mercoledì 15 aprile 2020

L’ULTIMA TROMBA STA PER SUONARE! TU SEI PRONTO?

Messaggio di Henri Viaud-Murat del 13 aprile 2020

L’ultima tromba annuncerà il ritorno del Signore Gesù sulle nuvole per prendere la Sua Sposa.Ma porterà via con Sè solo chi è pronto a partire!Tu sei sicuro di esserlo?


Vediamo cosa scrive l’apostolo Paolo nella prima lettera ai Tessalonicesi:

Ora, fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesù, quelli che si sono addormentati. Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati, perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.” (1 Tessalonicesi 4:13-18)

In questo mondo coloro che non hanno speranza si affliggono per la morte di una persona cara. Provare della tristezza umana è assolutamente normale quando perdiamo una persona amata. Ma se sappiamo che questa persona è un figlio o una figlia di Dio e che è partita nella pace del Signore, allora siamo chiamati a non affliggerci come chi non conosce Dio.
Poiché sappiamo che il nostro caro o la nostra cara, è nella santa presenza del Signore e che lui o lei non vorrebbero certamente ritornare qui sulla terra se gli / le venisse chiesto!

La nostra beata speranza è di conservare nel nostro cuore queste parole del Signore Gesù:

“Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.” (Giovanni 14:1-3)

Ritornerò e vi accoglierò presso di me”. Il Signore è Fedele e Veritiero! Fedele alla Sua Parola!
Egli Ritornerà! E ci prenderà con Sè! E ritornerà improvvisamente, senza avvisare del giorno e dell’ora!

Questo significa che dobbiamo essere pronti a partire ad ogni istante!


Leggendo la Parola possiamo magari cercare di farci un idea del momento dell’anno in cui il Signore potrebbe ritornare, ma non sono che delle possibilità, poiché è scritto che non ci è dato di conoscere il momento preciso della nostra partenza.
Quindi non dobbiamo perdere tempo prezioso nel ragionare su questioni inutili e consacrarci con serietà e perseveranza nella preparazione, per essere pronti oggi stesso.

“Perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo”

Questo potente comando risuonerà improvvisamente! E nessuno sa quando, solo Dio Padre.
Gesù ha detto:

“Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio.” (Matteo 24:36)

Il Signore poi aggiunge un segno molto importante:

“Ma come fu ai giorni di Noè, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ed erano date in moglie, fino a quando Noè entrò nell'arca; e non si avvidero di nulla, finché venne il diluvio e li portò via tutti; così sarà pure alla venuta del Figlio dell'uomo. Allora due saranno nel campo; uno sarà preso e l'altro lasciato. Due donne macineranno al mulino, una sarà presa e l'altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà.” (Matteo 24:37-42)

Ai tempi di Noè, gli uomini non si accorsero di nulla! Significa che, appena prima del diluvio, gli uomini continuarono tranquillamente la loro vita quotidiana, mangiavano, bevevano, si sposavano, sposavano i loro figli…

Quindi non si tratta assolutamente di un contesto apocalittico, come se il Rapimento dovesse avvenire durante la Tribolazione.

Se così fosse, se la Chiesa dovesse essere presa durante o alla fine della grande Tribolazione, nessuno sarebbe sorpreso!
Perché durante la Tribolazione i cataclismi saranno così violenti e si succederanno con una tale rapidità e una tale intensità che, come è scritto, le persone saranno in preda alla sofferenze e alla disperazione e non tranquilli nelle faccende della vita normale di tutti i giorni. Avranno ben altro a cui pensare!

L’apostolo Luca aggiunge che sarà come ai tempi della distruzione di Sodoma e Gomorra:

Lo stesso avvenne anche ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo e li fece perire tutti.” (Luca 17:28-29)

Anche qui, gli uomini si occupavano tranquillamente delle faccende della vita di tutti i giorni, senza sospettare quello che sarebbe capitato.

Per me, come per molti altri, è molto chiaro che il Rapimento della Sposa non potrà avvenire durante la Tribolazione.
Ma invece sarà proprio uno degli avvenimenti che segneranno l’inizio della Tribolazione.

La Tribolazione è il tempo dell’Ira di Dio sul mondo empio che non vuole pentirsi, e la Sposa di Cristo non è destinata all’Ira di Dio. Si è preparata prima, per amore del suo Signore e non avrà bisogno di questa prova di Collera e Giudizio!

Inoltre, visto che l’Anticristo imporrà il marchio della Bestia a tutti gli uomini appena prenderà il potere, e che metterà a morte chiunque rifiuti questo marchio, non resterebbero molti fedeli in vita per essere cambiati e rapiti ad incontrare il Signore, se accadesse a metà o peggio ancora alla fine della Tribolazione!

Ora, quanto ai tempi e alle stagioni, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva, poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. Quando infatti diranno: «Pace e sicurezza», allora una subitanea rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno vi sorprenda come un ladro. Voi tutti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. Perciò non dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri. Infatti coloro che dormono, dormono di notte, e coloro che s'inebriano, s'inebriano di notte. Ma noi, poiché siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza. Poiché Dio non ci ha destinati all'ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.” (1 Tessalonicesi 5:1-10)

Pur non conoscendo né il giorno né l’ora, noi non saremo sorpresi dall’arrivo improvviso del Signore, perché saremo pronti!

Essere pronti significa rimanere fedeli al Signore e non smettere mai di lasciarci santificare, purificare e perfezionare.

Essere pronti significa non tardare mai a ritornare al Signore, quando la pigrizia spirituale ci ha allontanati dalla Sua comunione.

Essere pronti significa non tardare mai a pentirci e riconoscere i nostri peccati davanti a Dio e davanti agli uomini, quando lo Spirito Santo ce lo mostra.

Essere pronti significa ricevere in permanenza il beneficio del sangue purificatore di Gesù, camminando nell’amore e nella luce che abbiamo ricevuto.

Essere pronti significa conservare la Parola di Dio in fondo al nostro cuore, con il desiderio sincero di metterla in pratica.


Nel Libro dell’Apocalisse, l’apostolo Giovanni scrive, a proposito della Chiesa fedele di Filadelfia:

Queste cose dice il Santo, il Verace, colui che ha la chiave di Davide, che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre. Io conosco le tue opere; ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, nonostante tu abbia poca forza, hai custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Ecco, io ti consegno alcuni della sinagoga di Satana, che si dicono Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi e conosceranno che io ti ho amato. Poiché hai custodito la parola della mia costanza, anch'io ti custodirò dall'ora della prova che verrà su tutto il mondo, per mettere alla prova coloro che abitano sulla terra. Ecco, io vengo presto (improvvisamente); tieni fermamente ciò che hai, affinché nessuno ti tolga la tua corona.” (Apocalisse 3:7-11)

Essere custodito dall’ora della prova (la Ttribolazione) che viene su tutto il mondo per metterlo alla prova, significa che la Chiesa non dovrà attraversarla, perché verrà presa prima!

Il fatto che Gesù dica che verrà brutalmente (la traduzione corretta dal greco), significa che dobbiamo restare sempre fedeli al Signore, o non tardare mai a ritornare da Lui quando ci siamo allontanati. Di questa Chiesa fedele, che ha poca forza, il Signore dice che ha custodito la Sua Parola e non ha rinnegato il Suo Nome.

Il modo migliore di non rinnegare mai il Nome del Signore, è di conservare preziosamente la Sua Parola! Si tratta del primo segno che mostra il nostro amore per Lui.

Gesù rispose e gli disse: Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.” (Giovanni 14:23-24)

Custodire la Parola di Dio, significa meditarla, crederci con fede e metterla in pratica.

La presenza sulla terra della Sposa fedele ripiena di Spirito Santo, attualmente impedisce la piena manifestazione dell’uomo del peccato, l’Anticristo.

Or vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signor nostro Gesù Cristo e al nostro adunamento con lui, di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente né turbare o da spirito, o da parola, o da qualche epistola come se venisse da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo sia già venuto. Nessuno v'inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e prima che sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio. Non vi ricordate che, quando ero ancora tra voi, vi dicevo queste cose? E ora sapete ciò che lo ritiene, affinché sia manifestato a suo tempo. Il mistero dell'empietà infatti è già all'opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo. Allora sarà manifestato quell'empio, che il Signore distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà all'apparire della sua venuta.” (2 Tessalonicesi 2:1-8)

Gli ultimi due segni che precedono il rapimento della Chiesa sono i seguenti:
- La Chiesa fedele vedrà la grande apostasia finale
- e vedrà apparire l’uomo del peccato, prima che prenda pienamente potere.

Non è difficile constatare che le chiese cristiane visibili sono immerse nella peggiore apostasia di tutti i tempi!
La Verità viene calpestata e gli uomini si procurano ogni tipo di falsi dottori e falsi profeti che li cullano con le loro menzogne e false dottrine.

Viviamo anche nell’epoca in cui verrà dato alla Chiesa fedele, e solo a lei, di riconoscere l’uomo del peccato. Ad un certo punto lo Spirito Santo dirà a tutta la Sua Vera Chiesa: “Ecco, è lui!”

Quel che trattiene la sua piena manifestazione e la piena manifestazione del male, è proprio la presenza della Chiesa fedele sulla terra. Poiché questa è ripiena della presenza di “Colui che lo trattiene”, cioè dello Spirito Santo.

Quando lo Spirito Santo sarà tolto di mezzo, nel momento in cui la Sposa sarà portata via, non sarà più sparso sulla terra come lo è stato dal giorno di Pentecoste in poi.
Allora il sale della terra sarà sparito, il male dilagherà rapidamente e con grande intensità e l’uomo del peccato potrà prendere pieni poteri.

Carissimi, in questo momento lo Spirito Santo sta parlando a tutti quelli che hanno ricevuto il Signore Gesù nel loro cuore e dice, ad alcuni:
- “Preparati alla venuta del Signore perché non sei pronto!”
e ad altri
- “Sei pronto, ma continua a vegliare e pregare senza sosta!”

Gesù dice alla Chiesa di Filadelfia “tieni fermamente ciò che hai, affinché nessuno ti tolga la tua corona”.

Significa che è possibile che qualcuno venga per toglierci la corona, se non teniamo fermamente quello che abbiamo!

Cosa dobbiamo fare per essere pronti ad ogni istante?

Ovviamente, prima di tutto, dobbiamo essere Nati di nuovo in Gesù Cristo.
Significa che ci siamo riconosciuti peccatori davanti a Dio, che abbiamo chiesto perdono per i nostri peccati, e che abbiamo ricevuto Gesù Cristo come nostro Salvatore e Signore.
Quando abbiamo capito che solo in Gesù c’è la salvezza (Yeshua, Gesù, significa in ebraico Salvezza), e che solo il Suo prezioso Sangue può purificarci da ogni peccato, allora il Signore cancella tutti i nostri peccati e fa passare il nostro spirito da una nuova nascita spirituale. Riceviamo la giustizia perfetta di Dio nel nostro spirito rigenerato.

Dopo questo, dobbiamo obbedire ai primi due comandamenti che il Signore ha dato ai Suoi discepoli:
1- essere battezzati in acqua per immersione, nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo;
2- essere battezzati di Spirito Santo.

La prima Chiesa predicava il pentimento e la fede in Gesù.
Quelli che rispondevano alla chiamata, venivano immediatamente battezzati in acqua per immersione, il giorno stesso della conversione! Perché perdere tempo quando vogliamo obbedire al Signore?
E appena usciti dall’acqua del battesimo, pregavano per ricevere da Dio il battesimo di Spirito Santo, cioè essere riempiti di Spirito Santo.

“Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli (in greco “immergendoli”) nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che io vi ho comandato” (Matteo 28:19-29)

“E, ritrovandosi assieme a loro, comandò loro che non si allontanassero da Gerusalemme, ma che aspettassero la promessa del Padre: «Che, egli disse, voi avete udito da me. Perché Giovanni battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra non molti giorni».” (Atti 1:4-5)

Tutti i cristiani nati di nuovo ricevono lo Spirito Santo. Ma non vengono automaticamente battezzati di Spirito Santo alla nuova nascita, perché è una preghiera personale ed esplicita che dobbiamo rivolgere direttamente a Dio Padre.

Gli apostoli di preoccupavano di verificare che ogni cosa venisse fatta in accordo con la volontà del Signore.

Ora gli apostoli che erano a Gerusalemme, quando seppero che la Samaria aveva ricevuta la parola di Dio, mandarono loro Pietro e Giovanni. Giunti là, essi pregarono per loro, affinché ricevessero lo Spirito Santo, perché non era ancora disceso su alcuno di loro, ma essi erano soltanto stati battezzati nel nome del Signore Gesù. Imposero quindi loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo.” (Atti 8:14-17)

Quei Samaritani avevano ricevuto la Parola di Dio, avevano creduto ed erano stati battezzati d’acqua. Erano quindi nati di nuovo. Ma leggiamo che non erano ancora stati battezzati di Spirito Santo, lo sono stati solo dopo che gli apostoli hanno imposto loro le mani.

Se dunque vi siete convertiti a Gesù, se vi siete pentiti dei vostri peccati e non siete ancora stati battezzati d’acqua per immersione, non tardate! Pregate il Signore che vi guidi verso dei cristiani fedeli che lo faranno senza attendere. E se indugiassero, insistete senza sosta finché sarete battezzati!

Se non siete ancora stati battezzati di Spirito Santo, è molto semplice!
Chiedete al Signore di riempirvi del Suo Spirito e credete che lo fa appena Glielo avete chiesto! 
I segni che accompagnano il battesimo di Spirito (quelli iniziali del parlare in lingue e della profezia) non tarderanno a manifestarsi, quando avrete creduto di essere stati riempiti di Spirito, dopo averlo chiesto al Signore.

Fatte queste cose, ci viene chiesto di vivere una vita di santificazione. Perché quello che conta non è come cominciamo la nostra vita cristiana, ma come la finiamo!

Una vita di santificazione significa perseverare nell’obbedienza a questi semplici comandamenti:

Essi erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere.” (Atti 2:42)

- L’insegnamento degli apostoli è, per noi, lo studio personale e la meditazione della Parola di Dio, in modo particolare delle Epistole e del Nuovo Testamento in collegamento con il Vecchio.

- La comunione fraterna è continuare a frequentare dei cristiani fedeli, che amano la Verità e che vogliono camminare secondo lo Spirito e non più secondo la carne.

- Il rompere il pane è la santa cena del Signore, la condivisione del pane e del vino, come ha mostrato Gesù Cristo durante l’ultima cena.

- Le preghiere sono ogni tipo di preghiera: individuale, collettiva, con lo Spirito (in lingua) o con la nostra intelligenza (nella lingua materna).

Se perseveriamo nella pratica di queste cose, saremo pronti nel momento in cui la tromba suonerà! 
Se invece abbiamo messo da parte queste cose, lo Spirito Santo non smetterà mai di parlarci per convincerci a ritrovare il buon cammino!

Allora vivremo quella gioia indescrivibile di salire nell’aria ad incontrare il nostro Signore!

E vedremo compiersi queste parole:

Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio; similmente la corruzione non eredita l'incorruttibilità. Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; la tromba infatti suonerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo mutati, poiché bisogna che questo corruttibile rivesta l'incorruttibilità e questo mortale rivesta l'immortalità. Così quando questo corruttibile avrà rivestito l'incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito l'immortalità, allora sarà adempiuta la parola che fu scritta: «La morte è stata inghiottita nella vittoria». O morte, dov'è il tuo dardo? O inferno, dov'è la tua vittoria? Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo. Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando di continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.” (1 Corinzi 15:50-58)

Miei amati fratelli e sorelle, facciamo quello che il Signore ci comanda, vegliamo ad essere saldi e irremovibili, impegnandoci sempre meglio nell’opera del Signore, che consiste innanzitutto nel crederGli e nell’obbedirGli!
Allora non avremo faticato in vano nel Signore! 
Per la Sua Gloria!


Link originale: https://bloghvm.wordpress.com/2020/04/13/b290-la-trompette-va-sonner-etes-vous-prets/





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