domenica 13 marzo 2022

STUDIO 10: CAMMINARE SECONDO LO SPIRITO

di Henri Viaud-Murat (Per il Perfezionamento dei santi)



Concludiamo qui il nostro percorso di studio con l’ultima parte:

Camminare secondo lo spirito.


Molti articoli del mio Blog parlano del Camminare secondo lo spirito, in modo particolare l’articolo B21 (https://bloghvm.wordpress.com/2008/10/20/la-marche-par-lesprit/), dove presento l’argomento in modo dettagliato. Qui tratteremo una sintesi dei punti più importanti.


Prendete tutto il tempo necessario per studiare tranquillamente questo insegnamento. Quando avrete compreso i principi fondamentali del Camminare secondo lo spirito, vedrete che il Signore ha previsto per noi cose semplici! Che è davvero solo una questione di fede nell’opera di Cristo!


Camminare secondo lo spirito, rappresenta l’obiettivo supremo che il Signore ci chiede di raggiungere su questa terra, fino al nostro Rapimento per incontrarlo nell’aria.

Camminare con lo spirito, significa camminare come Gesù ha camminato, quando è venuto ad incarnarsi au questa terra.


Prima di tutto, ATTENZIONE!

Camminare secondo lo spirito non significa sentire delle voci che ci chiedono di fare cose, magari strane e non conformi alla Parola di Dio! Bisogna rimanere prudenti come serpenti e semplici come colombe, per essere capaci di discernere le astuzie del nemico e della carne.


Camminare secondo lo spirito significa innanzitutto, essere un cristiano che conosce la sua nuova identità e la sua posizione spirituale in Cristo, ed essere completamente deciso a fare la volontà di Dio.

Significa quindi dare una piena fiducia a Dio, e credere che non ci lascerà mai allontanarci troppo dalla Sua volontà.


Camminare secondo lo spirito significa rimanere calmi e tranquilli in ogni circostanza, aspettando che Dio ci guidi nel perfezionamento dei santi.

Dobbiamo entrare in questo processo di perfezionamento avendo fede in Dio, perchè Egli ci ha predestinati ad essere simili all’immagine di Suo Figlio!


Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli.” (Romani 8:29)


Chi afferma che non potremo mai essere perfetti su questa terra, dimostra solo di non conoscere cosa sia il Camminare secondo lo spirito!


Gesù ha ben detto:

Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli” (Matteo 5:48)


I cristiani carnali, o quelli che non hanno ricevuto i giusti insegnamenti, possono accusare Dio di mettere la barra troppo alta. Invocano quindi la compassione e la misericordia di Dio che, secondo loro, finirà per mettere da parte le Sue esigenze troppo elevate, per accontentarsi di un compromesso accettabile! Facendo questo tipo di preghiera:

“Signore grazie di averci salvati e grazie di passare la spugna sul fatto che continuiamo a camminare secondo la carne…!”


Certamente Dio è sempre pronto a perdonare le nostre iniquità e le nostre mancanze, e lo farà sempre, ogni volta che gliele confessiamo! Ma non permetterà che ci accontentiamo di una vita cristiana mediocre, fatta di continue cadute, di alti e bassi costanti. Come potrebbe accontentarsi, quando ha già tutto previsto per permetterci di camminare pienamente con il Suo Spirito?

Egli ci ha predestinati ad essere simili all’immagine di Suo Figlio. Egli ci ama tanto quanto ama Gesù!


Saremmo scusati se il camminare con lo spirito fosse riservato solo ai grandi teologi, ai dottori della legge, ai pastori o a certi esseri speciali ed eccezionali. Ma la Bibbia invece ci insegna chiaramente che camminare secondo lo spirito è per tutti i cristiani, dal più “piccolo” al più” grande”.

Non abbiamo alcuna scusa da invocare di fronte a Dio se non riusciamo a farlo. Possiamo solo confessare la nostra ignoranza o la nostra incredulità, e chiedere al Signore di aprirci gli occhi per vedere ed il cuore per credere!


La buona notizia è che Cristo, con il Suo sacrificio, ci ha già resi perfetti nel nostro spirito

Ne abbiamo già parlato abbondantemente nell’insegnamento precedente, il n°9.


Quindi, il nostro problema, non è di provare ad ottenere qualcosa che non abbiamo, ma quello di manifestare in ogni ambito della nostra vita, nella nostra anima e nel nostro corpo, quello che possediamo già nel nostro spirito!


Ricordiamo le verità fondamentali che dobbiamo ben conoscere:


Lo spirito che avevano prima della nostra nuova nascita era il nostro “vecchio uomo”. Questo è stato messo a morte quando Cristo è morto, ed è stato sostituito con un “uomo nuovo” quando Cristo è risorto.

Questo “uomo nuovo” è il nostro spirito rigenerato. In Cristo possediamo una nuova identità, simile alla Sua. Rivestirci dell’uomo nuovo significa imparare a manifestarlo, semplicemente CREDENDO di esserlo.


Ma c’è una parte del nostro essere che non è stata rigenerata alla nostra nuova nascita. Si tratta della nostra anima e del nostro corpo. La nostra anima è la nostra personalità cosciente.

Il nostro “vecchio uomo” è morto, ma dobbiamo spogliarci dei resti di quel “cadavere” che possono ancora trovarsi nella nostra anima e nel nostro corpo, e che la potenza della carne si sforza di nutrire e di intrattenere.


La potenza della carne è una “legge di peccato e di morte” che si trova nel nostro corpo fisico, e che continuerà ad abitarvi fino alla nostra morte fisica o al Rapimento. La “carne” NON è il nostro “vecchio uomo”, ma è animata dallo stesso spirito, quello di Satana.

(La “carne” non è il nostro corpo fisico, la nostra carne fisica, ma è una potenza di peccato e di morte incollata alla nostra carne fisica, per questo l’apostolo Paolo la chiama così)

La carne ha gli stessi pensieri, sentimenti e volontà del nostro “vecchio io” prima della nuova nascita. E quindi cerca di farci credere che il nostro “vecchio uomo” non è morto!

E noi le crediamo, perché ci sentiamo sempre gli stessi anche dopo la nostra conversione, con gli stessi pensieri impuri, gli stessi sentimenti impuri e le stesse volontà impure.

Ma ci sbagliamo sull’origine di queste cose! Non vengono da noi stessi, ma dalla “carne”.

Anche se non possiamo essere liberati dalla sua presenza, abbiamo la certezza che possiamo essere liberati dal suo controllo, se camminiamo secondo lo spirito!


Imparare a camminare secondo lo spirito, consiste nell’eliminare dalla nostra anima e dal nostro corpo, tutto quello che il vecchio uomo aveva costruito e anche tutte le influenze della carne, per manifestare concretamente l’uomo nuovo.

La nostra anima ed il nostro corpo devo essere rinnovati, purificati, santificati, attraverso il perfezionamento dei santi.

Il perfezionamento avviene grazie all’azione della Parola di Dio e dello Spirito Santo che abita in noi. Questi ci permettono di discernere la natura dei pensieri, dei sentimenti e delle volontà che sentiamo a livello della nostra anima, e ci permettono di eliminare tutto quello che viene dalla carne e da Satana.

In questo modo, la nostra anima ed il nostro corpo si purificano sempre di più, per diventare degli strumenti sempre più efficaci al servizio dello Spirito di Dio e del nostro spirito rigenerato.


La maledizione e la morte non possono più continuare ad agire in noi, se smettiamo di camminare secondo la carne; poiché vengono completamente spezzate appena camminiamo secondo lo spirito.


Le tappe della nostra liberazione dalla carne di peccato.


Man mano che progrediamo nel perfezionamento dei santi, passiamo progressivamente dallo stato di cristiano carnale a quello di cristiano spirituale; dal camminare secondo la carne al camminare secondo lo spirito.


Il cristiano carnale:


(N.d.T. Quando nasciamo di nuovo siamo TUTTI ancora controllati dalla carne di peccato nella nostra anima e nel nostro corpo, perché la nuova nascita avviene solo a livello del nostro spirito. Quindi Tutti i cristiani nati di nuovo, dopo la conversione, per un certo periodo variabile da uno all’altro, sono tutti “cristiani carnali”. È fisiologico, come i bambini appena nati che devo imparare a conoscere se stessi ed il nuovo mondo che li circonda. Ma se un bambino si sviluppa in modo corretto, nel giro di pochi anni imparerà a parlare, a camminare e a crescere in modo corretto… Allo stesso modo, un cristiano nato di nuovo, se ben nutrito e se ha una volontà sincera, nel giro di pochi anni, inizierà a svilupparsi spiritualmente e ad essere sempre meno carnale e sempre più spirituale. Il problema si pone quando rimane per lungo tempo bloccato nella condizione di cristiano carnale, come un bambino che a 5 o 6 anni ancora non parla e non cammina!)


Il cristiano carnale può anche sapere, perché lo legge nella Parola di Dio, che il suo spirito è passato da una nuova nascita e che la vita di Cristo è in lui, ma il suo centro di coscienza rimane fissato sulla sua anima carnale. Resta controllato dalla vita dell’anima che è ancora più o meno controllata dalla carne.

Quindi continua ad identificarsi con la sua anima carnale, che per lui è ancora la sua vera personalità, quella che ha sempre conosciuto. Non ha ancora compreso veramente che ora, la sua vera natura, la sola vera per Dio, è il suo spirito rigenerato.


In quanto cristiano carnale, conosce i comandamenti di Dio e l’estrema esigenza del Signore; si sforza di ubbidire, ma senza riuscirci mai pienamente. Certo fa dei progressi, ma non arriva mai ad una piena vittoria sul peccato. 

Forse riesce a controllare i peccati più grossolani, ma gli aspetti più sottili della carne rimangono per lui ancora nascosti. Ne subisce quindi le conseguenze, senza vedere chiaramente la causa del problema. Ma questo problema diventa sempre più pesante man mano che passa il tempo, e che non riesce ad avere una piena vittoria sul peccato.

La sua situazione diventa quella descritta da Paolo in Romani 7:18-24. 

E questo combattimento finisce spesso per diventare disperazione, se la sua coscienza non è addormentata, perché il cristiano carnale non utilizza il metodo di Dio, ma ricorre ad ogni altro tipo di soluzione.

In quel momento dovrebbe gridare come Paolo: “O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte (o “dalla morte che è nel mio corpo”)?”


È un momento delicato e pericoloso per il cristiano, perché la disperazione se continua troppo a lungo, potrebbe anche spingerlo fino al suicidio o all’abbandonare Dio, se non riesce a vedere la soluzione divina, cioè la predicazione della Croce in tutti i suoi aspetti:

Gesù Cristo è morto per noi e noi siamo morti in Cristo.

Egli è resuscitato per la nostra giustificazione noi siamo resuscitati con Lui!


Solitamente l’aspetto che viene molto poco insegnato nelle chiese, è quello della nostra morte e resurrezione in Cristo. Per questo i cristiani continuano ad essere carnali per molto tempo, quando invece questa fase (normale all’inizio della conversione) dovrebbe essere breve!


Il problema di chi cammina secondo la carne, è quello di non vedere la sua vera condizione. Generalmente non si rende conto di camminare secondo la carne. È ripieno della lettera della Parola di Dio, ma senza la sua realtà spirituale. Crede di camminare secondo lo spirito, perché ne ha una conoscenza intellettuale, ma non è così!

Per lui, i cristiani che camminano davvero secondo lo spirito, sono - alla meglio - un enigma e - alla peggio - “troppo duri”, dei “religiosi” austeri e noiosi che disturbano il suo desiderio di divertirsi col Signore o di vivere “con leggerezza” alla Sua presenza. 

Che accecamento! Che tristezza per il Signore, per Lui che ha fatto di tutto per farci camminare secondo lo spirito!


C’è comunque ancora speranza per il cristiano carnale!

Dio lo ama, vuole aiutarlo e cerca di sempre di parlargli!

Ma visto che il cristiano carnale è così impegnato in ogni tipo di attività ed opere carnali, il Signore a volte è obbligato a lasciarlo andare alla deriva finché non sbatte il naso, oppure a correggerlo severamente.

Spesso è solo nella prova dura e nella difficoltà che il cristiano carnale comincia ad ascoltare davvero la voce di Dio.


Camminare secondo la carne non può portare alcuna soddisfazione spirituale reale, poiché il suo spirito, essendo nato di nuovo, è profondamente insoddisfatto. Lo spirito soffre in silenzio nel vedere la vita di Cristo completamente bloccata, e desidera vederla manifestata attraverso l’anima ed il corpo.

Il cristiano carnale non ha nulla per calmare la sua sete interiore, per calmare questa profonda insoddisfazione che viene dal suo spirito bloccato e frustrato, e dalla voce perseverante del Spirito Santo che vuole guidarlo sulla corretta via, quella del camminare secondo lo spirito.

È questa profonda insoddisfazione interiore che spinge il cristiano carnale a cercare ogni tipo di metodo e di soluzione per risolvere questo problema. Poiché la caratteristica di un cristiano carnale è di non conoscere la vittoria definitiva sul peccato. Egli non cerca l’unica soluzione divina, quella della Croce, perché la sua carne, che ne ha l’orrore, glielo impedisce!


Il cristiano spirituale:

è il cristiano che ha compreso la soluzione al problema della vittoria sul peccato, e che ha imparato dal Signore a camminare secondo lo spirito. Ha compreso come funziona la legge dello spirito di vita in Gesù Cristo. Sa che il suo spirito è vivente in Cristo, che è già perfettamente formato ad immagine di Cristo.

Ha “traslocato” per fede nella sua vera posizione spirituale, “seduto nei luoghi celesti in Cristo”. Ha accettato per fede che la sua vera natura è l’ “uomo nuovo”, e che il “vecchio uomo” è morto in Cristo. Sa che quel che continua a “sopravvivere” del vecchio uomo nella sua anima, non fa più parte della sua vera natura.

Sa che la carne è una presenza estranea, che continuerà a dimorare nelle sue membra fino alla sua morte, o fino al momento del Rapimento, quando il suo corpo verrà cambiato in corpo di gloria. Ma sa anche che la carne può essere disattivata per smettere di nuocere.


Il cristiano spirituale ha imparato a neutralizzare la carne, e a mantenerla nel suo vero posto: la tomba.

Dalla sua “roccaforte”, cioè Cristo, ha imparato dal Signore “a spogliarsi del vecchio uomo, ad essere rinnovato nello spirito della sua mente e a rivestirsi dell’uomo nuovo, creato ad immagine di Dio in una giustizia e santità della verità.”


Il cristiano spirituale sa che il “vecchio uomo” è morto, ma che deve ancora sbarazzarsi di tutto quel che aveva costruito nella sua anima e nel suo corpo, sotto l’influenza della potenza di peccato (cioè falsi ragionamenti, falsi pensieri e ogni tipo di menzogna).

Egli sa come evitare le astuzie sottili usate dalla carne per attirarlo “dall’altra parte” della croce, e farlo ricadere sotto il suo controllo. Egli conta sulla luce costante dello Spirito Santo per illuminarlo e guidarlo ad ogni passo.

Impegnandosi a purificare la sua anima: i suoi pensieri, i suoi sentimenti e la sua volontà, può utilizzare la sua anima rinnovata come uno strumento docile al servizio dello spirito, che è guidato dallo Spirito Santo.

Ha anche imparato ad offrire le sue membra al Signore, come strumento di giustizia, affinché diventino il mezzo di espressione dello spirito e dell’anima purificata.


Solo allora si realizza questa parola: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me.” (Galati 2:20)


Tutti i cristiani sono chiamati a diventare pienamente spirituali. Tutti sono chiamati ad essere perfettamente simili a Gesù. Simile non significa identico. “Essere ad immagine di” significa “Fino a che saremo tutti arrivati alla misura della statura perfetta di Cristo”. (Efesini 4:13)


Per il cristiano spirituale, la crocifissione della carne non è più una dottrina, ma una realtà vissuta.

Il cristiano spirituale vive costantemente nella fede, e permette al Signore Gesù di manifestarsi attraverso di lui. 

Gloria a Dio per il Suo piano perfetto!

Gesù Cristo lo ha già pienamente compiuto. Sta a noi comprenderlo ed entrarci per fede!

Tutta la creazione aspetta con impazienza la manifestazione di Gesù in ciascuno dei figli di Dio! (Romani 8:19)

Ovviamente, questo passaggio da cristiano carnale a cristiano spirituale, non avviene di colpo. Ma può avvenire molto rapidamente, se il cristiano impara fin dall’inizio della sua conversione, come camminare secondo ll suo spirito rigenerato!


False soluzioni per liberarsi della carne!


Il cristiano carnale, per definizione, non può assolutamente camminare in una piena vittoria sulla carne e sul peccato. Per risolvere il problema del peccato nella sua vita, ricorre ad ogni tipo di soluzione, che però non può risolverlo in modo radicale, perché nessuna di esse è quella giusta che Dio ha stabilito!

Dopo un periodo di euforia, in cui crede di aver trovato quel che cercava, si rende conto di non avere alcuna vittoria definitiva sul peccato, alcuna soddisfazione profonda e cade nello scoraggiamento, finché non viene attirato e risollevato momentaneamente, da una nuova soluzione che gli ridona speranza, ma invano.


Tra le principali false soluzioni alle quali il cristiano può ricorrere, possiamo citare le più frequenti:


A• La liberazione dai demoni.

La Bibbia ci mostra che gli uomini possono essere posseduti, oppressi, controllati o influenzati da dei demoni. Gesù ha passato una buona parte del Suo ministero a liberare quelli che si trovavano in questa situazione. La maggior parte erano Giudei, di cui un certo numero erano religiosi e frequentavano le sinagoghe.

Tuttavia, nel Nuovo Testamento, non si parla di liberazione di cristiani nati di nuovo, così come viene praticata in certe chiese oggi.

Con “liberazione” dobbiamo intendere una “cura dell’anima” in cui ci si sforza di analizzare il passato di un cristiano, per scoprire quali potrebbero essere le “porte d’ingresso” dei demoni, per poterli scovare e cacciare.


Il Nuovo Testamento dice che è possibile che un Cristiano sia legato o influenzato da un demone. Per esempio:

Se uno infatti venisse a voi predicando un altro Gesù che noi non abbiamo predicato, o se voi riceveste un altro spirito che non avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete accettato, ben lo sopportereste” (2 Corinzi 11:4)


Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta (in greco “legando la mente”) a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, sviati dall'ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza.” (1 Timoteo 4:1-2)


È chiaro che se un cristiano può ricevere un altro spirito, significa che questo spirito si lega a lui! In questo caso, come può essere liberato da un legame demoniaco?

Bisogna avere una posizione equilibrata, per poter davvero aiutare i nostri fratelli in modo efficace e, soprattutto, in accordo con la Parola di Dio.

Lo spirito di un cristiano nato di nuovo è sigillato in Cristo. Quindi è impossibile che sia “posseduto” da un demone, come può esserlo un non credente. Un demone non può abitare nel suo spirito, nel Luogo Santissimo dove risiede lo Spirito Santo. Un cristiano nato di nuovo è la possessione unica del Signore Gesù Cristo!

Tuttavia, è possibile che un demone lo opprima o lo leghi in altre parti del suo essere, cioè nella sua anima o nel suo corpo. Un cristiano può essere legato nella sua anima da un demone se riceve una falsa dottrina ispirata da quel demone. Può anche essere legato nel suo corpo, per esempio da uno spirito di infermità.

Detto questo, visto che dagli Atti degli Apostoli fino all’Apocalisse non vediamo alcun cristiano vivere delle sedute di liberazione dai demoni, possiamo dedurre che non è il metodo corretto da utilizzare se vogliamo essere in accordo con la Parola di Dio!

Dobbiamo cacciare un demone dalla vita di un cristiano solo se siamo in presenza di una manifestazione demoniaca evidente, e se la vittima non può reagire, o nel caso di persone che sono uscite dal satanismo, l’occultismo e la stregoneria, e che manifestano ancora sintomi di origine chiaramente demoniaca.

In ogni caso, cacciare un demone, non è mai la soluzione data dall’apostolo Paolo e dagli altri apostoli, per liberare i cristiani che possono essere legati da un demone.

L’essenziale della predicazione di Paolo, si basa sul pentimento, su quello che noi siamo in Cristo, sulla potenza della Croce, sulla crocifissione della carne e sull’apprendimento del camminare secondo lo spirito.

Il vero metodo di liberazione biblico per un cristiano nato di nuovo, è credere che il Signore ci ha già liberati da tutta la potenza delle tenebre:

rendendo grazie a Dio e Padre, che ci ha fatti degni di partecipare alla sorte dei santi nella luce. Poiché egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio, in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue e il perdono dei peccati.” (Colossesi 1:12-14)


Anche Gesù ha detto:

«Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (Giovanni 8:31-32)


La soluzione radicale Biblica per i cristiani nati di nuovo legati da dei demoni, è la conoscenza della verità e la fede nella verità: La comprensione perfetta dell’opera della Croce e di come prenderla per sé, per camminare secondo lo spirito!

Il nostro vero combattimento consiste sempre nel lottare contro Satana e i suoi demoni, con le armi spirituali che il Signore ci ha dato: la Sua Parola, il Nome di Gesù, e il sangue prezioso di Cristo.

poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.” (Efesini 6:12)

Ma è un’illusione usare la liberazione dai demoni come metodo fondamentale e sistematico per risolvere il problema del peccato o della carne nella nostra vita. La liberazione non risolverà nulla in modo definitivo. Finché non avremo imparato a camminare secondo lo spirito, la liberazione può cercare di essere solo un soccorso temporaneo.


B• L’uso della psicologia o della psichiatria.

Oggi è diventata una moda. Chi si trova di fronte ad un cristiano con sintomi fisici inquietanti, gli consiglia spesso di andare a consultare uno psicologo o uno psichiatra, di preferenza cristiano. Per quanto possa essere efficace in modo temporaneo, rimane purtroppo solamente un aiuto a livello sintomatico e non definitivo.

Per definizione la psicologia si interessa al dominio dell’anima: dell’intelletto, dei sentimenti e della volontà. Ma la psicologia è completamente impotente per risolvere i problemi spirituali, perché non ha accesso al dominio spirituale. I metodi della psicologia, quando vengono utilizzati per risolvere dei problemi spirituali, sono solo un intonaco superficiale.

Non ho nulla contro la psicologia se usata nel limite del suo campo d’azione, perché può certamente essere di aiuto per certi blocchi e di accompagnamento valido in certi percorsi.

Ma le sue soluzioni possono agire solamente sul piano dell’anima e della carne!

Per risolvere in maniera radicale e duratura la natura del problema del peccato, è necessario spostarsi sul livello spirituale.

Come potrebbe, la psicologia, crocifiggere la carne? A livello della nostra anima la carne è molto più potente! La legge del peccato e della morte che agisce nella carne non può assolutamente essere annullata da un metodo umano! Il problema della natura del peccato e del controllo della carne di peccato, è un problema spirituale, non umano!

Solo la Croce e la legge dello spirito di vita in Gesù Cristo possono vincerla definitivamente!

La psicologia fa parte della “sapienza del mondo”, come la chiama Dio. Non possiamo sostituire la potenza dello Spirito Santo con delle tradizioni umane!

Solo la predicazione della Croce, che è la potenza di Dio, può risolvere tutti i nostri problemi. E purtroppo è quasi completamente scomparsa dagli insegnamenti delle nostre chiese. 

Quando parliamo di predicazione della Croce, non si tratta del suo aspetto che Cristo ci ha riscattati dai nostri peccati e che il Suo sangue ci ha lavati da tutti i peccati. 

Ma si tratta di quell’aspetto, per la maggior parte sottovalutato, che ci dice che la nostra vecchia natura di peccato è stata crocifissa alla Croce in Cristo e attraverso la Sua morte.


C• La “liberazione” dagli obblighi della Legge.

Alcuni cristiani comprendono di esser stati liberati dal peccato grazie al sacrificio di Gesù. E hanno anche compreso di essere stati liberati dagli obblighi della legge, per passare ad una nuova vita. ma non hanno ancora imparato ad essere liberati dalla carne e a camminare secondo lo spirito.

Fanno quindi quel che Paolo vieta: “Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà; soltanto non usate questa libertà per dare un'occasione alla carne, ma servite gli uni gli altri per mezzo dell'amore.” (Galati 5:13)


Quando ci si accontenta di dire che siamo stati liberati dal peccato e della legge, senza aver compreso come essere liberati dalla carne, la liberazione dagli “obblighi” del passato rischia di diventare un pretesto per dare il via libera alla carne. “Gesù ci ha liberati dalla carne”, divertiamoci nella Sua presenza!”.

Quante chiese hanno conosciuto, o conoscono, questa falsa liberazione, che è solo un pretesto per vivere secondo la carne!

È la porta aperta ai metodi e alla musica del mondo, alla lode carnale, all’adorazione carnale, al sentimentalismo, agli eccessi di ogni genere… insomma, a tutto quel che viene dalla carne!

Il Signore è paziente e misericordioso. Può comprendere la deriva di entusiasmo carnale di chi ha compreso di essere stato liberato dal peccato e dalla condanna della legge. Ma il cuore del Signore non può essere soddisfatto da questi infantilismi. Egli vuole che i Suoi figli camminino secondo lo spirito e stabiliscano con Lui una relazione davvero spirituale.

Questa falsa liberazione porta ad una nuova schiavitù. E non solo, ma apre anche la porta alle potenze demoniache che approfittano di questa situazione per intrufolarsi grazie alla carne, facendo credere a quei poveri cristiani che, le sensazioni forti che vivono, siano un’azione dello Spirito Santo o di un nuovo “risveglio””

E allora ecco un altro vicolo cieco!


D• L’applicazione rigida della legge.

È il metodo radicalmente opposto al precedente. Nel desiderio profondo di ubbidire al Signore ed evitare ogni possibile compromesso, il cristiano carnale che vuole piacere al Signore, si imbarca in una vita di legalismo rigoroso, cioè di applicazione rigida della legge.

Si impone ed impone agli altri, tutte le volte che può, un’obbedienza esterna rigida a tutti i comandamenti della parola di Dio.

È evidente che questo non può in alcun modo funzionare per crocifiggere la carne! Anzi, avviene proprio il contrario: la carne è stimolata dalla legge.

Appena si trova in presenza di un comandamento, pensa solo a disubbidire e a ribellarsi. Ma siccome non può farlo pubblicamente, lo fa di nascosto, e se non può farlo, prova frustrazione ed insoddisfazione profonda.

Il legalismo incoraggia quindi il peccato e l’ipocrisia. Le chiese “legaliste” sono quelle dove i peccati nascosti si sviluppano maggiormente! La carne si diletta nel legalismo che la nutre. È capace di tutto pur di non morire! E non è di certo il legalismo che può farla morire!

Anche perché non risponde in alcun modo all’unico comandamento che ha lasciato Gesù ai Suoi discepoli: quello dell’Amore.


E• La preghiera ed il digiuno.

Attenzione! Non dobbiamo sminuire né sottovalutare l’importanza del digiuno e della preghiera!

Sono due tra le attività più importanti della vita cristiana!

Ma quel che voglio dire, è che né l’uno né l’altra possono crocifiggere la carne. La carne è anche disposta a pregare e a digiunare, le basta non essere crocifissa! Certi cristiani carnali passano il loro tempo a pregare e digiunare!

Un cristiano carnale che si lancia in queste cose (alcuni in modo frenetico), sperando di crocifiggere la carne, andrà incontro ad una grande delusione. La carne può solo essere crocifissa dalla Croce!

Quando poi il problema della carne è stato risolto, diventiamo pienamente disponibili per pregare e digiunare guidati dallo Spirito!

Certamente non possiamo dire che queste preghiere e questi digiuni siano totalmente inutili. Possono avvicinare il cristiano carnale al Signore, che potrà essere in una migliore condizione per ascoltarLo quando cerca di mostrargli il cammino della Croce. Ma di per sé questi metodi non crocifiggeranno mai la carne, che molto spesso li userà per far crescere l’orgoglio, il giudizio e le differenze… insomma, le opere della carne!


F• Le attività religiose e sociali.

I cristiani carnali si lanciano spesso in una frenesia di opere religiose e sociali di ogni tipo, per tentare di distrarsi dalla chiamata costante di Dio a tornare alle cose importanti, soprattutto all’apprendimento del camminare secondo lo spirito.

È così che le chiese considerate “risvegliate” o “viventi” sono a volte quelle che offrono il maggior numero di riunioni e attività di ogni tipo, senza dimenticare la costruzione di nuovi locali, l’indispensabile scuola biblica, la radio, la tv cristiana, le missioni, il banco alimentare, ecc…

Tutte queste cose devono essere dei mezzi per servire uno scopo, non degli scopi di per sé.

Non sto dicendo che queste attività siano sbagliate di per sé. Anzi!

Ma dovrebbero essere guidate dall’ispirazione e dalla vita dello Spirito, come lo vediamo scritto per la Prima Chiesa, invece di essere un programma per occupare i cristiani o per soddisfare l’ego di un Pastore carnale che non sa, o ha dimenticato, che l’unica priorità del Signore è il perfezionamento dei santi (Efesini 4). Perché nel mentre, le pecorelle non imparano affatto come poter camminare secondo lo spirito e continuano a trascinare i problemi che vengono dalla loro carne non crocifissa!


Una chiesa davvero “risvegliata” dal Signore è una chiesa composta (o perlomeno condotta) da cristiani spirituali che hanno imparato a crocifiggere la carne e a camminare secondo lo spirito. È una chiesa così che il Signore cerca ed è quella che sta preparando alla Sua prossima venuta imminente!

Ora capite meglio perché Camminare secondo lo spirito, passa dalla “morte” della carne, cioè dal “ridurre all’impotenza” la legge di peccato e di morte che abita nelle nostre membra!

Finché saremo convinti che la nostra vita carnale (cioè la vecchia identità che abbiamo sempre conosciuto) è sempre la nostra identità e la nostra vera natura, non potremo morire a noi stessi, rinunciare a noi stessi, per nascere alla vita dello spirito!

Oh, quanto dovremmo desiderare di conoscere in maniera pratica cosa significa la morte della carne, per poter vivere e camminare secondo lo spirito e lo Spirito del Signore! Quanto dovremmo desiderare che sia il nostro scopo supremo di questa vita!


La predicazione della Croce, sola soluzione e chiave della vittoria!

Il solo metodo divino per ottenere una vittoria definitiva sul peccato, fondamento irremovibile dell’insegnamento su come Camminare secondo lo spirito, è la predicazione della Croce!

Per noi che siamo salvati, è la potenza di Dio!


Non è strano sentire Paolo dire: Infatti il messaggio della croce è follia per quelli che periscono, ma per noi che siamo salvati è potenza di Dio ? (1 Corinzi 1:18)


Potremmo piuttosto comprendere che la croce è una potenza di Dio, per quelli che non sono salvati, visto che permette loro di entrare nella salvezza! 

Invece no!

La predicazione della Croce è assolutamente necessaria per i Cristiani, per quelli che sono salvati. Poiché è questa che permetterà di camminare secondo lo spirito!


Tutti i vani metodi di cui abbiamo parlato (e ce ne sono ben altri ancora!), sono solo dei tentativi infruttuosi per controllare o eliminare la carne. Ora, la carne resiste a tutti i tentativi umani di eliminarla!

La carne ha un grande potere di fronte a tutto quello che è umano. Solo la Croce può riuscire a raggiungere definitivamente questo scopo!


Camminare secondo lo spirito, significa sprigionare in noi la potenza della Croce!

Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinché la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.” (Romani 8:1-4)


Questa legge, o potenza, di peccato e di morte, vuole continuare ad influenzare e controllare la nostra anima ed il nostro corpo. Se continuiamo a camminare secondo la carne dopo la nostra nuova nascita, il nostro spirito sarà come imprigionato, e la legge dello spirito di vita non potrò agire.

La legge del peccato e della morte continuerà a controllare la nostra anima ed il nostro corpo, e noi continueremo a comportarci più o meno come dei pagani.

La nostra intelligenza è oscurata quando camminiamo secondo la carne. Camminiamo allora nell’incredulità e della ribellione, poiché la carne è completamente impermeabile alla vita di Dio e dello spirito. I pensieri ed i desideri della carne sono quelli del mondo e di Satana!

La “legge del peccato e della morte” agisce nella carne.

La “legge dello spirito di vita in Gesù Cristo” agisce nel nostro spirito rigenerato alla nuova nascita.

Questa seconda legge è infinitamente più potente della prima. È capace di annullare tutti gli effetti della legge del peccato e della morte! Questo significa crocifiggere la carne! Questo significa camminare secondo lo spirito!


Cosa significa “crocifiggere la carne”?


- Crocifiggere la carne, vuol dire ridurre all’impotenza la legge di peccato e di morte che si trova presente nelle nostre membra, anche dopo la nostra conversione a Gesù Cristo.

È Gesù che ha crocifisso il nostro “vecchio uomo”. Ma siamo noi, nella nostra personalità cosciente, che dobbiamo crocifiggere la nostra carne, impedendole di manifestarsi.

Considerate questi versetti:

Io sono stato crocifisso con Cristo” (Galati 2:20): Si tratta della crocifissione del nostro vecchio “io”, della nostra intera vecchia natura. Questo è Cristo che lo ha fatto. 


Un altro passaggio lo conferma in modo magnifico:

Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo più al peccato. Infatti colui che è morto è libero dal peccato.” (Romani 6:5-7)


Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze.” (Galati 5:24). 

Questo invece sta a noi farlo.


- Crocifiggere la carne vuole anche dire, essere crocifissi per il mondo, con tutto quel che contiene! Grazie alla Croce, siamo morti per il mondo, come il mondo è morto per noi.

Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti all'infuori della croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo.” (Galati 6:14)


- Crocifiggere la carne, vuol dire essere liberati dalla Legge, che sia la Legge di Mosè, o qualsiasi forma di legge che poteva mettere su di noi una condanna. A presente, con la nostra nuova nascita, siamo morti alla Legge.

Ma ora siamo stati sciolti dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva soggetti, per cui serviamo in novità di spirito e non il vecchio sistema della lettera.” (Romani 7:6).

Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l'ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce” (Colossesi 2:14).

Che non significa che siamo senza legge, poiché siamo sotto la legge di Cristo (1 Corinzi 9:21), ma che la legge non condanna più quelli che sono in Gesù Cristo (Romani 8:1).


- Crocifiggere la carne, infine vuol dire essere liberati dalla potenza di Satana e dai demoni. Tutta la loro potenza è stata annullata per il cristiano nato di nuovo, se cammina secondo lo spirito!

Egli (Gesù) ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre” (Colossesi 1:13)

Avendo quindi spogliato le potestà e i principati, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce” (Colossesi 2:15)


Ci sarebbero molti altri versetti da citare. Ma questi bastano per mostrarci la straordinaria potenza della Croce in tutti i suoi aspetti!

Dovremmo studiare senza sosta tutti gli aspetti dell’opera di Cristo compiuta sulla Croce!

È un argomento di meditazione e di predicazione di una ricchezza inesauribile!

Ma è necessario che possiamo attingervi liberamente. Non deve rimanere “dall’altra parte della vetrina” o “sospesa nei cieli”! È necessario che possiamo camminare in permanenza in questa vittoria assoluta, eterna e definitiva della Croce.

Fortificato da queste realtà già compiute, il cristiano nato di nuovo in Cristo, possiede oramai tutto quello di cui ha bisogno per cominciare ad imparare come camminare secondo il suo spirito rigenerato, che è interamente guidato dallo Spirito Santo.


Le condizioni per un apprendimento concreto di come camminare secondo lo spirito:

Camminare secondo lo spirito non si impara nella maggior parte delle scuole bibliche. Si impara ai piedi del maestro, Gesù, e in una comunione costante con Lui, con la Sua Parola e con il Suo Spirito.


Alcuni ministeri possono esserci di aiuto, ma il loro aiuto è efficace solo se ci guidano ad avere un contatto sempre più stretto col Signore.

È Lui che ha concepito il piano per il nostro perfezionamento, è Lui che ci guida nella sua messa in pratica concreta, ed è ancora Lui che interviene per controllare e correggere gli errori di esecuzione.

In questo modo possiamo dire che “è il Signore che ha fatto tutto e che fa tutto”.


Ma non sarà il Signore a fare il lavoro concreto di esecuzione al posto nostro! Questo lavoro sta a noi farlo. D’altronde è meraviglioso pensare che il Signore abbia voluto associarci, anche in minima parte, alla Sua opera perfetta! 

Non ha voluto avere vicino a Sè delle marionette passive!

Egli ha creato degli esseri intelligenti e coscienti, che vogliano cooperare coscientemente e intelligentemente alla Sua opera, poiché è Lui che ci da questa coscienza e questa intelligenza spirituale per eseguirla.


Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini ma davanti a Dio scelta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo.” (1 Pietro 2:4-5)


Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù, attraverso le quali ci sono donate le preziose e grandissime promesse, affinché per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza. Anche voi per questa stessa ragione, fate ogni sforzo per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza l'auto-controllo, all'auto-controllo la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l'affetto fraterno e all'affetto fraterno l'amore... Perciò, fratelli, applicatevi sempre maggiormente di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai. Così infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.” (2 Pietro 1:3-7, 10-11)


Questi passaggi ci mostrano che dobbiamo fare tutti i nostri sforzi per edificare noi stessi, ma che è possibile solo con “la Sua divina potenza” che ci ha già dato tutto quel che contribuisce alla vita e alla pietà (alla santità), per mezzo della conoscenza del Signore Gesù e della Sua Parola.


Paolo dice:

Edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare, su cui tutto l'edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel Signore, nel quale anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello Spirito.” (Efesini 2:20-22)


È Gesù che edifica la Sua chiesa, ma ci chiede di partecipare a questo lavoro, come fedeli esecutori della sua volontà.


La necessità della fede:

Non dobbiamo focalizzarci sulle nostre impossibilità, né sulle circostanze negative, ma piuttosto sulla verità e sulle promesse di Dio. Dobbiamo avere la piena convinzione che, quel che Dio ci chiede e ci promette (cioè il fatto di camminare pienamente secondo lo spirito nella perfezione), Egli può anche compierlo in noi che crediamo.

Non dobbiamo dubitare, per incredulità, della promessa di Dio di renderci prefetti. Ma dobbiamo lodarlo per quel che ha compiuto e per quel che ancora compierà. E questo ci sarà imputato a giustizia!

Non possiamo ricevere nulla da Dio senza la fede, ed è meglio così, perché allora possiamo davvero ricevere tutto come una grazia, senza meritarci nulla.

Carissimi, nessuno di noi merita di camminare secondo lo spirito, cioè come Gesù ha camminato sulla terra. Nessuno potrà mai arrivarci con le proprie forze. 

Ma se crediamo che il Signore Gesù lo ha compiuto per noi, e che ci da questo dono glorioso, allora prendiamolo con riconoscenza e così Gli renderemo gloria!

Nessuno potrà vantarsi, davanti a Dio e davanti agli uomini, di essere riuscito da solo ad imparare a camminare secondo lo spirito. È assolutamente e completamente un’opera divina, di cui siamo gli umili esecutori. È Dio che ci qualifica e ci dona la fede!

Noi dobbiamo semplicemente ascoltare la Sua Parola con un cuore aperto e agire in obbedienza a quel che ci mostra con il Suo Spirito.


Ricordiamoci degli Ebrei nel deserto, e non seguiamo il loro esempio di ribellione e disubbidienza, perché ci farebbe perire immancabilmente nell’orribile deserto del cammino secondo la carne!

D’altro canto, non abbiamo alcuna scusa per la nostra ignoranza, perché Dio ci ha già rivelato tutto quel che contribuisce alla vita e alla fede nella Sua Parola: la Bibbia.


Riceviamo per fede il fatto che Gesù ha creato in noi un essere nuovo già interamente formato e perfetto, fatto a Sua immagine e a Sua somiglianza, e chiediamogli con fiducia di mostrarci come rinunciare alla nostra vecchia natura, per rivestirci della nuova.

Credete che il Signore abbia compiuto così tante meraviglie, per lasciarci senza risposta alla nostra preghiera?

Non pensate che il desiderio più caro al cuore del Padre sia di avere una moltitudine di figli e figlie, a somiglianza del Suo amato Figlio, affinché Lui sia il vero primogenito tra molti fratelli alla gloria di Dio Padre?


Camminare secondo lo spirito, istruzioni pratiche:

Passiamo ora ad uno studio pratico per camminare con lo spirito.

In tutte le sue lettere, l’apostolo Paolo ci da dei consigli molto pratici per imparare a camminare con lo spirito, e in modo particolare nel passaggio seguente:


11 “È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; 14 affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore; 15 ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore.”


17 “Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 18 con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza, fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile.”


20 “Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo. 21 Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù, 22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.”

(Efesini 4:11-24)


Tutto quel che serve per “Camminare secondo lo spirito” è scritto qui!

Studiamolo in dettaglio.


1• Il ruolo fondamentale dei ministeri:


Notate che per iniziare, il ruolo fondamentale lo dovrebbero avere i ministeri dati da Cristo alla Chiesa: apostoli, profeti, evangelisti, pastori, e dottori.

L’unico scopo che il Signore ha dato per questi ministeri, è “il perfezionamento dei santi”.

Quanti ministeri si caricano di una moltitudine di scopi umani che contribuiscono solamente alla soddisfazione della carne, la loro e quella di chi li segue in queste vie!

Come sarebbe diversa la Chiesa se tutti i ministeri prendessero coscienza della necessità di imparare prima loro stessi, a camminare secondo lo spirito, per poi insegnare alle pecorelle del Signore a fare la stessa cosa! Possiamo dare solo quello che abbiamo ricevuto!


Questo perfezionamento dei santi, secondo il piano del Signore, deve continuare finché non saranno TUTTI arrivati:


a- All’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio.

Questa unità della fede è l’unità perfetta della dottrina, perché la fede viene dalla Parola di Dio. Quando avremo tutti la stessa rivelazione della Parola - poiché esiste UNA SOLA rivelazione, quella della Verità, che è il Signore stesso -, saremo tutti arrivati all’unità perfetta della fede.

Saremo anche arrivati all’unità della conoscenza del Figlio di Dio; cioè che avremo tutti la stessa conoscenza personale di Gesù Cristo.


b- Allo stato di uomo fatto, cioè perfetto.

Significa che la perfezione spirituale che abbiamo ricevuto nel nostro spirito rigenerato, sarà pienamente manifestata nella nostra anima e nel nostro corpo, solo quando non saranno più controllati dalla carne, dalla legge di peccato e di morte che abita nelle nostre membra.

La legge dello spirito di vita in Gesù Cristo ci ha liberati dalla legge di peccato e di morte. Questa continua ad esistere, ma possiamo utilizzare la potenza di una legge più forte per annullare i suoi effetti.

Quanto deve “misurare” in totale “l’altezza” (la statura) di questa perfezione? 

Alla misura della statura della pienezza di Cristo”. Niente altro soddisferà il Signore, e niente altro deve soddisfare noi!

Questo ci permetterà di non essere più “bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore”. 

Paolo non parla qui dell’inganno di Satana, ma dell’inganno degli uomini. In realtà in fondo è la stessa cosa, perché i pensieri di Satana sono quelli degli uomini (Marco 8:33) e la sapienza di quaggiù è “terrestre, carnale, diabolica” (Giacomo 3:15)

Quando saremo fondati fermamente sulla sana dottrina della Parola di Dio, gli inganni, le astuzie e le seduzioni non avranno più presa su di noi. Lo Spirito Santo ci farà luce e ci guiderà in tutta la Verità.

Perché da Cristo “tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l'edificazione di se stesso nell'amore”. La forza che serve ad ogni singola parte del corpo, è l’amore di Cristo che ci edifica.


2- Un avvertimento importante per i cristiani:

Paolo continua con un avvertimento di grande importanza. Non dimentichiamo che sta parlando a dei cristiani nati di nuovo e riempiti di Spirito!

Dice loro:

17 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 18 con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza, fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile.


È quindi possibile per un cristiano nato di nuovo, di camminare come un pagano. Gli basta continuare a camminare secondo “la vanità dei suoi pensieri carnali”. Perché può farlo? Perché il suo intelletto è ottenebrato, perché è ignorante, e perché il suo cuore si è indurito!

A causa di queste cose, il cristiano carnale rimane come “estraneo alla vita di Dio”, anche se questa dimora in lui, nel suo spirito rigenerato. Questo può portarlo a cadere nella “dissolutezza, per commettere ogni tipo di impurità con avidità insaziabile”. Che triste situazione!


3• La soluzione divina:

Però questa situazione ha una via d’uscita! Esiste una soluzione divina!

Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo”. Noi cristiani nati di nuovo che vogliamo camminare con lo spirito, dobbiamo “imparare a conoscere Cristo”! 

Ma sappiamo che Cristo si impara come una lezione spirituale? 

Possiamo imparare a conoscerlo perché Egli vive in noi. Imparare a conoscere Cristo significa frequentarLo come persona ed imparare da Lui a camminare come Lui.


Per imparare a conoscere Cristo ci sono due condizioni:

“…Se pure gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù


- Prima condizione: ascoltare la voce di Cristo che si esprime attraverso la Sua Parola ed il Suo Spirito.

Se non studiamo la Sua Parola faremo molta fatica a riconoscere la Sua voce!

- Seconda condizione: essere stati istruiti in Lui. 

Significa che dobbiamo costantemente imparare da Lui, e ricevere costantemente l’istruzione pratica del Signore, soprattutto per sapere quel che Egli ha compiuto alla Croce, e sapere chi siamo in Lui.

Questa istruzione pratica ci viene sempre dalla Parola di Dio e dallo Spirito Santo, che dimora in noi, e che ha il compito di insegnarci ogni cosa e condurci in tutta la verità (1 Giovanni 2:27-28).


4• La pratica del Camminare con lo spirito:

Studiamo in cosa consiste l’istruzione pratica che riceviamo dal Signore.

Riguarda tre aspetti essenziali:


22 “…avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.”


I tre aspetti da imparare per camminare secondo lo spirito saranno per tutti sempre i seguenti:


1- Imparare a spogliarci del “vecchio uomo”.

Dobbiamo ricordarci che il “vecchio uomo” è il nostro vecchio spirito prima della conversione, e che è morto e sepolto in Cristo. Ma che l’influenza del vecchio uomo dimora nella nostra anima che non è ancora stata rinnovata. A questa influenza si aggiunge quella della carne, quando ci controlla.

Il nostro spirito si trova già nel Regno di Dio, ma la legge del peccato che agisce nelle nostre membra può ancora controllare una buona parte della nostra anima e del nostro corpo. Dobbiamo quindi imparare a “spogliarci” letteralmente della carne e di tutto quel che resta del vecchio uomo, sapendo come “rinunciare” a manifestare queste cose.


2- Imparare ad essere rinnovati nello spirito della nostra mente.

La nostra mente (cioè i nostri pensieri ed i nostri ragionamenti) non deve più essere carnale, ma diventare spirituale. L’ispirazione della nostra intelligenza non deve più venire dalla carne, ma dallo spirito.

Dobbiamo imparare a controllare tutti i nostri pensieri, per non essere più controllati da pensieri carnali.


Perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze, affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all'ubbidienza di Cristo” (2 Corinzi 10:4-5)


Questo processo ci mostra l’importanza del controllo dei pensieri, per camminare secondo lo spirito. Il modo migliore di controllare i nostri pensieri, è di riempirci in permanenza dei pensieri di Cristo, cioè della Sua Parola! E di contare sul discernimento dello Spirito di Dio, che ci mostra l’origine di ogni pensiero che cerca di penetrare nella nostra mente. Poiché saremo sempre controllati da pensieri che accettiamo come veri!

Notate che Paolo non dice che dobbiamo “rinnovare la nostra mente”, ma che dobbiamo “rinnovare lo spirito della nostra mente”.

Significa che la nostra mente non deve essere “collegata” alla carne, che anche lei è uno spirito, ma deve essere “collegata” allo spirito, che al tempo stesso è lo Spirito Santo ed il nostro spirito rigenerato.

Per far questo dobbiamo imparare a pensare continuamente alle cose dello Spirito, e smettere di pensare continuamente alle cose della carne.

La nostra mente rinnovata, gioca un ruolo di perno centrale in questo apprendimento, perché per poter camminare secondo lo spirito, deve essere al servizio dello spirito rigenerato e dello Spirito Santo che abita in lui.


3- Imparare a rivestirci dell’ “uomo nuovo”, che è il nostro spirito rigenerato.

Notate che dice che l’ “uomo nuovo” è stato creato a “immagine di Dio”, cioè Cristo, nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.

La Verità perfetta ha creato in noi uno spirito nuovo perfettamente giusto e perfettamente santo.

Imparare a rivestirci dell’uomo nuovo, significa innanzitutto identificarci con questo uomo nuovo, e CREDERE che siamo noi. Significa anche, non dimenticare mai che noi siamo questo uomo nuovo, altrimenti la carne si manifesta immediatamente.


Una testimonianza personale.

Su un piano pratico, posso solo condividere la maniera in cui il Signore mi ha insegnato a camminare con lo spirito, e continua ancora a farlo. Sono un essere umano con la stessa vostra natura, e non ho assolutamente nulla di speciale. Il vostro spirito rigenerato è lo stesso che ho io, con la stessa natura e le stesse qualità. Quindi abbiamo tutti le stesse lezioni da imparare dal nostro Maestro.


Prima tappa importante:

Dopo anni di alti e bassi, e di tentativi infruttuosi per camminare con lo spirito con le mie proprie forze ed intenzioni personali, ho fatto un passo importante quando il Signore mi ha rivelato, studiando l’apostolo Paolo, che avevo un nuovo spirito, che questo spirito era la mia vera natura, che il “vecchio uomo” era il mio spirito prima della nuova nascita, che era morto in Cristo e che era risorto in “uomo nuovo” perfetto in Cristo, ad immagine del Signore Gesù.

Che sollievo e che liberazione!

Ho scoperto che tutto quello che mi sforzavo di raggiungere, il Signore me lo aveva già dato! Bastava imparare a manifestarlo.


Seconda tappa importante:

L’altra tappa essenziale l’ho raggiunta quando ho compreso che la carne non era il mio “vecchio uomo”, ma una potenza di peccato e di morte che continuava a vivere nelle mie membra.

La crocifissione del mio “vecchio uomo” non significava quindi che la carne di peccato era scomparsa. Ma che grande sollievo scoprire che questa carne non faceva più parte della mia natura! Ma che era un “estranea” che abita nel mio corpo e che quindi era possibile riuscire ad impedirle di manifestarsi!


Terza tappa ancora più importante:

In questa nuova tappa, ho dovuto imparare a “cambiare di personalità”, cioè a rinunciare al mio vecchio “io” e a identificarmi pienamente al nuovo “me”. Cioè CREDERE di essere la nuova persona che Cristo mi dice di essere!

Vi confesso che è stata una tappa penosa, perché ero così abituato ad identificarmi con la mia vecchia personalità modellata dalla carne!

Amavo, e anche tanto, la persona che ero prima!

Ho dovuto fare un grande atto di fede: “Signore, tu dici nella Tua Parola che sono una nuova creatura nel mio spirito. Non lo vedo con i miei occhi, ma lo voglio credere.”

Allora ho capito che se mi identificavo nella mia nuova natura, potevo ridurre all’impotenza l’azione della carne, poiché tra lei ed il mio nuovo “me” c’era la barriera invalicabile della Croce.

Il Signore mi ha insegnato a “traslocare” dalla mia “vecchia casa” della mia vecchia identità del vecchio uomo, per “andare ad abitare” per fede nella mia nuova identità, la mia nuova casa, nel mio uomo nuovo in Cristo nei luoghi celesti.

Ho preso coscienza, sempre più chiaramente, della realtà della mia nuova natura, la sola vera che ho agli occhi di Dio; e del fatto che il Signore vuole aiutarmi a manifestarla qui e ora.

Per fare questo atto di fede ho dovuto (e devo tuttora) mantenere il mio sguardo fisso sul Signore, sulla Sua opera e sulla Sua Parola. Per alimentare la mia fede, non devo mai dimenticare chi sono in Cristo, qual’è la mia nuova identità e qual’è la mia posizione spirituale in Cristo.

Ben inteso, questo implica la necessità di confessare immediatamente ogni peccato che lo Spirito Santo mi porta alla coscienza, cioè ogni caduta nella carne, che avviene tutte le volte che distolgo lo sguardo dal Signore e dalla Sua Parola. Allora il sangue di Gesù mi purifica immediatamente e completamente, e posso riprendere a camminare con il Signore.


Quarta tappa, ancora in corso d’opera:

Quest’ultima tappa è sempre attuale e continuerà fino alla morte o fino al Rapimento: 

Imparare a camminare secondo lo spirito ad ogni istante, giorno e notte. Imparare a “spogliarmi del vecchio uomo” e a rivestire l’uomo nuovo”, in tutte le situazioni della mia vita di tutti i giorni.

Una volta che mi sono installato per fede nella mia nuova dimora, nella mia fortezza, nel Signore e nel mio spirito rigenerato, prego continuamente il Signore di aiutarmi a non dimenticare mai la mia nuova identità e la mia posizione spirituale, e lo prego di rendermi cosciente di tutto quel che proviene dalla carne e che vorrebbe “attirarmi nella trappola del peccato e della morte”.

E il Signore lo fa!

Egli mi rende sempre più cosciente di quel che viene dalla carne, prima che possa controllarmi!

Quando sono nella fede e nella giusta posizione spirituale, ho il tempo di impedire a tutto quel che “sale” o arriva - pensieri, sentimenti, volontà della carne - di entrare nella mia anima; e ogni giorno che passa diventa sempre più naturale e senza sforzi!


Esempi concreti:

Se leggiamo il seguito del passaggio di Efesini 4 che abbiamo appena studiato, troviamo degli esempi concreti che ci permettono di comprendere meglio cosa significa “spogliarci del vecchio uomo” e “rivestirci dell’uomo nuovo”.


Nota importante:

non potremo mai spogliarci del “vecchio uomo”, se non sappiamo e crediamo di essere un “uomo nuovo” in Cristo.

In altre parole, non posso “spogliarmi” del mio vecchio abito, se non ho già a mia disposizione un nuovo abito da mettermi!


Studiamo questo passaggio:

25 Perciò, messa da parte la menzogna, ciascuno dica la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri. 26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sul vostro cruccio; 27 e non date luogo al diavolo. 28 Chi rubava non rubi più, ma piuttosto si affatichi facendo qualche buona opera con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a chi è nel bisogno. 29 Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano. 30 E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati per il giorno della redenzione. 31 Sia rimossa da voi ogni amarezza, ira, cruccio, tumulto e maldicenza con ogni malizia. 32 Siate invece benigni e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonato in Cristo. (Efesini 4:25-32)


Messa da parte ogni menzogna” = mi spoglio del vecchio uomo.

Concretamente, devo prima essere cosciente della mia posizione celeste in Cristo. L’uomo nuovo che io sono in Cristo è incapace di mentire, perché è incapace di peccare (1 Giovanni 3:9).

Quando sento la tentazione di mentire, so che questo viene dalla carne, che è estranea alla mia vera natura. Se in quel momento preciso in cui mi viene da mentire, per fede, sono installato nell’uomo nuovo, sono incapace di farlo.

Tutto questo avviene in una frazione di secondo, e diventa con l’esperienza sempre più rapido.


ciascuno dica la verità al suo prossimo” = mi rivesto dell’uomo nuovo.

Non si tratta di fare uno sforzo per dire la verità. Visto che conosco la mia nuova identità, so che l’uomo nuovo che sono in Cristo, non fa alcuna fatica a dire la verità. Posso allora dire semplicemente al Signore:

“Signore, ti offro la mia lingua come strumento della Tua giustizia…”


26 “Se vi adirate…”. Devo discernere la differenza tra una collera che viene dalla carne, alla quale devo rinunciare; e una “collera divina” che viene dallo Spirito, come quella di Gesù quando ha cacciato i mercanti dal tempio. Per far questo, devo essere cosciente, per fede, che sono un uomo nuovo nel mio spirito, allora saprò quando devo rinunciare alla collera carnale, e quando devo manifestare una “collera divina”.


non peccate; il sole non tramonti sul vostro cruccio, e non date luogo al diavolo…”: = mi spoglio del vecchio uomo.

Se ho manifestato una collera carnale, devo pentirmene e non dare luogo al diavolo, cioè non ascoltarlo lasciando che il sole tramonti su questa collera.

So che ho il potere, in quanto uomo nuovo, di resistere vittoriosamente a questa tentazione di peccare. Il sole non tramonterà su questa collera e non ascolterò il diavolo.

— Diamo luogo al diavolo quando camminiamo secondo la carne.


28 “Chi rubava non rubi più…” = mi spoglio del vecchio uomo.

So che l’uomo nuovo che sono in Cristo è incapace di rubare, e così posso resistere senza sforzo alla tentazione di farlo.


ma piuttosto si affatichi facendo qualche buona opera con le proprie mani” = mi rivesto dell’uomo nuovo.

So che Dio mi darà il lavoro di cui ho bisogno, e che mi ha reso capace di lavorare facendo quel che è bene, facendo delle buone opere.


29 “Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca…” = mi spoglio del vecchio uomo.

So che l’uomo nuovo che sono in Cristo è incapace di lasciare uscire dalla sua bocca la minima parola malvagia.


ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano” = mi rivesto dell’uomo nuovo.

So che l’uomo nuovo che sono in Cristo è capace di farlo.


30 “E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati per il giorno della redenzione. Sia rimossa da voi ogni amarezza, ira, cruccio, tumulto e maldicenza con ogni malizia.” = mi spoglio del vecchio uomo.

Quando mi sono identificato per fede in questo uomo nuovo, so che non posso rattristare lo Spirito Santo. Quando mi capita di farlo, significa che non sono nello spirito, ma ho lasciato la carne controllarmi.

Ugualmente, per fede, so che il mio nuovo uomo è incapace di manifestare tutte queste cose che Paolo elenca: amarezza, ira, cruccio, clamore, maldicenza ed ogni specie di cattiveria.


32 “Siate invece benigni e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonato in Cristo” = mi rivesto dell’uomo nuovo.

So che l’uomo nuovo che sono in spirito, è capace di manifestare la bontà, la compassione ed il perdono di Cristo! E che non ho alcuno sforzo da fare per manifestare tutto questo, visto che so che è la mia vera natura!


La stessa cosa vale per tutti gli altri insegnamenti di Paolo:

ci insegna di continuo a spogliarci del vecchio uomo, e a rivestirci dell’uomo nuovo. Non facendo degli sforzi personali, ma avendo fede in quel che siamo già in Cristo.

Non si tratta quindi di imparare a memoria dei comandamenti per sforzarci ad ubbidire. Sarebbe un fallimento certo!

Si tratta invece di rinunciare per fede alla via sbagliata della carne, quando si presenta a noi, e di far uscire per fede la Vita di Cristo che possediamo già nel nostro spirito, attraverso lo Spirito Santo.


La condizione essenziale è sempre la stessa:

identificarmi di continuo nell’uomo nuovo e restare sempre cosciente di questa posizione spirituale, prima che la carne si presenti per cercare di controllarmi.


State pur certi che avremo molte occasioni, lungo tutta la nostra vita, per imparare come camminare secondo lo spirito! Se falliamo, non mancheranno altre occasioni per allenarci!

La nostra carne è stimolata continuamente da tutto quel che ci capita, e cercherà sempre di esprimersi attraverso di noi, come lo faceva prima quando camminavamo secondo la carne!

Ma se siamo docili verso il Signore e abbiamo della buona volontà, impareremo in fretta, ed inizieremo ad avere delle nuove abitudini spirituali!


Due piccole parabole per comprendere meglio.


La parabola del veicolo ibrido.

Uso spesso quest’immagine imperfetta per far comprendere meglio il camminare secondo lo spirito.


Immagina di avere un’auto ibrida. Ma quest’auto è un po’ particolare perché ha due motori: un motore inquinante a benzina, ed un motore elettrico innovativo e perfettamente ecologico.

Questo motore elettrico è alimentato da delle batterie ultra-performanti, ricaricabili molto rapidamente: sia con una presa elettrica; sia con dei piccoli generatori posti sotto il cofano, azionati dall’aria prodotta dalla velocità del veicolo quando è in movimento. In questo modo, quando l’auto viaggia con le sue batterie, riceve un’autonomia quasi-illimitata.


Essendo un conducente diffidente, testardo e che non ama le novità, finora hai utilizzato solamente il classico motore a benzina, ignorando completamente le capacità del motore elettrico, perché non ti interessa.

Il motore a benzina è invecchiato ed inizia a darti dei problemi. Ma sei talmente abituato ad utilizzarlo che continui a farlo comunque, quando potresti utilizzare il motore elettrico!

Ti basterebbe spingere un bottone per poter immediatamente approfittare di tutta la potenza del motore elettrico! Ma non hai mai imparato a farlo, perché ti sei intestardito a guidare come sei sempre stato abituato!

Però, ad un certo punto, arrivi ad averne abbastanza di tutti i problemi ed i guasti che ti procura il vecchio motore a benzina, e capisci che bisogna risolvere una volta per tutte questo problema! Così decidi finalmente di utilizzare il tuo motore elettrico, e scopri una meravigliosa sorpresa!

Basta disimparare a guidare come lo facevi prima, per imparare a guidare con il nuovo motore che funziona in modo completamente diverso. All’inizio non viene automatico, ci vuole un certo tempo per abituarti!

Ma impari in fretta a prendere delle nuove abitudini. Ed ora, quando guidi, non devi più riflettere a quello che stai facendo, e soprattutto non hai più voglia di usare di nuovo il vecchio motore!


Ecco il significato di questa parabola:

Il veicolo è il tuo corpo. Tu sei il conducente. Il motore inquinante a benzina è la tua carne. Il motore elettrico super-performante, è il tuo spirito. Questo significa che sei nato di nuovo.

Il bottone che permette di azionare istantaneamente il motore elettrico è la fede.

Ricaricare le batterie significa utilizzare tutti i mezzi biblici per edificarti: lo studio della Parola, la comunione fraterna, la santa cena, le preghiere, soprattutto quelle in lingue.

La velocità che ti permette di caricare le batterie, è il fatto di correre verso il traguardo con lo sguardo fisso su Gesù.

Il tempo di adattamento al nuovo modo di guidare, è il tempo necessario per comprendere come camminare secondo lo spirito. All’inizio ti sembra difficile, soprattutto perché non sei abituato al nuovo motore dello Spirito! Ma alla fine, sarebbe uno sforzo molto più grande tornare ad utilizzare il vecchio motore della carne! Perché apprezzi talmente il nuovo motore, che non vuoi più tornare indietro!


Sicuramente è un esempio molto semplificato rispetto al vero apprendimento di come comminare secondo lo spirito, ma può aiutarvi a comprendere meglio.


La parabola della casa.

Uso anche spesso quest’altro esempio, anche lui imperfetto, per illustrare come imparare a camminare con lo spirito.


Immagina che un lontano parente ti ha lasciato in eredità una casa a due piani con la cantina.

L’ultimo piano ed il tetto sono in rovina, il resto è in brutto stato e orribilmente sporco. Una vera bettola! Provvisoriamente ti trasferisci al primo piano.

Il problema è che con la casa, erediti anche una bestia immonda. Secondo il testamento non puoi separarti da lei, bisogna tenerla nella casa dove ha sempre vissuto. È un fastidio continuo, ma non puoi fare diversamente.

Tuo padre, che è un ricco ed eccellente imprenditore, decide di aiutarti a rinnovare questa casa. Siccome è necessario utilizzare un grande capitale, tuo papà decide di occuparsi lui stesso del secondo piano che cade a pezzi. Lo butta giù completamente e lo ricostruisce a nuovo con un nuovo tetto.

Allora ti trasferisci al secondo piano, rifatto nuovo da tuo padre, che si trasferisce in un appartamento di fianco al tuo per aiutarti a finire tutti i lavori.

In seguito, assieme a tuo padre, decidi di occuparti di quell’orribile bestia, in modo che non ti crei più problemi. È impossibile lasciala girare per casa come prima. Le prepari un posto in cantina e con tuo padre la chiudete dentro.

Ora bisogna ripulire, riparare, restaurare ed ammobiliare il resto della casa, cioè il primo piano e il piano terra.

Per far questo, tuo papà ti fornisce tutto quel che serve come materiale e mobili, tutto della migliore qualità. Resta a tua disposizione per consigliarti e guidarti, ma sta a te ora rimboccarti le maniche!

Ci vuole un po’ di tempo, ma con gioia puoi vedere che il primo piano e il pian terreno iniziano a cambiare aspetto!

Anche se tutti i lavori e le finiture non sono ancora terminati, puoi già invitare amici e conoscenti in una casa che ne valga la pena!

Al secondo piano però possono accedere solo i membri della tua famiglia, per condividere momenti di gioia con te e tuo padre, e ringraziarlo per tutto quel che ha fatto per te!


Significato della parabola:

Il lontano parente che ti ha lasciato il rudere malconcio è Adamo. La casa sei tu quando nasci. Il secondo piano è il tuo spirito; il primo piano è la tua anima ed il piano terra è il tuo corpo. La cantina è la tomba del Signore Gesù. La bestia orribile è la carne.

Quando nasci, ti installi al primo piano, cioè nella tua anima ancora completamente carnale, visto che il tuo spirito non è ancora nato di nuovo. La bestia, la carne, ti rode intorno e gira dappertutto, perché è impossibile per te sbarazzartene.

Tuo padre è il Signore. Buttare giù il secondo piano, cosa che solo lui può fare, significa mettere a morte il “vecchio uomo”. Rifare a nuovo questo piano, significa fare di te un uomo nuovo, con la nuova nascita del tuo spirito, che è l’immagine della conversione a Cristo.

Fino a quel momento, quello della tua conversione, abitavi al primo piano, quello della tua anima non rinnovata. Dopo, ti trasferisci al secondo piano, quello dello spirito rinnovato. Significa che ti sei identificato con la tua nuova natura. In quel posto ora, puoi essere in comunione col tuo Papà Celeste, in spirito ed in verità.

Ora, sei in grado di sbarazzarti della presenza della bestia, riuscendo a chiuderla in cantina. Cioè hai compreso che tra la carne e la tua nuova natura, c’è la barriera invalicabile della morte e della resurrezione del Signore Gesù.

Ma quella bestia rimane pericolosa e sai che devi stare molto attento a non farla scappare!

Ripulire, rinnovare e ammobiliare il primo piano ed il piano terra, significa rinnovare, santificare e perfezionare la tua anima ed il tuo corpo. Sta a te farlo con l’aiuto del Signore, che ti fornisce tutto il necessario.

Anche se alcuni lavori sono ancora in corso al momento della tua morte o al momento del Rapimento, puoi fin da ora invitare i tuoi amici nella tua casa, perché ora diventi una nuova persona frequentabile!

Ma è solo con la tua famiglia in Cristo, nel Luogo Santissimo del secondo piano, che puoi condividere dei momenti eccellenti per lodare e adorare il vostro Padre Celeste, in spirito ed in verità!


Questa piccola parabola da un esempio di cos’è la purificazione del Tempio Vivente, che siamo nel Signore, ed il camminare secondo lo spirito.


Questo è anche accaduto agli Israeliti, quando, dopo anni di apostasia e idolatria, durante i quali avevano abbandonato il Tempio ed il culto, erano ritornati al Signore ed avevano deciso di purificare il Tempio e ristabilite il culto. 

Questo tempio in tre parti non è forse un’immagine dell’essere umano?

Il Signore, che continuava a dimorare nel Luogo Santissimo, ha dovuto sopportare per anni la presenza degli idoli che si trovavano dall’altra parte del velo. Continuava ad esortare gli Israeliti al pentimento, mandando dei profeti. Davanti al loro rifiuto di pentirsi e di purificare il Tempio, il Signore finì per allontanarsi dal Suo santuario, che allora fu completamente distrutto dai Babilonesi. 

Rileggete Ezechiele, dal capitolo 8 all’11.

Non dimentichiamo mai questa lezione e non induriamo il nostro cuore, se siamo cristiani carnali, al punto di rifiutare di pentirci; e cerchiamo il Signore che ci mostri come purificare la Sua casa per camminare secondo lo spirito! Solo quando tutto sarà in ordine, la gloria di Dio riempirà tutta la Sua casa!


Conclusione:

Rallegriamoci, perché è stato dato alla Sposa del Signore di risvegliarsi dal sonno spirituale, e di prepararsi alla venuta del Suo Sposo! Ha capito che non poteva accoglierlo nello stato in cui si trovava! Ha iniziato a disfarsi dei suoi vecchi stracci, per rivestirsi di fino lino, che è la giustizia dei santi! Ecco il perfezionamento dei santi!


Alcuni cristiani si svegliano prima di altri. Ma tutti quelli che fanno parte del Corpo di Cristo, grazie alla nuova nascita, son chiamati dal Signore a questo risveglio spirituale, a svegliarsi alla vita dello spirito, e a restare completamente svegli fino alla venuta del Signore della gloria!


Risvegliati, risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion; indossa le tue splendide vesti, o Gerusalemme, città santa! Poiché non entreranno più in te l'incirconciso e l'impuro. Scuotiti di dosso la polvere, levati e mettiti a sedere, o Gerusalemme; sciogliti le catene dal collo, o figlia di Sion che sei in cattività!” (Isaia 52:1-2)


Il passaggio che segue corrisponde in modo meraviglioso all’atteggiamento che dovremmo avere in questi tempi della fine:


Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, e camminate nell'amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi; lo stesso si dica della disonestà, del parlare sciocco e della buffoneria, le quali cose sono sconvenienti, ma piuttosto abbondi il rendimento di grazie. Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio”. 


Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l'ira di Dio sui figli della disubbidienza. Non siate dunque loro compagni. Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce, poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità”


Esaminando ciò che è accettevole al Signore. E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. Ma tutte le cose, quando sono esposte alla luce, divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce. Perciò la Scrittura dice: «Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te»


Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. Non siate perciò disavveduti, ma intendete quale sia la volontà del Signore. E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, parlandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo; sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Cristo.” (Efesini 5:1-21)


Anche qui troviamo tutto l’insegnamento per camminare secondo lo spirito, dal risveglio dal nostro sonno spirituale, fino alla piena manifestazione dei figli e delle figlie di Dio, ad esempio di Cristo! 

“Svegliati tu che dormi!” Ecco il vero risveglio finale, quando avremo compreso come camminare secondo lo spirito!


Ora il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero vostro essere: spirito, anima e corpo, siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è colui che vi chiama, e farà anche questo.” (1 Tessalonicesi 5:23-24)


Amen!


È stata una grande gioia per me proporvi questo modesto programma di perfezionamento dei santi!

So che il Signore saprà portarlo a termine per voi e con voi, e che porterà ogni cosa alla perfezione nella vostra vita!

Che il Signore continui a benedirvi tutti e siate certi di tutto il mio affetto fraterno in Gesù Cristo!



Link Originale:  https://bloghvm.wordpress.com/2021/12/15/b366-le-perfectionnement-des-saints-12/#more-3171



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