi, a misura che il nostro cammino nello spirito si sviluppa e si rinforza.

È lo scopo supremo di Dio nostro Padre: manifestare il Suo Figlio Gesù in noi e attraverso di noi, che sia nella vita di ogni figlio di Dio, o in tutta la Chiesa che è il Corpo di Cristo.

Allora vivremo sempre più coscientemente nel piano dello spirito, poiché penseremo senza sosta alle cose di lassù. Avremo imparato a portare tutti i pensieri all’obbedienza di Cristo. Così la nostra intelligenza sarà rinnovata per allinearsi in permanenza alla Parola di Dio.

E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio” (Romani 12:2)

Finché la nostra intelligenza non sarà rinnovata, faremo fatica a discernere la volontà di Dio!

Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne, perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze, affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all'ubbidienza di Cristo, e siamo pronti a punire qualsiasi disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà perfetta” (2 Corinzi 10:3-6)

Per portare tutti i pensieri catturati all’obbedienza di Cristo, dovremo catturare tutti i pensieri di menzogna, tutti i pensieri contrari alla Parola di Dio, quando si manifestano nella nostra coscienza e rinchiuderli nella Verità, affinché la Verità li distrugga! Questo implica che noi conosciamo bene la Verità di Dio e che passiamo del tempo a studiare la Sua Parola.

Il modo più efficace per non ricevere più i pensieri della carne è di pensare costantemente alle cose dello spirito! Più ci riempiremo dei pensieri di Dio, che sono nella Sua Parola, e più impediremo ai pensieri della carne di invaderci! È il vuoto dei nostri pensieri che attira i demoni!

Una volta assimilati tutti questi principi di base e tutte queste nozioni fondamentali, constateremo con gioia che i nostri progressi nel camminare con lo spirito saranno sempre più rapidi. Questo perché avremo pienamente realizzato che siamo in Cristo e Chi è Colui che dimora in noi!

Avremo compreso, una volta per tutte, che siamo, in Cristo, delle nuove creature sante, pure e perfette, giuste della giustizia stessa di Dio. Quando lo sapremo, in modo così certo come sappiamo che il sangue di Gesù ci purifica dai nostri peccati, allora non faremo più fatica a comportarci come i santi che sappiamo di essere!

Così come un peccatore non fa fatica a peccare, e che deve addirittura sforzarsi di comportarsi bene, così un santo non fa fatica a comportarsi come santo! Ma avrà sempre più difficoltà a peccare, poiché sarà sempre più identificato coscientemente con Colui che dimora in lui, il Signore Gesù Cristo.


Conclusione

In questo piccolo manuale ho cercato di presentare tutte le nozioni fondamentali che dovrebbero essere spiegate ed insegnate ai nuovi convertiti all’inizio della loro vita cristiana, per perfezionarli e insegnar loro a camminare secondo lo spirito.

Come dicevo all’inizio dell’articolo, vorrei che fosse un occasione di scambio, per permetterci di edificarci mutualmente nella pratica del perfezionamento dei santi!

Che tutto si faccia per la gloria del Signore e l’avanzamento del Suo Regno!



Fonte: https://bloghvm.wordpress.com/2012/12/10/petit-manuel-pour-le-perfectionnement-des-saints/




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