domenica 13 novembre 2016

La vittoria di Donald Trump alla luce delle profezie Bibliche



Shalom dalla Galilea.

Il popolo Americano ha parlato – Donald J. Trump è il 45° presidente degli Stati Uniti.

Non è soltanto l’aver messo un nome su una scheda elettorale che ha fatto la differenza, ma sono state le preghiere dei santi.

Giacomo 5:16 “…Molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia.”

É vero che la vittoria è stata conseguita, ma questo è un momento molto delicato, perché c’è un pericolo in agguato: 
quando Dio risponde alle preghiere, la gente rischia di compiacersi troppo di se, adagiandosi sugli allori ed allontanandosi da Dio, perché ha ottenuto quello che voleva.

Il mio più grande timore adesso è che gli evangelici Americani pensino che tutto si è sistemato e ritornino alla vita di prima, continuando a “giocare alla Chiesa” nella superficialità e nell’inganno.

Ho letto e ricevuto commenti terribili su Facebook, riguardanti teologie malvagie che ignorano totalmente quello che dice la Bibbia, screditano le profezie e addirittura  eliminano l’idea di un rapimento fisico…
Vi prego, fate attenzione alle false dottrine
Non distogliete lo sguardo dalle profezie bibliche, da quello che sta succedendo nel mondo e soprattutto in Medio Oriente.

Il fatto che Donald Trump sia il 45° presidente degli Stati Uniti, non significa che Isaia 17 ed Ezechiele 38 non stiano per accadere!

Infatti la ricostruzione dell’America dalle macerie, lasciate dopo la distruzione operata da quest’ultima amministrazione, richiederà un momentaneo ritiro dell’America dalla scena internazionale per occuparsi dei suoi numerosi e seri problemi interni, che richiederanno tempo per essere risolti. 

E quando guardo nella profezia di Ezechiele il ruolo passivo dell’America, non significa necessariamente che sia causato da un suo schieramento contro Israele, 
ma al contrario Ezechiele ci dice che l’America protesterà contro quell’attacco verso Israele, senza però intervenire fisicamente, 
probabilmente perché l’America dovrà occuparsi dei problemi americani, ed è quello che vediamo preannunciarsi in questo momento!

Molti Cristiani pensano o pretendono erroneamente che Trump sia l’Anticristo. Non fatevi ingannare!
Secondo la Parola ci sono due tipi di anticristo, secondo 1 Giovanni 2:18-22 e 2 Tessalonicesi 2:3-4, 9-10
E Trump non corrisponde a nessuna delle descrizioni!

Alcuni Cristiani non hanno capito che un presidente non è un pastore e che la sua vita passata discutibile non è né più né meno come quella che hanno avuto molti di noi.
Un buon Leader è colui che si circonda di gente migliore di lui. 
Ed è il caso per il vice presidente Mike Pence, e molti altri “nati di nuovo” che si trovano nella squadra di Trump.

Che tutti possano comprendere che la vittoria di Trump è il risultato delle preghiere ferventi ed efficaci dei giusti. Dio ha esteso la Sua grazia sull’America per permettere il pentimento
e per dare un ultima occasione ai Cristiani di usare il poco tempo che resta per raggiungere il maggiore numero possibile di anime con il vangelo.

Non diventare troppo fiera di te America!
Satana ha perso la battaglia, ma sta già lavorando per attaccare in altri modi.

Ora che la vittoria è stata ottenuta, che tutti possano iniziare a Pregare, condividere e occuparsi degli affari del Padre!

Adesso è il momento di:
- Riunirsi in quanto Chiesa e non lasciare la comunione fraterna.
- Agire come Chiesa, come Corpo di Cristo e servire.
- Studiare e condividere la Parola.
- Risanare le relazioni.
- Perseguire la santificazione.
- Incoraggiarsi gli uni gli altri.
- Essere testimoni di un mondo che sta morendo distaccandosi completamente da esso.
- Pregare ed equipaggiarsi come santi.
- Essere pronti per il Rapimento!


Che Dio vi benedica
Amir Tsarfati

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Amir Tsarfati, Ebreo Nato di Nuovo, Maggiore dell’esercito Israeliano, insegnante di Profezie Bibliche ed Escatologia Biblica, fondatore del Ministero Behold Israel

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