Articolo di Henri Viaud-Murat |
Abbiamo parlato molto spesso di come utilizzare la nostra fede quando vediamo, nella Parola di Dio, una promessa o una parola che ci rivela quel che possediamo già in Cristo.
Ma, come pregare e cosa fare, quando non troviamo alcuna promessa o parola scritta sulla quale basare la nostra fede?
Quando chiediamo qualcosa al Signore, dobbiamo basarci su questo principio generale:
“Questa è la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. E se sappiamo che egli ci esaudisce in qualunque cosa gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chiesto.” (1 Giovanni 5:14-15)
Possiamo riassumere questo principio così:
Se preghiamo in accordo con la volontà di Dio, Egli ci esaudisce sempre, nel momento stesso in cui abbiamo pregato!
Abbiamo solo due modi per conoscere la volontà di Dio:
attraverso la Parola, cioè la Bibbia, o da una rivelazione diretta dello Spirito Santo.
La Bibbia ci rivela già quale sia la volontà di Dio, riguardo tutti i problemi importanti della nostra esistenza: come essere salvati, come essere guariti, come essere liberati da tutti i legami demoniaci, come essere liberati da tutte le maledizioni, come vincere il peccato, come camminare secondo lo spirito, come vivere in una comunione costante con il nostro Dio… ecc…
La Parola di Dio ci rivela quale sia la grandezza dell’eredità che il Signore Gesù ci ha acquistato con il Suo sacrificio sulla croce. Infatti abbiamo tutto pienamente in Cristo!
Quindi è in Cristo che dobbiamo ricercare tutto quello di cui abbiamo bisogno su questa terra, in tutti gli ambiti della nostra vita!
Più studiamo la Parola, e più conosceremo quale sia la volontà del Signore in tutti gli ambiti. E questo ci permetterà di impiegare la nostra fede nel modo giusto, basandola sulle promesse e sulle parole che scopriamo nella Bibbia e che ci rivelano la volontà di Dio per noi.
Ma cosa fare quando nella Parola di Dio non troviamo nulla di preciso su cui basare la nostra fede?
Per esempio, quando vorremmo sposare una persona che conosciamo, quando progettiamo di cambiare lavoro o abitazione, quando vogliamo fare un viaggio o semplicemente quando abbiamo perso il nostro gatto… e chiediamo qual è la volontà di Dio riguardo a una di queste cose?
In questi casi dobbiamo contare su una rivelazione diretta dello Spirito Santo che ci faccia conoscere la volontà di Dio.
Dobbiamo però essere molto prudenti riguardo alle rilevazioni dello Spirito Santo!
Quanti cristiani hanno affermato che “Dio gli aveva parlato”, quando invece non è stato affatto così! Quante false profezie hanno indotto in errore così tanti cristiani!
Dobbiamo quindi essere certi che una rivelazione viene realmente da Dio!
E meno male che esiste il modo di avere questa certezza!
Innanzitutto, nessuna rivelazione che viene dallo Spirito di Dio sarà MAI in opposizione con la Parola di Dio. È la Bibbia che deve avere sempre l’ultima parola!
Ma cosa fare se non troviamo nulla nella Parola di Dio per confermare una rivelazione che ci sembra venire dallo Spirito Santo?
Per essere certi che una rivelazione che abbiamo ricevuto venga veramente da Dio, ed essere guidati con certezza nella volontà del Signore, dobbiamo prima di tutto assolutamente rispettare una sola condizione, ognuno individualmente:
Sono davvero, sinceramente deciso a fare la volontà di Dio, qualunque essa sia?
Il Signore che conosce il fondo nel nostro cuore, sa se vogliamo sinceramente fare la Sua volontà costi quel che costi. Ma dobbiamo saperlo anche noi e non ingannare noi stessi con falsi ragionamenti. In altre parole, non dobbiamo dire al Signore che vogliamo fare la Sua volontà solo con la bocca e non dal fondo del nostro cuore!
Gesù dice ai Giudei che lo ascoltavano e che gli chiedevano come potesse conoscere le scritture Lui che non aveva studiato:
“La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. Se qualcuno vuol fare la Sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso.” (Giovanni 7:16-17)
Questa promessa è estremamente importante per ciascuno di noi, quando non troviamo nulla nella Parola scritta su cui basare la nostra fede.
Significa che, se vogliamo fare la volontà di Dio, Egli ci permetterà di sapere se una parola che possiamo ricevere viene da Dio oppure no, che sia una rivelazione ricevuta nel nostro cuore o una profezia o un consiglio che abbiamo ricevuto da altri.
E significa anche che il Signore non permetterà mai che ci sviamo se vede che vogliamo sinceramente fare la Sua volontà.
Quanto è importante che diciamo al Signore, rendendoci conto dell’importanza e della serietà di questa affermazione: “Signore, voglio fare la Tua volontà in tutta la mia vita e conto su di Te affinché Tu me la riveli sempre! Non la mia, ma la Tua volontà Padre!”
Non è forse la preghiera che il nostro Signore Gesù ha fatto a Suo Padre per ben tre volte nel giardino di Getsemani, poco prima portare la Sua croce?
Decidere sinceramente di fare la volontà di Dio, significa rinunciare a se stessi e farsi carico della propria croce ogni giorno!
Questo allora ci permetterà di prendere ogni iniziativa che avremo a cuore, con la certezza che il Signore ci fermerà, in un modo o in un altro, se questa non è conforme alla Sua volontà, o che, se invece lo è, ci lascerà andare avanti.
Ne troviamo un esempio nella Bibbia, riguardo il secondo viaggio missionario di Paolo accompagnato da Silas.
“Mentre attraversavano la Frigia e la regione della Galazia, furono impediti dallo Spirito Santo di annunziare la parola in Asia. Giunti ai confini della Misia, essi tentavano di andare in Bitinia, ma lo Spirito non lo permise loro. Così, attraversata la Misia, discesero a Troas. Durante la notte apparve a Paolo una visione. Gli stava davanti un uomo Macedone, che lo supplicava e diceva: «Passa in Macedonia e soccorrici». Dopo che ebbe visto la visione, cercammo subito di passare in Macedonia, persuasi che il Signore ci aveva chiamati là per annunziare loro il vangelo. Perciò, salpando da Troas, ci dirigemmo a Samotracia, e il giorno seguente a Neapolis” (Atti 16:6-11)
Paolo e Silas non avevano ricevuto alcuna direttiva precisa da parte del Signore. Avevano deciso da soli di andare a trovare i fratelli che Paolo aveva evangelizzato nel suo viaggio precedente, e il Signore li aveva lasciati partire.
Ma quando decisero di entrare nella provincia dell’Asia, lo Spirito Santo glielo impedì.
Non sappiamo in che modo lo abbia fatto. Può aver parlato nel loro spirito, oppure aver messo un ostacolo che hanno compreso venire da Dio.
Ma comunque vediamo che il Signore non ha rivelato loro dove dovevano andare. Quindi hanno dovuto prendere di nuovo un iniziativa personale e hanno scelto di entrare in Bitinia. E Anche qui lo Spirito di Gesù non glielo ha permesso.
Non si sono affatto preoccupati di non compreso la volontà del Signore prima di farlo, non si sono colpevolizzati. Probabilmente hanno detto: “Va bene, grazie Signore, continua a guidarci! Proviamo altrove!”. Avevano pienamente fiducia che il Signore li avrebbe guidati nella Sua volontà perfetta.
Ed è quel che è accaduto! Dio con una visione, ha fatto comprendere che dovevano recarsi in Macedonia, e là hanno trovato una porta aperta.
Paolo ha dedotto che la visione venisse dal Signore. Ma avrebbe potuto sbagliarsi ancora una volta! In quel caso il Signore li avrebbe nuovamente bloccati, finché non avessero trovato la porta che aveva aperto per loro.
Alcuni potrebbero dire: “Ma non è una perdita di tempo di aver dovuto girare intorno prima di trovare una porta aperta? Perché Dio non ha subito detto quel che dovevano fare?”
Il Signore ama vederci agire dando a Lui una piena fiducia e non vuole privarci della nostra libertà di scelta e di azione. Ma veglia sempre sulla nostre scelte per evitare che ci sviamo! A condizione che vogliamo fare la Sua volontà!
Se il Signore vede che non siamo decisi nel nostro cuore a farla, permetterà che ci sviamo, perché non vuole guidarci con la forza. Allora aspetterà che, quando saremo in fondo al vicolo cielo, ci pentiamo della nostra testardaggine, e che decidiamo di fare la Sua volontà seriamente, dando a Lui una piena fiducia!
Quando non abbiamo alcuna parola del Signore, né scritta, né in forma di rivelazione dello Spirito Santo, nulla ci impedisce parlarGli del desiderio che abbiamo nel cuore.
Ma in ogni caso, dovremmo sempre aggiungere alla nostra preghiera: “Signore, se è la Tua volontà…”
Anche in questo caso abbiamo il modo di vedere esauditi i desideri del nostro cuore:
“Prendi il tuo diletto nell'Eterno, ed egli ti darà i desideri del tuo cuore. Rimetti la tua sorte nell'Eterno, confida in lui, ed egli opererà.” (Salmo 37:4-5)
Se noi prendiamo il nostro diletto nell’Eterno, Egli ci darà SEMPRE quel che il nostro cuore desidera!
Questo perché prendendo il nostro diletto nell’Eterno, approfondiremo sempre più la nostra comunione con Lui e il nostro cuore verrà purificato da tutti i desideri impuri. Allora il nostro cuore potrà avere desideri sempre più in accordo con il pensiero del Signore e così potremo sempre ottenere quel che desideriamo!
Negli esempi che abbiamo citato all’inizio, possiamo quindi adottare questo atteggiamento:
Quando pensiamo di sposare una persona precisa, possiamo dire al Signore: “Vedi Signore, questa persona qui mi piace, corrisponde ai desideri del mio cuore. È cristiana, Ti ama e vuole camminare con Te. Mi ha fatto capire che anche lei mi ama. Confermaci con il Tuo Spirito se è la Tua volontà che ci sposiamo. Ripongo in Te tutta la mia fiducia e so che agirai!”
Il Signore allora ci rivelerà chiaramente la Sua volontà, il nostro cuore sarà in pace e potremo seguire la direzione che ci ha mostrato.
Lo stesso vale per un nuovo lavoro, per un trasloco, per affrontare un viaggio o semplicemente se abbiamo perso il nostro gatto!
Possiamo prendere tutte le iniziativa che ci sembrano giuste o far conoscere al Signore il desiderio del nostro cuore, contando su di Lui che guidi i nostri passi, che ci faccia conoscere la Sua volontà o che esaudisca il desiderio del nostro cuore.
Se il Signore non risponde al desiderio del nostro cuore, dobbiamo verificare che non sia un segno che non abbiamo ancora imparato cosa significa “prendere il nostro diletto nell’Eterno”!
Se così fosse, non dobbiamo colpevolizzarci!
Anzi, magari il Signore ci mostra che non ci risponde perché vuole liberarci da una menzogna:
cioè credere che il Signore risponderà certamente al nostro desiderio solo perché lo desideriamo con forza e che lo abbiamo supplicato ardentemente!
La verità è che il Signore, nel Suo grande Amore, non realizza un desiderio del nostro cuore se è ispirato dalla carne, per farci comprendere che da Buon Padre ha in serbo qualcosa di migliore per noi!
“Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali. Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente. Ma colui che è spirituale giudica ogni cosa ed egli non è giudicato da alcuno. Infatti chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi (che siamo spirituali) abbiamo la mente di Cristo.” (1 Corinzi 2:12-16)
Man mano che diventiamo, grazie al Suo aiuto, uomini e donne sempre meno carnali e sempre più spirituali, il Signore potrà farci conoscere quel che ci ha dato per grazia e potrà guidarci in una conoscenza sempre più perfetta della Sua volontà e della Sua mente!
Così ci insegnerà come fidarci sempre di più e sempre meglio di Lui per ogni cosa e avere fede nella Sua grande bontà e fedeltà!
Oh, quanto sono grandi la bontà e la fedeltà del nostro Dio!
“O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie! «Chi infatti ha conosciuto la mente del Signore? O chi è stato suo consigliere? O chi gli ha dato per primo, sì che ne abbia a ricevere la ricompensa?». Poiché da lui, per mezzo di lui e in vista di lui sono tutte le cose.
A lui sia la gloria in eterno. Amen.” (Romani 11:33-36)