domenica 21 novembre 2021

Percorso di studio biblico per IL PERFEZIONAMENTO DEI SANTI

 

di Henri Viaud-Murat

Per chi è interessato, vi propongo di seguire un programma semplice e progressivo di perfezionamento dei santi, sotto forma di brevi messaggi.

Troverete in questo articolo il piano generale di questo programma, ideato sia per i giovani convertiti che per i cristiani convertiti da tempo.


Quando parliamo di “programma di perfezionamento dei santi” dobbiamo subito allontanare l’idea che siamo noi a perfezionarci con le nostre opere e con i nostri sforzi personali seguendo le tappe di un qualsiasi programma.

No. Si tratta semplicemente di un programma di conoscenza della Verità di Dio, sulla quale potremo poi mettere la nostra fede, ed è questo che ci perfezionerà!

Dio ci chiede di Credere in Lui e nella Sua Parola, ci chiede di credere nell’opera di Cristo che ci ha salvati, guariti, liberati alla croce, ci chiede di credere a quel che ci dice che siamo in Lui!

È questa fede in Dio che permette al Signore di guidarci fedelmente fino alla perfezione che ci vuole far raggiungere.

Per credere in Dio, dobbiamo conoscerLo come Egli è veramente. E per credere alla Sua Parola, dobbiamo conoscerla come Dio ce l’ha rivelata, nella sua pura Verità.


Questo programma quindi è rivolto unicamente a coloro che sono già convertiti a Cristo, cioè a quelli che si sono riconosciuti peccatori e che hanno ricevuto Gesù Cristo come loro Salvatore e Signore.


Quando ci siamo pentiti dei nostri peccati e abbiamo ricevuto Gesù Cristo come nostro Salvatore e Signore, inizia il percorso della nostra vita cristiana, che deve durare fino alla nostra morte o fino al rapimento per incontrare Cristo nell’aria.


Ricordiamoci innanzitutto che la Bibbia ci rivela che l’essere umano è composto di tre parti: lo spirito, l’anima e il corpo

Per ben comprendere l’insegnamento seguente, dobbiamo capire bene la differenza tra spirito ed anima.


Lo spirito può essere definito come il nostro essere interiore profondo, il nostro vero essere, di cui il corpo fisico è l’involucro materiale. 

Lo spirito di un essere umano è un essere spirituale completo, che possiede la stessa forma del nostro corpo fisico. Questa “forma” è costituita da una “sostanza” spirituale invisibile ai nostri occhi fisici, ma come il nostro corpo fisico, anche il nostro spirito possiede una testa, braccia, gambe, ecc…

Il nostro spirito è creato immortale. È Dio che lo crea al momento del concepimento nel ventre materno. In quel momento il nostro spirito è puro, non ancora caduto nella morte spirituale. Perché tutto quello che Dio crea è puro e perfetto!

Questo ci permette di comprendere che lo spirito di un feto abortito o di un bambino che muore molto piccolo, entra direttamente nel paradiso di Dio.


Il corpo fisico che ospita il nostro spirito, però, è un corpo di peccato, trasmesso dai nostri genitori. 

Dalla caduta di Adamo ed Eva in poi, il peccato risiede nel nostro corpo fisico.

Questo ci permette di comprendere anche che, a partire da una certa età, che possiamo chiamare “l’età della ragione”, ogni bambino finisce per peccare in modo cosciente.

In quel momento il suo spirito cade nella morte spirituale, quindi avrà poi bisogno di passare da una nuova nascita per entrare nella salvezza di Dio.


L’apostolo Paolo spiega molto bene questo nell’epistola ai Romani:

Che diremo dunque? Che la legge è peccato? Così non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». 8 Il peccato invece, presa occasione da questo comandamento, ha prodotto in me ogni concupiscenza, 9 perché senza la legge, il peccato è morto. Ci fu un tempo in cui io vivevo senza la legge, ma essendo venuto il comandamento, il peccato prese vita ed io morii, 10 e trovai che proprio il comandamento, che è in funzione della vita, mi era motivo di morte. 11 Infatti il peccato, colta l'occasione per mezzo del comandamento, mi ingannò e mediante quello mi uccise.” (Romani 7:7-11)


Da bambino piccolo Paolo era “senza la legge” perché non poteva conoscerla. “Viveva” significa che possedeva la vita eterna nel suo spirito.

In seguito, quando Paolo è cresciuto, ha preso coscienza dei comandamenti di Dio; allora il peccato che risiedeva nel suo corpo fisico si è manifestato in tutta la sua forza e ha spinto Paolo a disubbidire in modo cosciente. Paolo dice allora che “morì”.

Paolo parla qui di una morte spirituale, poiché era fisicamente vivo quando predicava queste cose. 

Tutti gli esseri umani cadono in questa morte spirituale a partire dal momento in cui disubbidiscono alle leggi che Dio ha stabilito.


Dopo la morte fisica, il nostro spirito passa nell’eternità, e si dirige o nel Regno di Dio e nella salvezza eterna, se abbiamo accettato Cristo come nostro Salvatore, o nella perdizione eterna, se abbiamo rigettato Cristo.

Per questo Gesù dice a Nicodemo che deve passare da una nuova nascita se vuole vedere ed entrare nel Regno di Dio (Giovanni 3:3.5)


Nel momento della nostra conversione a Cristo, il Signore, non solo cancella tutti i nostri peccati con il Suo sangue, ma fa anche passare il nostro spirito - e solamente il nostro spirito - da una nuova nascita spirituale.


Prima della nostra conversione il nostro spirito era separato da Dio. Esisteva, ma era immerso nella morte spirituale. 

La morte spirituale è il fatto di essere separati da Dio. In questo stato siamo tutti figli del diavolo.


Ma il Signore, ri-creando a nuovo il nostro spirito a Sua immagine, fa di noi dei figli di Dio.

Eravamo dei peccatori per natura, che potevano ogni tanto fare qualcosa di buono. Ora diventiamo in Cristo, dei santi per natura, che possono ancora peccare, finché non abbiamo raggiunto la perfezione finale alla quale il Signore ci guida.


In quanto uomo nuovo o donna nuova, il nostro spirito diventa il Luogo Santissimo, puro e perfetto della presenza divina in noi. Dio Padre, Figlio e Spirito Santo vengono a dimorare nel nostro spirito rigenerato.

Il nostro spirito rigenerato è ri-creato “secondo Dio, in una giustizia e santità della Verità” (Efesini 4:24). Diventa partecipante della natura divina ed è un solo spirito con lo Spirito di Cristo (1 Corinzi 6:17). In quanto tale, il nostro spirito non può più peccare, come Giovanni scrive nella sua Prima lettera:

Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché il seme di Dio dimora in lui e non può peccare perché è nato da Dio.” (1 Giovanni 3:9).


Solo il nostro spirito è nato da Dio e non può peccare. Ma finché non riusciamo a camminare perfettamente secondo lo spirito e finché la nostra anima non è santificata, possiamo ancora peccare nella nostra vita di tutti i giorni.

La maggior parte degli esseri umani non è cosciente di possedere uno spirito. E anche la maggior parte di chi si converte a Cristo non è cosciente di quel che avviene nel suo spirito al momento della nuova nascita. Ma è la Parola di Dio che ce lo rivela e noi dobbiamo semplicemente credere a quel che ci dice.


L’anima può essere definita come la nostra personalità cosciente, il nostro “IO” cosciente. 

È la personalità alla quale siamo abituati, con le nostre qualità e i nostri difetti, i nostri sistemi di valori e le nostre aspirazioni.


La nostra anima comprende: 

l’intelletto, sede dei nostri pensieri e ragionamenti; 

il cuore, sede delle nostre emozioni e di tutto quel che consideriamo vero; 

e infine la volontà, sede della nostra capacità di decisione.

La nostra anima è il frutto della nostra eredità, della nostra educazione, della cultura, di tutte le esperienze passate, buone o cattive.

Al momento della conversione a Cristo, la nostra anima non passa da una nuova nascita, contrariamente al nostro spirito, ma resta sempre quella di prima della conversione.


Visto che nella nostra vita passata eravamo interamente controllati da una potenza di peccato e di morte, è chiaro che la nostra anima dopo la conversione ha bisogno di essere liberata da questo controllo, e di essere interamente rinnovata, purificata, santificata e perfezionata; soprattutto a livello dei pensieri e delle nostre convinzioni, per poter diventare, così come il nostro corpo fisico, uno strumento efficace nelle mani del Signore.

Durante tutto questo processo di purificazione, che non dovrebbe mai fermarsi, passiamo gradualmente dallo stato di cristiani carnali a quello di cristiani sempre più spirituali, fino a raggiungere uno stato di maturità perfetta in Cristo.


La Parola di Dio è molto chiara a riguardo:


Per il resto dunque, fratelli, vi preghiamo ed esortiamo nel Signore Gesù che, come avete ricevuto da noi in quale modo vi conviene camminare per piacere a Dio, abbondiate molto più in questo. 2 Voi conoscete infatti quali comandamenti vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. 3 Poiché questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione; che vi asteniate dalla fornicazione; 4 che ciascuno di voi sappia possedere il suo vaso in santità ed onore, 5 non con passioni disordinate, come i gentili che non conoscono Dio, 6 e che nessuno inganni e frodi negli affari il proprio fratello, perché il Signore è il vendicatore di tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e attestato prima. 7 Dio infatti non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. 8 Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio che vi ha anche dato il suo Spirito Santo.” (1 Tessalonicesi 4:1-8)


Quel che Dio vuole da noi è la nostra santificazione!

Quel che Dio vuole è il nostro perfezionamento, la nostra edificazione, la nostra purificazione.


Come potete capire, c’è una grade differenza tra la personalità che è ancora quella del nostro “IO” cosciente fintanto che non è ancora santificata, e la personalità che è quella del nostro nuovo “IO” quella del nostro spirito rigenerato!


Paolo definisce il nostro Nuovo IO come “Uomo Nuovo” (o donna nuova); mentre il “vecchio uomo” era il nostro spirito prima della nuova nascita.

Il nostro “Vecchio uomo” è morto con Cristo ed è resuscitato con Cristo in un Uomo Nuovo.

Ciononostante la nostra anima, che non passa da una nuova nascita quando ci convertiamo, mantiene le caratteristiche principali del “vecchio uomo” finché non viene rinnovata e santificata.

Il vecchio uomo è morto, ma ha lasciato delle tracce nella nostra anima!

Più progrediamo nel nostro perfezionamento, più il nostro “IO” cosciente sarà conforme al nostro “IO” spirituale.

Il nostro spirito rigenerato ha ereditato la natura e le caratteristiche di Gesù, mentre nella nostra anima (o IO cosciente) conserviamo ancora molti aspetti del carattere di Satana, là dove la nostra carne arriva a controllarci ancora.


Questa “carne” è una potenza di peccato e di morte che continuerà a dimorare nel nostro corpo fisico mortale, fino al momento della nostra morte fisica o del rapimento.

La carne, che risiede nelle nostre membra, conserva tutte le caratteristiche del “vecchio uomo”, poiché appartiene anche lei alla famiglia di Satana. 

La famiglia di Satana comprende: i demoni e tutte le potenze delle tenebre, la carne e gli spiriti di tutti gli esseri umani che non sono nati di nuovo. 

È un errore pensare che la carne sia il nostro “vecchio uomo”, perché il nostro “vecchio IO” è morto e sepolto con Cristo (Romani 6:6).


Man mano che progrediamo nella santificazione, impariamo a controllare questa potenza di peccato e di morte che Paolo chiama la “carne”, per impedirle di manifestarsi. Questo è possibile per fede, credendo a chi ora siamo

in Cristo in quanto Nuove Creature.

Così manifesteremo sempre meno opere della carne, per manifestare sempre più frutti dello spirito.


I ministeri che Dio attribuisce nella Sua Chiesa, sono TUTTI chiamati, senza alcuna eccezione, a lavorare unicamente al perfezionamento dei santi che siamo in Cristo.

Significa che questi ministeri devono insegnare ai cristiani a camminare secondo lo spirito e non camminare più secondo la carne. 

Per far questo, ovviamente, devono averlo prima compreso loro e messo in pratica loro stessi!

Come possiamo insegnare ad altri una cosa che non abbiamo compreso?


Il nostro spirito è già santo, quindi non ha bisogno di essere santificato. Sono la nostra anima ed il nostro corpo che hanno bisogno di essere santificati.


Dobbiamo renderci conto che siamo dei santi (nello spirito) che hanno bisogno di essere santificati (nell’anima e nel corpo) e che siamo perfetti (nello spirito) che hanno bisogno di essere perfezionati (nell’anima e nel corpo).


Ecco cosa scrive l’apostolo Paolo:

Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero e per l'edificazione del corpo di Cristo, 13 finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo, 14 affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell'errore, 15 ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l'edificazione di se stesso nell'amore.” (Efesini 4:11-16)


Anche gli evangelisti, che lavorano per guadagnare anime a Cristo, devono quindi lavorare in collaborazione con gli altri ministeri al perfezionamento dei santi.

Ciò significa che devono lavorare in squadra con gli altri ministeri, affidando loro i nuovi convertiti affinché siano edificati ed insegnati, finché TUTTI arrivino allo stato di “Uomo Perfetto”, cioè di cristiani maturi che camminano secondo lo spirito e non più secondo la carne.


Un “bambino in Cristo”, un giovane convertito, è ancora un cristiano carnale. Ma non è chiamato a rimanere in questo stato.


Purtroppo molti cristiani rimangono molto a lungo in questo stato di bambini spirituali, per mancanza di un insegnamento conforme alla verità biblica, progressivo e sistematico, destinato a farli crescere.


Ecco come Paolo definisce questo stato di “bambini in Cristo”:

Or io, fratelli, non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma vi ho parlato come a dei carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi ho dato da bere del latte, e non vi ho dato del cibo solido, perché non eravate in grado di assimilarlo, anzi non lo siete neppure ora, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, poiché fra voi vi è invidia, dispute e divisioni, non siete voi carnali e non camminate secondo l'uomo?” (1Corinzi 3:1-3)


Paolo continua dicendo che siamo il campo di Dio, l’edificio di Dio. Questo campo deve essere coltivato per produrre un buon racconto e questo edificio deve essere ben costruito per essere alla gloria di Dio!

Per ben costruire l’edificio di Dio che noi siamo, e che è la Sua Chiesa, dobbiamo innanzitutto posare un fondamento stabile, poi costruire sopra quel fondamento con materiali eccellenti e non con legno, paglia e stoppia!

I materiali eccellenti sono le pure dottrine della Parola di Dio. Il legno, la paglia e la stoppia sono le menzogne di Satana, le false dottrine e le tradizioni umane.


Ecco cosa vi propongo di fare insieme, in questo percorso di brevi messaggi.


Il programma sarà diviso in 10 tappe, seguendo il modello di insegnamento che ci propone la Parola di Dio nella Lettera agli Ebrei.


nei riguardi del quale avremmo molte cose da dire, ma difficili da spiegare, perché voi siete diventati lenti a capire. 12 Infatti, mentre a quest'ora dovreste essere maestri, avete di nuovo bisogno che vi s'insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio, e siete giunti al punto di aver bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Chiunque infatti usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è ancora un bambino; 14 il cibo solido invece è per gli adulti, che per l'esperienza hanno le facoltà esercitate a discernere il bene dal male.

Perciò, lasciando l'insegnamento elementare su Cristo, tendiamo alla perfezione, senza porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno; 3 e ciò faremo, se Dio lo permette.” (Ebrei 5:11-14, 6:1-3)


Partiremo quindi da questi primi elementi degli oracoli (o parole) di Dio, per arrivare poi al cibo solido.


Questi “primi elementi” sono considerati dall’autore della lettera come “il fondamento”, che comprende gli elementi fondamentali, le dottrine fondamentali della Parola di Cristo, dopo le quali viene il cibo solido per poter “tendere alla perfezione”.


I primi 6 punti del nostro programma saranno lo studio di questi elementi fondamentali di base.

I 4 ultimi punti ci permetteranno di studiare quel che ci fa “tendere alla perfezione” come dice l’autore.


Ecco questo programma di perfezionamento dei santi:


PRIMA PARTE: Le dottrine fondamentali:

1. Il ravvedimento dalle opere morte.

2. La fede in Dio.

3. La dottrina dei battesimi.

4. L’imposizione delle mani.

5. La resurrezione dei morti.

6. Il giudizio eterno.


SECONDA PARTE: Tendiamo alla perfezione:

7. La nuova alleanza nel sangue di Cristo.

8. Il ministero attuale di Cristo.

9. La nostra identità e la nostra posizione in Cristo.

10. Camminare secondo lo spirito.


Pubblicherò questi messaggi seguendo questo ordine, in una frequenza variabile a seconda del tempo che ho per redigerli.

Vi ringrazio in anticipo per la vostra pazienza e la vostra collaborazione!


Che il Signore benedica questo progetto, aprendo i cuori all’azione del Suo Spirito!

E prendiamo ognuno per sé le parole della preghiera che Paolo faceva per gli Efesini (Ef. 1:17-19):


“Signore, Padre mio di gloria, dammi uno spirito di sapienza e di rivelazione nella Tua conoscenza! Illumina gli occhi del mio cuore (in greco: della mia intelligenza, del mio intendimento), affinché io sappia qual è la speranza della Tua chiamata, qual è la ricchezza della gloria della Tua eredità che riservi ai santi (in greco: della tua eredità nei santi) e quale sia verso di me che credo, l’infinita grandezza della Tua potenza, che si manifesta con efficacia per virtù della tua forza!”

Amen.


Vi do appuntamento a presto per il primo messaggio di questa serie, che sarà:

Il ravvedimento dalle opere morte.