Messaggio di Henri Viaud-Murat del 25 aprile 2020
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Tanti cristiani hanno un idea confusa della nozione di “fede”. Non sanno bene cosa sia veramente e come funzioni.
E questo diventa un problema serio, se pensiamo che TUTTO nella Bibbia è una questione di Fede!
In realtà la Fede è una cosa molto semplice!
Vediamo perché!
In regola generale, la definizione più semplice di “fede” è la seguente:
la Fede è la capacità di credere in qualche cosa o in qualcuno; o di dare piena fiducia a qualcosa o a qualcuno.
Tutti gli esseri umani hanno fede in qualcosa o in qualcuno. Così ci ha creati il nostro Creatore.
Siccome Lui stesso è un Dio di fede, ha creato gli esseri umani con la capacità di credere. Gli uomini hanno bisogno di credere in qualcosa o in qualcuno, perlomeno in se stessi.
Nel mondo che ci circonda, praticamente tutto si basa sulla fiducia, che sia negli affari o nel lavoro o nei rapporti umani ordinari.
Un azienda che non ha fiducia nei suoi dipendenti fallisce rapidamente. Un uomo che non sia degno di fiducia rimarrà solo. Quando prendete un autobus o un treno, avete fiducia che il conduttore vi guiderà a destinazione! Quando imbucate una lettera, avete fiducia che la Posta la consegnerà, ecc…
Eppure, nel nostro mondo, la fiducia che diamo a qualcosa o a qualcuno, viene spesso tradita. Questo per il semplice motivo che questo mondo è controllato dalla menzogna e dal padre della menzogna!
Il risultato è che la maggior parte della gente finisce col credere che non ci si può veramente fidare di nessuno.
E moltissimi non danno più fiducia nemmeno a Dio, perché pensano di essere stati troppo spesso delusi dal Signore. Dimostrano però solamente di non conoscere il Vero Dio, il cui Nome è Fedele e Veritiero!
Per avere piena fiducia in Dio, abbiamo quindi bisogno di conoscere Chi è. E questo possiamo farlo grazie alla Sua Parola, la Bibbia, e conoscendoLO personalmente.
In questo messaggio vorrei farvi comprendere che la Fede è una cosa in realtà molto semplice e che ce l’abbiamo tutti.
Bisogna solamente sapere come utilizzarla.
Ecco cosa dice l’apostolo Paolo:
“Infatti, per la grazia che mi è stata data, dico a ciascuno che si trovi fra voi di non avere alcun concetto più alto di quello che conviene avere, ma di avere un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha distribuito a ciascuno.” (Romani 12:3)
“Ciascuno” deve essere inteso qui, come “ciascun essere umano”, convertito o no.
La fede è quindi un dono di Dio ad ogni essere umano. Possediamo tutti questa capacità di credere. Dio ha dato a tutti la stessa misura di fede.
Questa misura di fede data da Dio ci basta!
Inutile chiedere al Signore di aumentarla, come lo hanno fatto i discepoli. Siamo invece chiamati ad aumentare la parte della nostra fede che crede alla Parola di Dio, diminuendo la parte della nostra fede che crede ad altro!
In un altro passaggio Paolo scrive:
“Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio,” (Efesini 2:8)
Il dono di Dio è: sia il dono della grazia che il dono della fede. Grazia e fede sono due doni di Dio.
La grazia di Dio è che, Dio stesso, fa scendere alla nostra portata quello che è per noi impossibile da raggiungere, cioè la salvezza, con tutto quello che comporta.
“E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia. Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.” (Giovanni 1:16-17)
La fede biblica significa: credere in Gesù Cristo e nella Sua Parola.
Avendo fede in Lui possiamo prendere tutto quello che il Signore ha fatto scendere alla nostra portata, per mezzo della Sua Grazia, in Gesù Cristo.
Nella Bibbia, quando vediamo la parola “fede”, designa sempre la fede in Dio e nella Sua Parola. Perché il Signore vuole che utilizziamo la fede che ci ha dato per credere in Lui e nella Sua Parola!
Ma non dobbiamo dimenticare che la fede che utilizziamo per credere in Dio è esattamente la stessa che possiamo utilizzare per credere alle menzogne di Satana o alle tradizioni degli uomini!
Quando Dio ha dato la fede all’uomo, desiderava che fosse utilizzata per credere in Lui e nella Sua Verità.
È interessante sapere che in ebraico il verbo “credere” si dice “aman”, verbo che ha la stessa radice della parola “amen”, che conosciamo bene.
Quando Gesù diceva “in verità, in verità”, diceva: “Amen, amen!”
La parola “verità” in ebraico si dice “emeth”, che deriva dal verbo “aman”.
Quindi le parole “verità” e “credere” in ebraico hanno la stessa radice.
Questo significa che per Dio siamo stati creati per credere unicamente nella Verità!
Satana lo sa bene! Sa che ogni essere umano non crederebbe ad una menzogna se sapesse che lo è!
Ecco perché il nemico si sforza in ogni modo per farci credere alle sue menzogne, mascherandole il più possibile come se fossero delle verità. O utilizzando argomenti che ci possano convincere che sta dicendo la verità. Ricordiamoci come è riuscito a sedurre Eva!
Quando avete compreso che la fede è semplicemente la capacità di credere in qualcosa o in qualcuno, potere anche comprendere che cosa sia l’incredulità.
L’incredulità nella Bibbia, dovete capire bene, non è la mancanza di fede, come viene spesso inteso.
Ma il fatto di non credere in Dio e nella Sua Parola. E quando non crediamo in Dio e nella Sua Parola è perché crediamo in qualcos’altro!
Se crediamo alle menzogne del diavolo o alle tradizioni degli uomini, è perché sono riusciti a presentarcele come delle verità, affinché potessimo metterci la nostra fede. Allora diventiamo increduli alla Parola di Dio.
Ma quando crediamo alla Parola di Dio, significa che lo Spirito Santo è riuscito a convincerci che si tratta della Verità di Dio, affinché possiamo metterci la nostra fede. Allora saremo increduli rispetto alle menzogne di Satana e alle tradizioni degli uomini. Questa qui è l’incredulità giusta!
La situazione più grave sarebbe di sapere che Dio ci ha parlato, ma decidessimo comunque di non mettere la nostra fede nelle Sue Parole.
Di solito diamo più importanza a quello che i nostri occhi vedono o a quello che ci dicono i sensi e le sensazioni.
Come gli Ebrei nel deserto.
L’epistola agli Ebrei dice:
“Noi infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che riteniamo ferma fino alla fine la fiducia che avevamo al principio, mentre ci è detto: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione». Chi furono infatti quelli che, avendola udita, lo provocarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall'Egitto per mezzo di Mosè? Ora chi furono coloro coi quali si sdegnò per quarant'anni? Non furono coloro che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto? E a chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che furono disubbidienti? Or noi vediamo che non vi poterono entrare per l'incredulità.”
“Perciò, poiché rimane ancora una promessa di entrare nel suo riposo, abbiamo timore perché qualcuno di voi non ne resti escluso. Infatti a noi come pure a loro è stata annunziata la buona novella, ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l'avevano udita. Noi infatti, che abbiamo creduto, entriamo nel riposo come egli disse: «Così giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo». E così disse, sebbene le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo.”
(Ebrei 3:14-19; 4:1-3)
Questo passaggio è essenziale per comprendere cosa sia l’incredulità rispetto alla Parola di Dio. Qui viene descritta la sua forma più grave.
Ci sono due tipi di incredulità:
- quella che viene dall’ignoranza della Parola di Dio; infatti come possiamo credere in quel che Dio dice se lo ignoriamo?
- L’altro tipo di incredulità, invece, è avere conosciuto la Parola di Dio, sapere che è Dio che ci parla, ma rifiutare di credere.
Dio chiama questo tipo di incredulità: rivolta e disobbedienza.
La Parola di Dio non giovò loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l'avevano udita!
Vi rendete conto che la nostra incredulità rende nulla, annulla, la potenza della Parola di Dio?
Perché gli Ebrei rifiutarono di credere alle parole di Dio?
Perché preferirono credere alle parole di incredulità e di rivolta delle dieci spie che descrivevano il paese di Cana. Hanno scoraggiato ed impressionato il popolo, raccontando che quel paese era bello e ricco, ma riempito di città fortificate e di giganti.
Invece di ricordarsi dei prodigi che Dio aveva compiuto davanti a loro per farli uscire d’Egitto, si sono lasciati impressionare da questa descrizione negativa, al punto di arrivare a credere che era umanamente impossibile vincere dei nemici così potenti.
Hanno rifiutato di credere a Giosuè e Caleb, gli unici due che avevano fede, che li esortavano a guardare piuttosto la potenza del loro Dio che aveva fatto le promesse!
“Quando poi l'Eterno vi mandò fuori da Kadesh-Barnea dicendo: "Salite e impossessatevi del paese che vi ho dato", vi ribellaste all'ordine dell'Eterno, il vostro DIO, non gli credeste e non ubbidiste alla sua voce.” (Deuteronomio 9:23)
Dio aveva dato loro quel paese, ma dovevano conquistarlo per fede!
Allo stesso modo, Dio ci ha dato un eredità gloriosa in Gesù Cristo, ma dobbiamo anche noi, molto spesso, conquistarla per fede, facendo sloggiare Satana dalle posizioni che non ha più il diritto di occupare nella nostra vita.
Invece, le dieci spie incredule hanno preferito dire:
«Non possiamo salire contro questo popolo, perché è più forte di noi». Così presentarono ai figli d'Israele un cattivo resoconto del paese che avevano esplorato dicendo: «Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; e tutta la gente che in esso abbiamo visto è gente di alta statura. Inoltre là abbiamo visto i giganti (i discendenti di Anak provengono dai giganti), di fronte ai quali ci sembrava di essere delle cavallette, e così dovevamo sembrare a loro». (Numeri 13:31-33)
Avevano dimenticato che di fronte al loro Dio, e agli occhi di Caleb e Giosuè, erano quei giganti a sembrare delle cavallette!
Non ci capita spesso di vedere la stessa cosa nel popolo di Dio della Nuova Alleanza?
A volte ci troviamo di fronte ad ostacoli impressionanti, e ragioniamo umanamente, dimenticando che il nostro Dio è Onnipotente e sempre Fedele alla Sua Parola!
Per esempio, se un medico dice ad un cristiano: “Ha una malattia incurabile e ti restano solo più sei mesi di vita!”. Questa persona si lascerà impressionare, dimenticando che Dio ha detto: “Non preoccuparti di cosa alcuna! Gesù Cristo si è fatto carico di questa malattia sulla croce, e con le Sue lividure sei stato guarito!”
Non ascoltiamo queste Parole di Dio perché ci lasciamo turbare da quello che vedono i nostri occhi e da quello che ci dicono i nostri sensi, o da quel che affermano esperti umani!
La Parola di Dio è carica della potenza di Dio che è una potenza di Vita! Ed è la nostra fede nella Parola di Dio che ci permette di avere accesso a questa potenza di Vita.
La parola di Satana invece è carica della sua potenza, che è una potenza di morte. La nostra fede nella sua parola ci da accesso a questa potenza di morte.
Paragono spesso la fede ad un apriscatole. Sia che prendiate una scatoletta di cibo per gatti che una del miglior cibo che conosciate, userete lo stesso apriscatole per aprirle!
Quanti cristiani, mettendo la loro fede nelle tradizioni umane e nelle menzogne di Satana, si nutrono per tutta la loro vita di cibo per gatti! O peggio ancora di veleno per topi!
Cerchiamo ora di comprendere dove risiede la nostra fede.
Gesù disse agli ebrei che lo ascoltavano:
“Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Ma invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando infatti il comandamento di Dio, vi attenete alla tradizione degli uomini: lavatura di brocche e di coppe; e fate molte altre cose simili». Disse loro ancora: «Voi siete abili nell'annullare il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.” (Marco 7:6-9)
Fratelli e sorelle, dobbiamo imparare a purificare la nostra fede, per staccarla da tutto quello che non è la Parola di Dio e metterla unicamente nella Sua Parola! Per far questo dobbiamo iniziare a rinnovare la nostra mente, i nostri pensieri e i nostri ragionamenti.
Rinnovando i nostri pensieri e i nostri ragionamenti con lo studio personale della Parola di Dio, possiamo arrivare ad eliminare le menzogne dal nostro cuore e sostituirle con le Parole del Signore.
“E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché discerniate quale sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.” (Romani 12:2)
“In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo” (2 Corinzi 10:3-5)
Solo uno studio personale, attento e regolare della Parola di Dio ci permetterà di distruggere tutte le fortezze dei falsi ragionamenti che riempiono la nostra mente.
La nostra mente, illuminata dallo Spirito Santo, ci permetterà allora, di comprendere quel che Dio ci rivela nella Sua Parola.
Ma comprendere la Verità non basta! Bisogna credere, mettere la nostra fede nella Verità che abbiamo compreso.
Non appena crediamo in una Verità, questa scende nel nostro cuore. Infatti il nostro cuore è la sede della fede.
Il cuore è la parte della nostra anima che ama e che crede. Appena crediamo ad una parola che comprendiamo con l’intelligenza, questa parola passa immediatamente nel nostro cuore.
Il nostro cuore contiene tutti i tesori ai quali crediamo.
E quel che noi crediamo nel nostro cuore viene espresso dalle nostre parole e dai nostri gesti.
Paolo dice:
“Che cosa dice invece? «La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede che noi annunciamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà confuso».” (Romani 10:8-11)
Gesù dice:
“L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene, e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore tira fuori il male; perché dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca.” (Luca 6:45)
Il buon tesoro del cuore sono le Parole di Dio nelle quali abbiamo messo la nostra fede. Il malvagio tesoro del cuore, sono invece le menzogne di Satana nelle quali abbiamo messo la nostra fede.
Da questo tesoro andiamo ad attingere delle parole di fede (in Dio) o delle parole di incredulità.
Ascoltiamoci parlare più spesso e capiremo meglio da quale tesoro escono le parole della nostra bocca!
Come purificare la nostra fede da tutte le menzogne alle quali abbiamo potuto credere?
L’apostolo Giacomo ha detto:
“Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi; nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o voi dal cuore doppio!” (Giacomo 4:8)
Chi ha il cuore doppio è colui che vacilla nella fede, perché il suo cuore è conteso tra un buon tesoro di fede nella Verità e un tesoro malvagio di fede nelle menzogne. Un cuore così non è puro!
Questa esortazione a purificare i nostri cuori, ha un importanza capitale!
Perché purificando i nostri cuori, purificheremo la nostra fede, che cesserà di aggrapparsi a delle menzogne per aggrapparsi unicamente alla Verità di Dio.
Come purificare i nostri cuori?
Avvicinandoci a Dio e alla Sua Parola, con il desiderio che ci riveli sempre più la Verità! Allora si avvicinerà a noi e ci rivelerà lo stato del nostro cuore e ci aiuterà a purificarlo da tutte le menzogne che contiene.
Carissimi, non esitiamo ad avvicinarci con fiducia al nostro Dio di Amore!
Egli è ricco di bontà e misericordia! Egli sa da dove veniamo e sa dove vuole portarci, nella Sua Gloria!
“Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa comprendere le nostre debolezze, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto nei nostri bisogni.” (Ebrei 4:14-16)
Se la nostra fede nella Verità è ancora debole, a causa delle menzogne alle quali abbiamo creduto, avviciniamoci con fiducia al nostro Signore Gesù, che comprende le nostre debolezze e ci darà sempre il Suo potente aiuto nei nostri bisogni, soprattutto in questo bisogno capitale di avere una fede pura, interamente consacrata alla Verità!
E allora vedremo la gloria di Dio!
“Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi (sottinteso: in Me, nella Mia Parola), vedrai la gloria di Dio?»” (Giovanni 11:40)
Amen.
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