giovedì 9 marzo 2017

AGGIORNAMENTO PROFETICO: "L’IRAN è più vicino che mai ad avere armi nucleari"

Aggiornamento profetico del 5 marzo 2017: 
di Amir Tsarfati - Behold Israel Ministries


Un passo da gigante verso il compimento della profezia di Ezechiele 38, è stato fatto questa mattina (domenica 5 marzo 2017), a Teheran in Iran.
L’Iran ha testato con successo il sistema missilistico terra-aria a lunga gittata S-300, acquistato dalla Russia tra Aprile e Luglio del 2016.

I negoziati duravano dal 2007, ma grazie all’accordo sul nucleare di Obama, la Russia si è sentita libera di vendere questo sistema all’Iran, e facendo questo ha praticamente bloccato ogni possibile tentativo di azione militare preventiva contro il programma nucleare Iraniano.
Lo sottolineo: ora il sistema missilistico S-300 iraniano è operativo. E questo impedirà definitivamente a qualsiasi Forza Aerea straniera di impedire lo sviluppo del programma nucleare in Iran.
Hanno già installato alcuni di questi sistemi in prossimità del reattore nucleare di Fordo e in altri posti chiave.

Il sistema S-300 è davvero micidiale. I Russi ci hanno lavorato per molto tempo ed ora lo hanno perfezionato.
E’ dotato di radar molto sofisticato in grado di individuare velivoli e missili, a miglia di distanza, e può sparare molti missili contemporaneamente e distruggere simultaneamente molti obiettivi.

Questo rappresenta l’ultimo atto di Obama per impedire ad Israele ogni azione contro il programma nucleare Iraniano.

Vediamo perché questa notizia è così importante alla luce delle profezie Bibliche.


Innanzitutto bisogna sapere che l’Iran, per evitare quanto successo ai reattori nucleari in Iraq e in Siria, ha costruito le sue strutture di ricerca nucleare un po’ dappertutto sul territorio, in modo che se anche una di queste andasse distrutta, le altre continuerebbero a funzionare.
Malgrado questo, Israele ha cercato diverse volte di ottenere l’appoggio degli USA per colpire i reattori nucleari in Iran, ma sotto l’amministrazione Obama c’è sempre stato un rifiuto degli USA. E sappiate che, per quanto possa sembrare incredibile, l’Arabia Saudita ci ha dato il libero accesso dei suoi spazi aerei per questo tipo di missione.
I Sauditi hanno più motivi di temere le armi nucleari Iraniane che Israele, poiché la guerra più grande ora nel mondo è in Medio Oriente tra l’Islam Sunnita e l’Islam Sciita. I Sauditi sono a capo dell’Islam Sunnita e l’Iran è a capo dell’Islam Sciita. E questo spiega il miglioramento delle relazioni tra Israele e i Sauditi.

Il punto è questo.
Se leggiamo attentamente le profezie Bibliche vediamo che sarà Damasco a venire distrutta, non Teheran; l’Iran (Persia) lancerà un attacco contro Israele unendosi alla Russia (Rosh,Mescek,Tubal) e alla Turchia (Gomer,Togarmah).

Quindi quello che stiamo vedendo mette fine alla prospettiva di un attacco preventivo di Israele in Iran. Infatti possiamo vedere la possibilità di uno scontro nucleare in Medio Oriente, se leggiamo attentamente tra le righe della profezia di Ezechiele, per esempio riguardo al tipo di armi che dovranno essere seppellite per un certo numero di anni…

I passi da gigante sono stati fatti in due direzioni:

1- il rafforzamento della collaborazione tra Iran e Russia, che alla fine attaccheranno insieme Israele;
Forse la Russia non parla ancora apertamente contro Israele, ma l’Iran minaccia giorno e notte di distruggerci

2- La Russia non andrà mai a contrastare l’Iran per un sistema missilistico che gli ha venduto, e con questo gesto è come se avesse avvisato Israele di non cercare di accattare il programma nucleare iraniano.

E soprattutto vediamo come la Russia sta oramai dettando le regole in Medio Oriente. Ed è per questo che Netanyahu andrà a parlare con Putin la prossima settimana, probabilmente del programma nucleare Iraniano.

Dobbiamo capire che l’alleanza tra l’Iran e la Russia è momentanea e spinta dai loro interessi personali; la Russia ha bisogno di soldi perché a causa del crollo dei prezzi del petrolio ha un economia in frantumi, e l’Iran ha bisogno di quelle armi.

Queste due nazioni sono più vicine che mai. E il fatto che l’Iran annunci che il sistema S-300 è operativo rappresenta una minaccia verso chiunque voglia opporsi al suo programma nucleare, soprattutto verso Trump che potrebbe dare il consenso degli USA ad Israele per attaccare in Iran.
Oramai Israele stessa non ha più intenzione di farlo poiché sarebbe una missione suicida.

Infatti il motivo che ha spinto l’Iran ad accelerare enormemente la corsa per avere questo sistema operativo il prima possibile (sapendo che inizialmente avevano annunciato che sarebbe stato fatto entro il 2018), è stata l’elezione di Trump alla Casa Bianca. Se fosse stata eletta la Clinton avrebbero preso le cose con più calma, sapendo che gli USA avrebbero continuato a bloccare i tentativi di Israele di fermare il programma nucleare iraniano, come ha fatto Obama.
Ma visto la posizione di Trump contro le violazioni dell’Iran dell’accordo sul nucleare e il suo grande supporto per Israele, hanno fatto un grande sforzo per avere il sistema operativo prima che Israele, gli USA e i Sauditi potessero agire.

Oramai è un fatto certo: l’Iran riuscirà sicuramente ad avere le armi nucleari e nessuno potrà fermarla da un punto di vista militare.


Siamo entrati in una nuova fase per il Medio Oriente, e sappiamo che a questo punto l’appoggio degli USA non potrà avere alcuna incidenza, poiché la Russia si trova fisicamente in Medio Oriente e se permetterà all’Iran di fare quello che vuole, significa che Israele sarà esposto ad una grande minaccia.
Infatti Ezechiele 38 non parla di un aiuto dell’America, né dell’Arabia Saudita, né dell’Europa, ma di una semplice protesta verso un attacco contro Israele, niente di più.

Ci stiamo muovendo velocemente! 
Un mio caro amico, il Pastore J.D. Farag ha detto che l’elezione di Trump ha accelerato le cose verso il compimento delle profezie ed è esattamente quello che sta succedendo!
Infatti è proprio a causa di Trump che l’Iran ha accelerato i test dei suoi sistemi operativi nella realizzazione del programma nucleare, per evitare che Trump permetta ad Israele di agire.

Sono notizie di capitale importanza riguardo alla realizzazione delle profezie di Ezechiele 38.
Ma dobbiamo ricordarci che Gesù è ancora seduto sul Trono e che noi, figli di Dio, dobbiamo guardare in Alto perché la nostra redenzione è vicina.

Personalmente non penso che noi credenti saremo qui per vedere la guerra che porterà alla manifestazione dell’anticristo, che introdurrà la pace in Medio Oriente.

Tenete presente che Netanyahu sta lavorando per creare una coalizione con gli stati intorno, l’Arabia Saudita, l’Egitto, il Qatar… perché questi paesi Sunniti si sentono minacciati dall’accrescimento del potere militare dell’Iran e oramai vedono Israele più come un alleato che come un nemico: il nemico del mio nemico è mio amico.
E che l’incontro del 15 febbraio a Washington tra Trump e Netanyahu ha decretato una svolta negli obiettivi di pace in Medio Oriente: non si è più parlato dell’assurda soluzione a due stati del conflitto Israelo-Palestinese (assolutamente impossibile per il fatto che i Palestinesi non vogliono l’esistenza di uno Stato Ebraico), ma ci si rende conto che la situazione in Medio Oriente è molto più grave e complessa e c’è bisogno di una visione di pace più ampia e articolata. E questo è stato bene accolto dai paesi confinanti, ad esempio l’Arabia Saudita ha dichiarato di non vedere l’ora di collaborare con Trump.

Voglio che vi rendiate conto che la Bibbia non parla affatto di una Soluzione a due stati, né di uno stato Palestinese, ma la Bibbia parla chiaramente dell’Iran che attacca Israele, parla di un sicuro attacco nucleare, parla della Russia coinvolta in Medio Oriente. 
Dobbiamo quindi fare un passo indietro per avere un quadro più completo.

Ci troviamo in tempi incredibilmente importanti!

Spero che stiate tutti camminando con il Signore, che stiate facendo tutto il necessario per mettere in regola la vostra situazione con il Signore e per concentrarvi sulle opere che il Padre ha preparato per i Suoi figli.
Le nostre priorità devono assolutamente cambiare. Non c’è più tempo per liti, discussioni,superficialità e incomprensioni nelle nostre famiglie e nelle nostre chiese…
Questo è il momento di camminare seriamente con il Signore e di lasciare andare tutto quello che ci lega ancora a questo mondo. E’ il momento di condividere la Parola con più persone possibili, di condividere la Beata Speranza che abbiamo nel Rapimento della Chiesa e che sta per accadere molto presto!

Non sapete quante persone mi scrivono dicendo che il Rapimento non è Biblico! 
Li rimando sempre alla Parola, a 1 Corinzi 15, a 1 Tessalonicesi 4.
Il Rapimento non è solo Biblico, ma è la Sola Speranza per i Credenti rispetto a questo mondo malvagio, misero e decadente.

Noi non siamo di questo mondo, non siamo destinati a restare qui, Gesù sta arrivando per prenderci con Sè, per essere con Lui ovunque Egli sarà.

E quando ritornerà, dopo la Tribolazione, quando poserà i Suoi piedi sul Monte degli Ulivi, i Suoi Santi saranno con Lui.

Dobbiamo conoscere e comprendere i tempi e le stagioni, vedere cosa sta succedendo, e soprattutto mantenere sempre gli occhi fissi sul Signore e guardare in Alto.


Aspettando il Suo Ritorno
Shalom da Israele.


Amir Tsarfati, Ebreo Nato di Nuovo, Maggiore dell’esercito Israeliano, insegnante di Profezie Bibliche ed Escatologia Biblica, fondatore del Ministero Behold Israel