domenica 1 novembre 2020

Presentiamo a Dio un sacrificio vivente

 

Messaggio del fratello Shilo Ben Hod

Cari amici buona sera da Gerusalemme,

Ho sentito forte nel mio cuore di condividere con voi una cosa che lo Spirito Santo mi ha detto recentemente. 

Riguarda il Sacrificio.

Penso che possa esortare anche te, perché è scritto che siamo tutti chiamati a vivere le nostre vite come un sacrificio vivente per Dio, che è per noi la più grande forma di adorazione verso di Lui.

Prima di tutto, cos’è un sacrificio?

Un sacrificio è qualcosa che viene fatto per un motivo e ha un costo per chi lo fa.

Il sacrifico necessita quindi di due cose: di un motivo e di un costo.

Quindi se per esempio qualcuno da la propria vita per la sua nazione, il motivo è la pace e la sicurezza della nazione ed il costo la propria vita, questo è un enorme sacrificio!

Ma se per esempio uno che possiede infinite ricchezze da 1 milione di Euro, è davvero un sacrificio?


Noi siamo chiamati a dare la nostra vita come sacrificio vivente.

Abbiamo bisogno quindi di un motivo, ed il nostro motivo è Dio.

E deve esserci un costo.

Stavo riflettendo come nella bibbia vengono descritti tanti diversi sacrifici e occasioni di sacrifici nelle varie feste ebraiche, e tutti hanno una cosa in comune: il fatto di avvicinarsi a Dio.

E’ lo scopo di ogni sacrificio, avvicinarsi sempre di più a Dio.

La parola ebraica per sacrificio, che è Korban, ha come radice la parola che significa “avvicinamento”, “avvicinarsi” Karov.

Penso che questo sia di grande importanza per noi, perché Dio è già vicino a noi, ma se noi vogliamo avvicinarci sempre di più a Lui, abbiamo bisogno di sacrificare qualcosa di noi stessi, della nostra vita, del nostro tempo, della nostra carne, del nostro denaro… di ogni cosa a cui teniamo, di ogni cosa che lo Spirito Santo ci mostra,

allo scopo di mostrare a Dio che lo amiamo davvero, che siamo riconoscenti.

Pensavo che un altra parola che deriva dalla stessa radice è Krav, che significa Battaglia in ebraico.

E ogni sacrificio che facciamo per Dio, se è un vero sacrificio, implica un combattimento interno per farlo, con la nostra carne, che cercherà sempre di farci sentire il peso, di farci cambiare idea. Sarà una vocina che ci dice: “davvero è necessario farlo adesso? Ne vale davvero la pena? Non puoi stare tranquillo e continuare la tua vita?”

Noi siamo chiamati a fare sacrifici a Dio. Veri sacrifici! Non come quello di Caino!

Vi ricordate Caino e Abele? entrambi facevano dei sacrifici, ma Abele mentre lo faceva guardava Dio, mentre Caino guardava suo fratello e si arrabbiava con lui vedendo che il sacrificio di Abele aveva più successo del suo!

Quindi è molto importante che la nostra motivazione venga da un cuore puro!

E’ scritto che Dio ha così tanto amato il mondo che ha dato il Suo unico Figlio.

Ha così tanto amato il mondo che ha dato.

Anche il nostro dare, il nostro sacrificio per Dio deve venire dall’amore.

Dobbiamo fare in modo da poter dire: 

“Shilo ha così tanto amato Dio da dare questo o quello, da rinunciare a questo e a quello!”

Il nostro sacrificio deve venire da una buona motivazione. Ed il motivo è Dio, Lui se lo merita davvero così tanto!

Pensavo anche a quella donna nella Bibbia, Miriam, che ha versato un vaso pieno di olio profumato di puro Nardo sul capo di Yeshua. Quel profumo era costosissimo, valeva 300 denari, il corrispettivo di un anno di salario!

Ma lei ha dato tutto quello che aveva, e la gente la criticava dicendo che era uno spreco!

Ma non c’è spreco quando si fa un sacrificio a Dio! Che sia del nostro tempo, del nostro denaro, della nostra energia!

Yeshua ha detto che lo ha fatto come gesto profetico per la Sua morte.

Pensavo, è una cosa davvero bellissima, pecche questo è accaduto 24 ore prima che Yeshua salisse sulla croce. Prima che vivesse le 24 ore più terribili che un uomo possa vivere, torturato, schernito, ferito, così tanta sofferenza… metre Yeshua viveva tutto questo, fino al suo ultimo respiro, credo che potesse sentire il profumo di quell’olio di Nardo che Miriam ha versato sul suo capo.

E’ bellissimo perché penso che in tutta quella sofferenza, anche sulla croce, il Signore ha potuto sempre sentire il profumo di quell’olio, il profumo del sacrificio! Il profumo dell’amore di quella donna e dei suoi discepoli!

Quindi penso che il nostro sacrifico ha un significato profondo per Dio.

E la mia esortazione per tutti noi, per me, per te, è questa:

Stiamo vivendo una vita di sacrificio per Dio?

Si può vedere che la mia vita è diversa dalla vita di un non credente?

Rinuncio a delle cose per la mia fede in Yeshua? O la mia vita sembra la stessa di una persona che non crede?

Non si tratta solo di peccato, ma anche di abbandonare, lasciare andare cose per Lui!

Non si tratta di guadagnare la nostra salvezza, di opere, ma semplicemente l’espressione di quanto Lo amiamo, quando Lo vogliamo, quanto siamo riconoscenti, dando il nostro tempo a Lui, digiunando, pregando, andando a quell’incontro che Lui ti ha messo nel cuore quando non ne hai voglia, calpestare la tua carne per obbedirgli! Dare soldi…e ogni cosa che possiamo, solo per vivere una vita di sacrificio per Dio!

Questa è l’esortazione che voglio darvi.

Vi benedico da Gerusalemme

E pregate con me riguardo a questo argomento, così come sto pregandoci sopra nelle ultime settimane.

Che Dio vi benedica.

Vi mando il mio amore.


Shilo Ben Hod

https://www.youtube.com/watch?v=73H0B-JfFiw