venerdì 27 gennaio 2023

"I GIUSTI TRA LE NAZIONI" - Fratelli, non ignoriamo la Parola

27 gennaio 2023 - Il Giorno della Memoria - Per non dimenticare. 


Museo dell'Olocausto a Gerusalemme - Israele

 Le testimonianze di chi ha rischiato la propria vita per aiutare i nostri fratelli Ebrei.


"Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. E tutte le nazioni saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli della sua destra: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo" (Mat.25:31-46)


"Poiché ecco, in quei giorni e in quel tempo, quando farò ritornare dalla cattività quelli di Giuda e di Gerusalemme, radunerò tutte le nazioni e le farò scendere nella valle di Giosafat, e là eseguirò il mio giudizio su di loro, per Israele, mio popolo e mia eredità, che hanno disperso fra le nazioni, dividendosi quindi il mio paese." (Gioele 3:1-2)



GIORGIO PERLASCA


Documentario in italiano

link: https://www.youtube.com/watch?v=fUkVmttE8UM



GINO BARTALI

Nacque nel 1914 a Firenze. Tutti lo ricordano per essere stato un grande campione del ciclismo, vincendo il Giro d’Italia nel 1936, 1937 e 1946, e il Tour de France nel 1938 e 1948. 
Ma andrebbe ricordato soprattutto per questa impresa non sportiva, venuta alla luce solo da pochi anni.

Gino Bartali era un cattolico devoto. Nel racconto del figlio Andrea, Gino fu sposato dall’arcivescovo Elia Angelo Dalla Costa (riconosciuto come Giusto tra le Nazioni nel 2012) con il quale era in stretti rapporti. Dopo l’occupazione dell’Italia da parte dei Tedeschi nel settembre 1943, Bartali divenne un corriere per la resistenza, giocò un ruolo importante nel salvataggio di Ebrei operando nella rete di soccorso creata dal Rabbino Nathan Cassuto in collaborazione con Dalla Costa. 

Bartali, che era stato riconosciuto da Mussolini come  “eroe” sportivo nazionale, era conosciuto da tutti e poteva percorrere lunghe distanze in bicicletta per i suoi allenamenti. Con questa copertura, poteva trasferire documenti falsi da un posto all’altro, nascondendoli nella sua bicicletta. Quando veniva fermato e perquisito dai Tedeschi, chiedeva che non toccassero la bicicletta poiché era stata assemblata minuziosamente e calibrata accuratamente per raggiungere il massimo delle prestazioni.

Diverse famiglie Ebraiche ricordano di aver incontrato Bartali tra Firenze e Assisi, quando andava a casa loro o nei loro rifugi per consegnare i pacchetti con i documenti falsi.
La famiglia Goldenberg incontrò Bartali nel 1941 a Fiesole. Shlomo (Giorgio) Goldenberg che allora aveva 9 anni, si ricorda bene di quell’incontro in cui Bartali e suo padre si sedettero per parlare di “cose da grandi”. Il bambino riconobbe subito il famoso ciclista e Bartali gli diede una sua foto con la dedica. (Vedi foto)
Più tardi, dopo l’occupazione Tedesca nel 1943, la famiglia Goldenberg dovette nascondersi; Shlomo fu mandato in un convento, mentre i suoi genitori si nascosero in un appartamento a Firenze, messo a disposizione da Bartali, il quale continuò ad aiutarli e sostenerli fino alla liberazione.

Dopo la guerra, Bartali non parlò mai del suo ruolo clandestino, così la maggior parte delle sue imprese restano ancora sconosciute.
I suoi figli vennero a conoscenza dei fatti molti anni dopo e Bartali li pregò di non rivelare nulla fino a dopo la sua morte, poiché non voleva ricevere nessun riconoscimento per quello che aveva fatto, dicendo. “Il bene si fa ma non si dice”.

Nel 2013 è stato insignito del titolo “Giusto tra le nazioni” dall’istituto Israeliano Yad Vashem.



FRATELLI, NON IGNORIAMO LA PAROLA


"Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! ... 
Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha preconosciuto. ... 
Sono forse inciampati perché cadessero? No di certo! Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta ai gentili per provocare la loro gelosia ...
 Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento parziale è avvenuto ad Israele, finché sarà entrata la pienezza dei gentili; e allora tutto Israele sarà salvato, così come è scritto:
«Il liberatore verrà da Sion. Egli allontanerà da Giacobbe l'empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quando toglierò via i loro peccati».
Per quanto concerne il Vangelo, essi sono nemici per causa vostra; ma per quanto concerne l'elezione, sono amati a causa dei loro padri; 

perché I DONI E LA VOCAZIONE DI DIO SONO IRREVOCABILI.” 

(Romani 11)




04 gennaio 2018 - Blog di Amir Tsarfati
"LETTERA DI MIA FIGLIA DURANTE LA MARCIA DEI VIVENTI IN POLONIA"
(In Inglese)



«Figlio d'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco, essi dicono: "Le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita e noi siamo perduti". 
Perciò profetizza e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: 
Ecco, io aprirò i vostri sepolcri, vi farò uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d'Israele. Riconoscerete che io sono l'Eterno, quando aprirò i vostri sepolcri e vi farò uscire dalle vostre tombe, o popolo mio. Metterò in voi il mio Spirito e voi vivrete, e vi porrò sulla vostra terra; allora riconoscerete che io, l'Eterno, ho parlato e ho portato a compimento la cosa», dice l'Eterno. 
(Ezechiele 37:1-14)


----------------------------------------------------------